Pagine

giovedì 22 settembre 2011

La Liberazione era ancora lontana ...


Riprendo in questa occasione dai documenti reperiti da Giuseppe Mac Fiorucci in costanza di varie sue pubblicazioni (cui ho già accennato altra volta) in ordine ad aspetti della Resistenza nel tratto costiero tra Italia e Francia estratti di rapporti di parte alleata che offrono, credo, un significativo spaccato di quel drammatico periodo. Sono qui di seguito in corsivo.


30 dicembre 1944

RAPPORTO SETTIMANALE

Linea del fronte immutata...
Schieramento delle unità americane: immutato...

...Il 28 dicembre è stato riacciuffato un prigioniero italiano che tentava di passare in Italia in barca.
Era evaso da Villafranca (caserma Rochambault) al mattino alle 6 in barca, si era fermato a Monaco per cercare da mangiare e subito ripartito.
E’ stato obbligato ad accostare dal fuoco dei nostri mitraglieri avendolo scorto davanti a di Mentone verso le 15....

....Servizio di pattuglia: obiettivo:  Ciotti...

...Tiri di disturbo dell’artiglieria americana........
...Attività nemica:
tiri di disturbo su Roquebrune, Carnoles. Insignificanti.


26 gennaio 1945
RAPPORTO SETTIMANALE

Linea del fronte immutata...
Posizione delle truppe immutata...

OPERAZIONI ESEGUITE
Nella notte tra il 20 e il 21 gennaio una pattuglia americana della compagnia C  in avanscoperta ha fatto 14 prigionieri (8 italiani e 6 tedeschi)......7 nemici feriti, 1 americano ucciso.

Il 21 gennaio alle 23 al porto di Mentone per errore due agenti italiani vengono presi a fucilate,  uno è ucciso l’altro  ferito.

....Gli agenti italiani  credevano di trovarsi ancora in territorio italiano....
....E’ necessario ancora una volta segnalare che i militari di guardia siano avvisati dell’arrivo di agenti...

....tre soldati della 1° compagnia saltano su una mina; 1 ferito grave, 2 leggeri.
...Movimento truppe nella valle del Nervia...
....I tiri d’artiglieria sono diminuiti da una parte e dall’altra......

....Un MAS italiano con due uomini a bordo è catturato dagli americani.....
.....42 colpi nemici su Mentone.
.....Artiglieria, Aviazione e Marina amiche in azione....


10 febbraio 1945
RAPPORTO SETTIMANALE

Linea del fronte immutata....
Dispiegamento delle unità immutato.....

....Il 9 gebbraio tiri di mortaio da 81 al limite della gittata....
....60 colpi sul castello Voronoff e sopra la caserma dei Carabinieri....
....Da Cap Martin 50 tiri di cannone da 75 sul castello Voronoff e Grimaldi ...
....Reazione dell’artiglieria nemica: 2 ore, senza danni....

L’aviazione ha bombardato Bordighera.



31 commenti:

Adriana ha detto...

Molto interessante, come sempre.

web runner ha detto...

Davvero uno spaccato suggestivo...
Qualcosa che oggi si fatica a capire, o che diamo troppo per scontato.

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Un'immagine che infonde serenità...opinione opposta dopo aver letto le parole
Buon pomeriggio!

Francesco Zaffuto ha detto...

quanta fatica è costata questa rimasta Italia, e pensare che c'è chi vorrebbe buttarla nel ...

Jas21 ha detto...

Le guerre sono sempre una brutta cosa. La libertà che è un nostro diritto spesso costa dei prezzi elevati.

Ernest ha detto...

Interessante! Grazie!

Sileno ha detto...

Un tragico e realistico quadro di quei giorni terribili scritto allora mentre inutilmente morivano e i gerarchi scappavano con l'oro.

premio petrolio ha detto...

Che effetto devastante! :/

Gianna ha detto...

Quanti periodi drammatici nell'arco della storia!

Carlo ha detto...

