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giovedì 6 ottobre 2011

Caterina Segurana


Mi sono imbattuto in Caterina Segurana, eroina della resistenza di Nizza all'assedio del 1543, commissionato da Francesco I° Re di Francia, ma attuato dai Turchi guidati dal Barbarossa, anni fa nell'Enciclopedia Britannica, ancor prima di trovarne tracce nel capoluogo delle Alpi Marittime francesi.

  

Qui sopra, ripresa da Cultura-Barocca, la spedizione di quel famoso pirata, come da immagine conservata nell'Archivio Municipale di Nizza.


Da Wikipedia mutuo una fotografia che presenta un'altra icona della combattiva popolana, di cui talora si sostiene anche la genesi leggendaria. Invero, nei documenti di encomio rilasciati dal Savoia subito dopo la liberazione di Nizza non si fa menzione di Caterina. Il primo a parlarne é il sindaco Pastorelli agli inizi del secolo successivo.


Ad ogni modo, qui sopra si può notare quanto rimane oggi del Bastione Sincaire, teatro del mitico episodio.


La fotografia dell'antica mappa, sempre ripresa da Wikipedia, indica con quella freccia rossa l'ubicazione del Bastione.


Ancora da Wikipedia uno scatto riguardante una palla di cannone sparata dai pirati durante quell'assedio e conservata in un angolo della città vecchia.

Sono diverse le versioni, quasi tutte pittoresche, di come la Segurana, talora in nizzardo chiamata anche Maufaccia, il che non é proprio un complimento, desse ai difensori il segnale della riscossa. Qualsiasi fosse l'oggetto contundente (lascio indeterminato il battoir in cui mi sono imbattutto) con cui iniziò la pugna, si tramanda che stese con armi raccolte sul campo di battaglia diversi nemici già penetrati nella mura della Cittadella. E che dileggiasse i turchi ormai in fuga, mostrando loro "una parte carnosa della sua anatomia".

In diversi, a partire dal Seicento, con una particolare insistenza in epoca napoleonica e dopo il 1860, con Nizza francese, insomma, parlarono di Caterina. Anche in versi. E la città oggi la ricorda in diversi luoghi. Wikipedia aggiunge che ella é "l'espressione di un forte sentimento patriottico ed identitario".




38 commenti:

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Grazie per questo post, la storia non era la mia materia preferita ma ora è bello leggerla qui da te
Buon pomeriggio

Pupottina ha detto...

non sapevo che anche Nizza avesser un'eroina femminile della resistenza. adesso so che si chiamava Caterina Segurana.
belle le foto!!! E grazie a wikipedia che è tornato a funzionare.... te ne eri accorto che non faceva fare le ricerche? vorrebbero toglierci la libertà dell'informazione, ma è importante che questa fonte di conoscenza non ci venga chiusa o limitata. basta saper cosa cercare e si può apprendere di tutto...
buona serata ^______^

Cavaliere oscuro del web ha detto...

La storia insegna molto; salutoni a presto.

premio petrolio ha detto...

ad averne un grammo… le condizioni impossibili che temprano in maniera mirabile la parte più nobile di noi! ;)

Unknown ha detto...

le figure femminili sono sempre bistrattate dalla storia e la tua sensibilità nel segnalare le loro storie è davvero encomiabile. Colgo l'occasione per sponsorizzare la "protesta" di wikipedia, che si è auto-oscurata per la "salvaguardia di un sapere libero e neutrale". P.S. Adri votamiiiiiiiiiiiii, sto partecipando a un concorso!!! :P

Unknown ha detto...

ti ho risposto di là, ma te lo scrivo anche da te: devi cliccare anche VOTA, scritto in rosso. Se diventa giallo e compare la scritta "hai già votato torna domani"...hai votato! ;) grazie

upupa ha detto...

Le tue lezioni di storia sono "amabili"...

Grazia ha detto...

Ma che belle storie che sai scovare ! E' cosi' che ci si appassiona a un luogo: quando se ne rintracciano anche le vicende e le memorie meno note. Grazie

Francesco Zaffuto ha detto...

Grazie per averci reso nota di questa bella figura di Nizza; leggenda o realtà me l'immagino come la bisnonna morale di Garibaldi.
ciao

Gianna ha detto...

La tua "storia" è attraente!

Wikipedia ri-funziona, bene!

Tomaso ha detto...

Grazie caro Adriano non conoscevo niente di questo storia, ora grazie a te mi sto orientando.
Buona serata caro amico.
Tomaso

Leonardo ha detto...

Venire a leggere da te è sempre un grande piacere.
In epoca scolastica, Soria mi è sempre piaciuta ma purtroppo era solamente nozionistica, con tutto il rispetto per gli insegnanti di allora, per i quali aveva più importanza una data o un fatto accaduto, che non il perchè fosse avvenuto...

