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sabato 16 febbraio 2013

Verso la Battaglia di Fiori

Mi induce a entrare sul tema Battaglia di Fiori di Ventimiglia, su cui mi ero sinora trattenuto, perché non sono competente, ma solo semplice appassionato e discontinuo spettatore, una recente notarella su Facebook dell'amico Gianfranco Raimondo, che, una volta tornato dalla vacanza nelle Filippine, ha dato avvio alla preannunciata serie di memorie locali, vieppiù sollecitate da altri suoi corrispondenti. 
Gianfranco é stato carrista e da spettatore non hai mai perso un'edizione - quelle del dopoguerra - della Battaglia. 
In un'occasione, nel 1961, fu anche - per il solito, ricorrente discorso di carenze finanziarie - il presentatore ufficiale dell'iniziativa, che in quegli anni poteva contare, per fattori di simpatia o di amicizia, su collaboratori e ospiti di grande richiamo, tra cui vado adesso a evidenziare solo Cary Grant e Walter Chiari. A Gianfranco nell'occasione toccò in sorte di avere come collaboratrice Elke Sommer, attrice all'epoca molto famosa. E di fare i classici salti mortali per sopperire ad un'esigenza sollevata dal segretario - in seguito mio caro, indimenticabile amico - del Comitato Organizzatore, che lo aveva pregato di tirare in lungo con considerazioni varie quanto comunicava per altoparlanti al pubblico assiepato, per consentire l'ingresso sul corso di sfilata di un carro in ritardo per pregressa avaria.
Non mi é facile tirare le fila di questo argomento, la Battaglia di Fiori, neppure consultando alcune fonti scritte, perché sono troppi gli aspetti singolari che emergono. 
Tento qualche sintesi. 
Già in pieno sviluppo negli anni '30 del secolo scorso, la Battaglia, interrotta nella sua sequenza dalla guerra, conobbe in seguito il massimo fulgore sino alla forzata interruzione nel 1969, a causa soprattutto del pesante costo dei garofani, componente essenziale dell'addobbo dei carri e sino ad una certa data reperibili gratuitamente allo stadio della loro ultima fioritura (se ricordo bene, la cosiddetta terza), in quanto ancora ampiamente diffusa in zona la loro coltivazione. Per molte persone si tratta del periodo dei carri più belli e imponenti: anzi, diversi vennero messi fuori concorso, perché eccedenti le misure limite, stabilite dal regolamento. 
In quella fase i carri, soggetti - come ancora adesso - alla cosiddetta infioratura a mosaico (garofani infissi con chiodi molto lunghi) -, quasi completa sino ad abbracciare le fiancate dei carri, con l'esclusione di minime percentuali di semprevivi, in genere per i volti delle raffigurazioni - , avevano una base di muschio, stretta con rete metallica su un minimo di supporti metallici sino a formare le sagome, previste dai progetti. Racconti sentiti ancora di recente mi parlano del muschio raccolto nei boschi in funzione di provvista già in inverno, anche da ragazzini. O, nell'esempio di un quartierino di Bordighera, a me caro nell'infanzia per motivi familiari e che diede il nome ad una compagnia molto spesso vincitrice, tutte le vasche da bucato dei giardinetti occupate per giorni a tenere freschi nell'acqua i garofani - migliaia e migliaia! - necessari per il carro di quel gruppo.
Tornando alla storia della manifestazione, aggiungo che la medesima venne ripresa, con contributi pubblici ormai sostanziosi, negli anni '80 e che, dopo breve interruzione a due anni dalla ripresa, si svolge tuttora, magari incappando come l'anno scorso per le solite difficoltà finanziarie nel dover effettuare un'edizione striminzita, vale a dire con carri mini.
Dovrei aggiungere delle origini della Battaglia. Degli antichi riferimenti all'economia locale. Della passione popolare, ancora cospicua, ma una volta degna del Palio di Siena. Dei conseguenti aneddoti che la circondano. Della sua grande risonanza fuori zona degli anni '50 e '60. Delle inevitabili, vive memorie di carattere personale. Del fatto che oggi la cosiddetta anima dei carri é in polistirolo e che si é abbastanza ridotta la superficie ricoperta a garofani, quelli ormai pagati cari e importati. Che con la progressiva scomparsa di spazi utili i capannoni dove costruire i carri non vengono più eretti in modo disseminato sul territorio, ma sono raggruppati in pochi siti, per cui é andata di fatto fuorigioco la copertura d'antan di certi segreti professionali. Che ci sono in archivi, gelosamente custoditi, ma anche in circolazione sul Web, tante immagini: io stesso mi sono ritrovato in casa fotografie che non pensavo di avere...




