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martedì 17 luglio 2012

Camporosso, San Pietro


La Chiesa di San Pietro - oggi cimiteriale - a Camporosso (IM), a pochi chilometri dallo sbocco a mare della Val Nervia, mi offre lo spunto per considerare una volta di più il fatto che spesso non occorre andare lontano per respirare la storia. E che non si sa mai abbastanza dei propri luoghi.

Il sito in questione, ad esempio, era nel Medio Evo un punto di incontro e di riposo per i pellegrini della fede, che facevano capo alla diramazione occidentale di una Via Romea Piemonte - Mar Ligure - Ventimiglia. Lo attestano atti notarili, sopravvissuti al tempo, utili anche per comprendere aspetti datati di civiltà materiale. Soprattutto, come da rogito del 1258, un'usanza particolare che si commenta da sola, quella dei "messaggeri della fede a pagamento": vale a dire persone che, dietro compensa, affrontavano in nome e per conto di facoltosi, ma pusillanimi, committenti i pericolosi pellegrinaggi dell'epoca, che servivano - da non dimenticare! - alla salvezza delle anime dei credenti.

La Chiesa fu, poi, epicentro di una furiosa battaglia tra truppe genovesi, che avevano già assediato il Castello di Dolceacqua, e quelle dei Savoia nell'ottobre 1672. Furono diverse le conseguenze importanti in zona di questo conflitto: l'abdicazione del Marchese Doria di Dolceacqua, infeudato alla casata di oltregiogo, sconvolto dagli avvenimenti; nuovi Regolamenti Militari della Repubblica Ligure, perché le violenze delle proprie soldatesche a danno dei propri sudditi furono molto pesanti; l'accelerazione del distacco degli Otto Luoghi dal predominio fiscale di Ventimiglia.

Sarei tentato di aggiungere altre considerazioni. E fotografie, per illustrare stato dei luoghi, inquadrati storicamente a questo link, che indico per chi volesse saperne di più in materia.

28 commenti:

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Un luogo storico, molto bello. Grazie per il tuo post mi hai incantato. Buona giornata

Gingi ha detto...

Ogni argomento é infinito, e una curiosità apre mondi storici, geografici. ci si avvicina ad aneddoti e leggende... oh quanto sento breve il tempo che e rimasto per soddisfare una millesima parte di quello che vorrei esplorare.

Massimo Caccia ha detto...

Il fascino dell'architettura romanica: semplicità delle linee, pietra e silenzio. Quello che manca oggi per respirare la dimensione dello spirito.
Sempre interessante, Adriano.
Buona giornata

mr.Hyde ha detto...

A parte l'interesse che suscitano le notizie che ci fornisci e che leggo sempre con curiosità, guardando la foto, io 'godo' nell'osservare le trame delle vecchie murature, le assise, le pietre, una diversa dall'altra, nella forma e nel colore..Pensa, ora cercano di riprodurre questo effetto di 'antico' con materiali plastici stampati.Abbiamo affidato la storia alla plastica..

Tomaso ha detto...

Caro Adriano i tuoi racconti documentano molto bene la storia, sono passato parecchie volte nel passato quando da Valle Crosia andavo a Montecarlo per una visita, erano tempi del passato.
Ciao e buona giornata caro amico.
Tomaso

Carmine ha detto...

si scopronoe si ha curiosità e volontà, la prossima volta che passo la vado a vedere dal vivo

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Ribadisco che nei piccoli borghi si trovano grandi monumenti storici e il tuo post dimostra la mia tesi.
Salutoni e serena giornata.

Krilù ha detto...

Adoro le vecchie pietre, silenziose testimoni del nostro passato ed in ogni angolo d'Italia, anche nei più remoti, è possibile trovare "pagine" di Storia.
E i tuoi post, sempre interessanti ed istruttivi, ci prendono per mano e ci accompagnano alla loro scoperta.

Carla, i colori...pensieri della mia mente. ha detto...

L'architettura romanica mi affascina molto se poi è associata a borghi così silenti..beh...è una goduria per lo spirito.

Francesco Zaffuto ha detto...

Certo l'uso di far fare il viaggio di pellegrinaggio ad altri e prendersi il beneficio era una "gran pensata". Chissà se nell'aldilà potevano essere d'accordo?

Sandra M. ha detto...