Ciao Adriano e buona serata. Hai ragione nel definire questi documenti "...un significativo spaccato di quel drammatico periodo..." Si prova una strana sensazione nel leggere questi brani di rapporti, quasi asettici nella loro forma, e pensare a cosa significassero, nella realtà, quei cannoneggiamenti e quei movimenti di truppe.

michelelan ha detto...

una bella finestra sul passato.. per non dimenticare quello che siamo.. e da dove veniamo!

Ambra ha detto...

Questo scorcio sulla guerra stringe il cuore. Ricordi immediatamente quanti sono morti sotto i mitra.

Costantino ha detto...

Un periodo in cui la vita di una persona veniva quotata meno di nulla.
Momenti terribili,i brani che hai riportato
li rendicontano con drammatica burocraticità.
Grazie per questa pagina di storia,Costantino

L'angolo di raffaella ha detto...

Un post davvero interessante che da l'idea di quel periodo così doloroso e difficile
Grazie della condivisione

Gabry ha detto...

Una località meravigliosia ma che porta alla momoria anche pagine di una tragica storia.

Un saluto e sereno fine settimana!

tiziana ha detto...

La guerra non l'ho vissuta,
ma di racconti ne ho ascoltati molti
un grazie anche a te!
tiziana

ombreflessuose ha detto...

Non impariamo mai dai nostri Orrori.
Stiamo ancora a "giocare" con la guerra.
Grazie Adriano
Lieta giornata
Ombre

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Molte volte ho letto le lettere dei partigiani e non nascondo di aver pianto. Salutoni a presto.

Tina ha detto...

La storia ufficiale è quasi sempre nozionistica, la storia ufficiosa è dentro le pagine come queste che hai postato, poi leggi le lettere dei soldati e entri nel periodo ... mi capita sempre più spesso di chiedermi:
"quando la pianterà il bipede con l'uso della parola di ammazzare con indifferenza?

Buona giornata Adriano ;-))

Gabe ha detto...

pagine di storia vera,grazie per averle condivise,a presto

DIANA. BRUNA ha detto...

Adriano,
che brivido mi hanno dato questi tuoi resocondi di quella che fu una guerra terribile.
Ero bambina in quel periodo...
--dicembre '44- il mio babbo due mesi prima era stato preso dai tedeschi e deportato a Buchenwald...io con la mia mamma e i miei due fratelli eravamo sulle colline di Massa, città distrutta sotto la linea Gotica...
--Gennaio '45--vivevamo nelle cantine e ci nutrivamo solamente di farina di castagne ed erbe selvatiche che trovavamo nei prati, i cannoneggiamenti erano quotidiani. Le donne andavano a Parma a piedi trascinando carretti su per la Cisa per portare un po' di biancheria ed avere in cambio farina e pane.
-10 febbraio '45- siamo sfollati in un paesino più in alto perchè anche il nostro era stato distrutto..erano mesi che non mangiavamo carne, latte, ma solamente un pochino di pane secco che portavano dall'Emilia o polentina di farina di castagne che le donne attraversando le Alpi Apuane andavano a prendere in Garfagnana...
mancava tutto, non c'erano medicine eppure stranamente la gente non aveva malattie.
Adriano, posso dire che mai ho riscontrato tanta solidarietà fra la gente come in quel periodo...quando c'era qualcosa si divideva e, se non ce n'era, non ce n'era per nessuno.
ODIO LE GUERRE TUTTE LE GUERRE perchè a pagare sono sempre i più deboli!!
Scusami per essermi dilungata così tanto, ma avevo voglia di sfogarmi!!
Aspetto ancora altri tuoi rapporti...e se ti fa piacere io ti racconterò qualcosa che ho vissuto anche se non basterebbe un libro...
Ciao Adriano
un abbraccio
Bruna

Unknown ha detto...

Ciò che tu qui riporti, è fonte inestimabile del nostro patrimonio storico ... ma soprattutto è fonte, che la memoria non dovrebbe perdere mai !!!
Caro Adry,
Sono tornata on-line, e sto lasciano saluti e commenti a voi amici di Blogger che in un mio momento di difficoltà, con commenti e, care parole, avete saputo dimostrarmi il vostro sostegno, appoggio e cortesia! GRAZIE Adry di CUORE e perdona la mia assenza ... sei stato uno dei pochi il cui commento e presenza mai mi è mancata! Sei un insostituibile blogger!! a presto e complimenti! By Stefania!

riri ha detto...