35 commenti:

Sara ha detto...

Lo scatto però ha davvero tanta energia!

Francesco Zaffuto ha detto...

questa tua memoria mi sollecita di immaginarmi i colori e gli odori di quelle sfilate

Carla, i colori...pensieri della mia mente. ha detto...

chissà quante sfumature di colori. I fiori sanno regalare grandi emozioni.

Elio ha detto...

Naturalmente ci racconti sempre delle cose interessanti della tua riviera. Noi, dall'esterno, vediamo solo il lato allegorico e non conosciamo certo quello che c'è stato nel passato e, neanche, attualmente. In ogni caso preferisco la battaglia dei fiori al posto di quelle che si tengono nel Mali ed in Siria.
A quando un post sulla storia del Festival di Sanremo?
Ciao e buona domenica.

Queen ha detto...

ciao Adriano, passo per un saluto, a proposito, tu che sei in zona, scrivi un posto sul Festival di Sanremo ;) un bacione

Serena Bucci ha detto...

Giorni or sono ho ricevuto in regalo una bottiglia di "Vecchia Romagna" nella sua confezione natalizia del 2012/13!
Aperta la confezione, ho messo da parte la bottiglia (per cucinare un goccio di brandy è indicato) ed ho trattenuto il cd inserito come omaggio con la dicitura..."Raccolta inedita dei brani più celebri di Johann Strauss suonati al concerto di Capodanno Viennese" ... - Ho inserito il cd nel portatile e, mentre ascolto Strauss sto leggendo questo tuo revival della Battaglia dei fiori. Che combinazione! Immediatamente associo quanto è risaputo: tutto il mondo sa che i fiori del Capodanno di Vienna provengono dall'Italia, dalla Liguria, dalla Riviera di Ponente da ... sempre (non solo da Sanremo)!
Alla fine degli anni '60 ho avuto il piacere di assistere a questa rinomata battaglia a Ventimiglia (una sola volta)... è sbiadito il ricordo dell'anno ma non l'immagine dei carri e del colori smaglianti dei fiori!

skip ha detto...

La battaglia dei Fiori eè stata una delle più belle manifestazioni del Ponente Ligure, capace di coinvolgere tantissime persone,giovani e meno giovani, sia nella realizzazione dei carri che nella partecipazione alla festosa Battaglia. Negli anni la progettazione , la costruzione del telaio e l'infioratura si sono sempre più perfezionate riuscendo a realizzare veri capolavori.Speriamo che non sia destinata a scomparire.

❀~ Simo ♥~ ha detto...

I fiori sono energia, colore e vita. Un abbraccio

Gianna ha detto...

Ricordo molto bene i garofani...

Grazia ha detto...

Battaglie di fiori: quelle soltanto vorremmo vedere. E penso alla bellezza dei carri decorati da garofani...! Peccato che si perda anche questa tradizione.

Nella Crosiglia ha detto...

Ma quante cose sai caro Adriano mio...
Devo dire e me ne dispiace , che non sono mai stata tanto fanatica di queste manifestazioni, pur apprezzando lo sforzo per mettere in piedi una tale cosa e tutto il lavoro che ne consegue.
Ringraziami tanto Gianfranco Raimondo per l'iscrizione al blog(almeno spero sia lui, o è un omonimo?) e complimenti per la presenza di Elke Sommer , attrice svedese amche moglie di Peter Sellers...
Bacioni , Adri...

Adriano Maini ha detto...

Grazie a tutti!
@Nella: Gianfranco... é lui! :) A proposito, mi scuso perché solo ora mi ricordo di dire a chi me lo chiese che Gianfranco non ha mai tenuto un blog, anche se ora non dispero di riuscire a convincerlo!

Seguace di Gesù ha detto...

Ciao,oggi è il 17 febbraio, San Valentino è ormai archiviato ma non è mai troppo tardi per festeggiare l'amore... perciò ti porto questi cuoricini giacché la strada dell'amore, trova sempre una sua destinazione. Buona domenica!


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Pupottina ha detto...

ciao Adriano
interessantissimo questo post e particolarissima la foto!
buona domenica

Carmine ha detto...

che bello mi piace essere sullo stesso tema della battaglia con i fiori

Alligatore ha detto...

Uno scatto che sembra una cosa da film. Bello questo percorso storio, tra economia e folk ;)

Sandra M. ha detto...