Che belle pietre. Ho subito associato Sant'Antimo...ma sono tantissime queste meraviglie, sparse un po' ovunque nella nostra bella Italia. Giusto domenica scorsa son tornata a rivedere la Pieve di Renno, non lontano di qui.Ne parlerò.
Perché è vero quello che tu dici: non si sa mai abbastanza dei propri luoghi.

Carlo ha detto...

Ho vissuto la maggior parte della mia vita in una città come Roma in cui, ancora oggi, ci lavoro. So, quindi, cosa significa quando affermi che "non occorre andare lontano per respirare la storia".

Storia che, peraltro, non conosco mai abbastanza neanche quando, come ora, vivo in un piccolo centro come Albano Laziale, nato per via di un "accampamento" della II Legione Partica di Settimio Severo! Vivo, pensa un po, nella zona in cui insisteva l'antica necropoli romana... infatti, non è possibile fare un buco, che so, magari per piantare un albero, e non trovare i resti di qualche tomba romana!

La nostra "fortuna" è quella di vivere in un paese come l'Italia, ricco di storia e di cultura... ma lo abbiamo capito solamente in pochi appassionati.

upupa ha detto...

Dovremmo conoscere meglio i luoghi storici del nostro paese...e invece!!!!!!!!!!!!!!!!!!

il monticiano ha detto...

Ed infatti è proprio così, ci si stupisce nello scoprire luoghi e monumenti del passato che ci "raccontano" avvenimeti di quei tempi.

Luciano ha detto...

Questa chiesa, che merita certamente una visita, mi ha sempre affascinato.Nel passato illustri personaggi erano stati colpiti dalla sua bellezza, non ultimo Daniel Hanbury che volle immortalarla in uno suggestivo dipinto.

http://terraintemelia.blogspot.it/2011/12/la-chiesa-romanica-di-san-pietro-di.html

Grazia ha detto...

Va a finire che, continuando a leggerti, divento un'esperta di una parte d'Italia, che ancora( e dico ancora) non ho visitato. Grazie e a presto

Ambra ha detto...

Hai usato le parole più adatte per rendere l'impressione che si prova non solo muovendosi di persona, ma anche solo venendo qui da te: "Mi rimane lo stupore di constatare quante cose ci siano sempre da scoprire"

Unknown ha detto...

no vabbè, ogni volta che leggo questa storia dei ricconi timorosi che facevano fare il pellegrinaggio a "mercenari" della Fede mi viene sempre da sorridere! Nonostante il tempo passi, certe cose non cambiano (anche se si manifestano in modi diversi)!

Roberta ha detto...

Quanta storia la nostra valle!!! Nel cimitero di Camporosso non ci sono mai entrata...con questo post hai stuzzicato la mia curiosità.
Ciao Adriano.
Roberta

Nella Crosiglia ha detto...

E' vero caro Adriano, quanto poco si conosca dei luoghi soprattutto più vicini a noi. Io, in maniera particolare sento questo tipo di"vrgogna" e cerco sempre, ma inutilmente , di correre ai ripari! Un abbraccio.

agnese ha detto...

Che piacevolezza si prova nel leggere questi quadri chiari, dove le notizie si allargano a spirale. La storia dei messaggeri a pagamento è stata per me una scoperta...

Ernest ha detto...

qui ci si immerge nella storia!

Stefano ha detto...

Complimenti Adriano
per il bel post. Io amo i borghi del medio evo ed in Trentino, dove attualmente mi trovo, ce ne sono tanti, Ciao

Sara ha detto...

Grande e prezioso!
Sara

FioreSanRemo ha detto...

Ciao carissimo conterraneo,
era da parekkio ke mancavo dal Web e x varie cause, ma ora son nuovamente quà ed è sempre piacevole leggere della nostra bella terra dalle tue pagine !
Voglio lasciarti così 1 caro saluto ed 1 abbraccio affettuoso di tutto cuore, a presto !

ombreflessuose ha detto...

Buon mattino Adriano, ho letto con attenzione e piacere i bei commenti
lasciati dai tuoi amici. Hai ragione quando dici che la Storia è dietro l'angolo.Spesso però la fretta del vivere ci lascia indifferenti e ...non svoltiamo mai.
Baci
Mistral

riri ha detto...

Caro Adriano, come ti ho accennato al telefono, sono pienamente d'accordo con te, basta aver tempo e si scoprono posticini da sogno che niente tolgono alle località più in..Un abbraccio ed a..rivederci:-)

Pupottina ha detto...

un luogo storico che ha un grande fascino e una notevole imponenza

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