Ciao Adriano, un abbraccio e buon fine settimana..Quando scrivi mi sembra di sentirti parlare, un post storico, per fortuna non c'ero ai tempi della guerra, sarei morta di dolore nel veder bombardare Napoli...

Anonimo ha detto...

storie di guerra che spero di non dover mai sperimentare. Penso non ci sia nulla al mondo peggio della guerra..
un caro saluto e grazie professor...

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Buon fine settimana Adriano! ciao

Tiziano ha detto...

E triste perchè parliamo di guerra ma e bello anche parlarne, parliamo della nostra storia
complimenti per le dettagliate descrizioni
buona domenica Adriano

Tiziano

Adriano Maini ha detto...

Ringrazio tutti per l'attenzione e credo converrete con me se dedico due righe più particolari a @DIANA. BRUNA, alla quale dico, ricambiando il pensiero generoso, che pubblico subito questa sua testimonianza su altro mio blog e che aspetto altri suoi racconti (la mia email é nel profilo) che ben volentieri metterò in evidenza anche qui su Blogger ...

Anonimo ha detto...

Ciao Adriano, passo per lasciarti un saluto ed augurarti buon fine settimana.

Sandra M. ha detto...

Emozionante rigirarsi tra le mani documenti siffatti! Il senso profondo di queste testimonianz vissute , penso faccia tremare le mani.Non so se ti abbia mai detto che mio cognato colleziona lettere del periodo bellico. Leggerle dà un 'emozione che non so decrivere.

Pupottina ha detto...

le guerre non sono mai niente di positivo e l'immagine che hai scelto per questo post trasmette speranza che possano non esservene più...

DIANA. BRUNA ha detto...

Buongiorno Adriano, le cose che posso raccontarti sulla guerra sono molte e dolorose....
Per me bambina tutto cambiò, e mai più fu come prima, dall'8 settembre 1943...in poi.
Abitavamo in un paesino in provincia di Fiume, Matteria, allora italiana, perchè il mio babbo, essendo orfano di guerra, fu assunto per la manutenzione delle strade...
Avevo avuto un'infanzia bellissima...ma...

Ciao Adriano, questa mia poesia ti farà capire tante cose...Sono pronta a raccontartene ancora molte perchè non si deve perdere la memoria di quello che è stato, perchè quando non ci saremo più noi che le abbiamo vissute...chi le racconterà ai giovani?

FANCIULLEZZA – SETTEMBRE 1943

Il sibilo del vento
tra i pini della Costa,
mi ricorda un altro vento
che impetuoso gemeva
tra il tetto e la grondaia,
quasi volesse
tutto sconquassare.
Non ti temevo però,
dispettosa e carsica Bora,
perché spesso la nostalgia
mi ha riportato a te.
Mi ha riportato alla ricerca
della mia spensierata
e libera fanciullezza,
tra le verdi doline.
Tra i prati di grigia erba
che non riusciva a nascondere
i bassi e multicolori
anemoni selvatici.
Tra il profumo di ginepro
e di rosse fragoline di bosco.
Tra il sapore delle rape viola
e delle gialle e piccole prugne.
Tra l’odore della neve
appena caduta
che candida tutto copriva.
Tra i sassi resi bianchi
e levigati dalla forza del vento.
Tra le siepi per ritrovare
quel mio coniglietto
dall’umido e rosa nasino.
Ho ripercorso tutte
queste strade alla tua ricerca
mia spensierata fanciullezza,
ma non ti ho più ritrovata.
Tu, non mi hai perdonato
d’averti lasciato
lassù per sempre.
Tu, sapevi però,
che i Grandi della Terra,
avevano così deciso
contro il mio volere.
Allora fanciullezza mia
almeno tu, fa capire
che nessuno puo’ arrogarsi
il diritto di scippare
i bambini di quella
felice età che loro spetta
per natura,
causando ancora,
troppo spesso, guerre
che cambieranno le loro vite.