L'angolo di raffaella ha detto...

Come sempre narri in modo stupendo. Non conoscevo Caterina Segurana. Da Te apprendo sempre cose nuove.
A presto

Jas21 ha detto...

Caterina Segurana la pasionaria di Nizza. Non la conoscevo.
Grazie per questo scorcio di storia a me ignoto.

Ambra ha detto...

Bellissima questa figura femminile che non conoscevo e che hai descritto con molta maestria.
Nella Storia sono state più d'una le donne carismatiche, forti e coraggiose dotate di una carica trainante, che hanno lasciato un segno nella loro epoca e oltre.

Anonimo ha detto...

sei meglio di un libro di testo professore, ciao a presto e complimenti.

Alligatore ha detto...

Però che storia nizzarda e incredibile come si sia conservata così a lungo la palla di cannone.

Gabe ha detto...

quante eroine sconosciute nella storia,hai fatto bene a farcene conoscere una

Anonimo ha detto...

Wikipedia è di nuovo consultabile e per questa volta è andata bene. E' bello imparare frammenti di storia legati al luogo e documentati con passione come nei tuoi post. Grazie alla tua passione e alla tua condivisione.
Ciao, Nou.

Paola Rapari ha detto...

non amo particolarmente la storia ma i tuoi racconti hanno qualcosa di diverso che è sempre un piacere leggere....
Grazie

Enrico zio ha detto...

Molto interessante e dettagliata la storia di questa eroina.

Chiara e Germano ha detto...

Post davvero interessante, non conoscevo questa figura...

DIANA. BRUNA ha detto...

Molto ignorantemente dichiaro che non conoscevo questa eroina. Ti ringrazio per avercela fatta conoscere. Molto belle anche le immagini dell'epoca.
Ho notato che tra le donne che sono riuscite a fare parlare di sé nella storia, le più combattive e temerarie, senza il timore di scendere tra la folla, mettendo a repentaglio la propria vita, sono sempre state le popolane. Le borghesi, pur essendo impegnate, mai si esponevano pubblicamente, ma restavano nei propri salotti.
Non so se questa è solamente la mia impressione, ma la penso così.
Ciao Adriano, buon fine settimana
Un abbraccio
Bruna

Carlo ha detto...

... 100 "Caterina" così a disposizione e vi libero il parlamento dai vampiri che oggi vi soggiornano.

Ciao Adriano e buon fine settimana.

riri ha detto...

Sono contenta di leggere che ogni tanto un Donna viene giustamente collocata nella storia e nel ricordo.Un abbraccio.

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Ciao Adriano, se non ricordo male domani ti aspetta una giornata in allegria...
Sono passata per augurarti il meglio, divertiti e pensami un pochino
ciao

Sandra M. ha detto...

Si conoscono pochissimo, o per nulla, questi episodi ; soprattutto se legati a figure femminili.
Quindi è importate che vengano resi noti. Se poi si fanno leggere così bene....
Sandra
P.S.:ha un qualche significato preciso "maufaccia"?
-----
A presto Adriano ;O)

giacy.nta ha detto...

Chissà se i nomi abbiano qualche peso nel destino delle persone. Quante Caterine coraggiose e determinate nella storia!

Vania ha detto...

Intrusione...

...BUONA FESTA !!!!
ciaoooo Vania

Tiziano ha detto...

Ogni qualvolta che visito il tuo blog imparo sempre qualcosa di nuovo della nostra storia,
complimenti per le tue ricerche,
buona domenica Adriano,

Tiziano.

Giada ha detto...

La parte migliore secondo me è quella in cui Caterina dileggia gli invasori ormai in ritirata!
Ciao, buona domenica!

Achab ha detto...

Ciao Adriano,grazie per la presentazione di questo post,molto interessante
Buona serata.

skip ha detto...

Che temperamento! Mi ricorda un po'le donne combattenti , alcune poco note, del nostro Risorgimento

riri ha detto...

Un caro saluto, a rivederci e risentirci, con amicizia:-)

enzo ha detto...

La tua passione per la storia ha un gusto raro, contagioso. Sei forte Adriano, grazie!

Maria Ianniciello ha detto...

Sai, mi affascina la tua sete di conoscenza. Complimenti :-)

archelfo ha detto...

A scuola ci hanno insegnato solo una piccolissima parte della storia vera, aggiungendo o tacendo ciò che più faceva comodo alla Chiesa e alla politica, così come ora fanno i telegiornali. Ancora una volta grazie. A proposito ma dov'è finito il mio commento su "quando non torna una data"? ciao Adriano.

Carmine ha detto...

che bella questa lettura del territorio e della città di nizza che dai, oggi quasi irriconoscibile, le citta sono fatte dalle persone e degli eventi :-)