So proprio pochissimo di questa manifestazione storica e, anche, ho visto poche immagini.
Certo doveva essere davvero spettacolare ai tempo d'oro. Ora, forse, troppo costoso e anche - non so se dico una scempiaggine - una sorta di sensibilità verso lo spreco?

Rosa ha detto...

ciao Adriano bel post complimenti molto interessante, non la conoscevo questa usanza, dev'essere stata molto coreografica, dalla foto che hai messo si puo' notare la raffinatezza la precisione e la cura con cui venivano fatti i carri, grazie ho imparato qualcosa anche oggi.))
buona serata rosa a presto

il monticiano ha detto...

Immagino che la Battaglia dei Fiori si poteva svolgere solo a Vewntimiglia e più precisamente nella famosa Riviera dei Fiori.
E' cmunque una bella tradizione anhe se dati i costi si svolge ora in forma ridotts.

Ambra ha detto...

Confesso di non sapere nulla di questo evento storico o se l'ho saputo, l'ho anche dimenticato.
E' un po' triste immaginare che da manifestazione forte e imponente si sia poi ridotta a rappresentazioni minime, in sintonia con questa nostra epoca che ci sta impoverendo tutti quanti.
Tra le righe del tuo post si sente comunque la passione e l'orgoglio di una tradizione della tua terra. E questo è bellissimo.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

I fiori della tua zona sono superlativi.
Salutoni a presto.

Enrico zio ha detto...

È certo che è molto più poetica la battaglia dei fiori di Ventimiglia che quella delle arance di Ivrea.
Ciao buona giornata
enrico

riri ha detto...

La battaglia dei fiori la preferisco di gran lunga a quelle delle arance!
Un caro saluto.

Sileno ha detto...

Che meraviglia!

magda ha detto...

Grazie Adriano!
REPORTAGE Molto bello! La Riviera italiana è famosa per i suoi fiori!
Ogni nuovo anno invia al Teatro dell'Opera Vienna!
In Grecia, in precedenza abbiamo avuto festa fiore in Edessa, ma si fermò ....
Bei ricordi e la nostalgia ha il tuo blog!
Ciao

Adriano Maini ha detto...

Solo ora mi rendo conto da alcuni commenti che ho lasciato fuori discorso, preso da una certa foga, l'aspetto vero e proprio di battaglia, anche se capisco che in molti ne hanno intuito i dettagli. Mi limiterò a dire che é sempre esistito un lancio di garofani dai carri al pubblico e viceversa. Accadde talora nel passato che, finite le scorte, qualcuno schiodasse fiori dai carri per getti non certo indolori...

Fulvia ha detto...

Una manifestazione magnifica dai carri infiorati spettacolari.
Anche lo scatto è molto bello..grazie!

Soffio ha detto...

un bel budget per quelli che vendono fiori

Tina ha detto...

Come Sandra M...non ne sapevo niente, mi sono fatta una cultura sul tema.;-))

Buon inizio settimana Adriano ;-))

Gabe ha detto...

interessante reportage,peccato non poter vedere le foto a colori.
una battaglia molto gentile,almeno nella forma,con i garofani divelti con i chiodi..un po' meno
a presto Adriano

Krilù ha detto...

Come molti dei tuoi sempre interessanti e gradevolissimi post anche questo ci parla di cultura, tradizioni e, perché no, di ... nostalgia.

ombreflessuose ha detto...

Ciao Adriano da te non si butta via niente.
Lezioni di vita,storia e cultura che apprendo sempre in questo Luogo
Baci
Mistral

Carlo ha detto...

E' una manifestazione che, purtroppo, non conoscevo e quel tuo "unico" scatto fa aumentare la curiosità verso la stessa.

Ciao Adriano e buona giornata.

DIANA. BRUNA ha detto...

Molto interessante il tuo racconto sulla battaglia dei fiori a ventimiglia.
Negli anni cinquanta (nostalgia dei bei tempi di gioventù...)durante una vacanza ospite dei miei zii che abitavano a Bussana, vidi il corso fiorito a San Remo... Ne rimasi entusiasta...
sarà mica nata lì la mia passione per i fiori?
Altra cosa che mi é rimasta in mente di una mia vacanza natalizia dai miei zii, fu una nevicata e in un campo imbiancato spuntavano i ranuncoli con colori bellissimi...uno spettacolo indimenticabile.
Ciao Adriano
Abbraccio
Bruna

berenice ha detto...

Bello. Prima o poi bisognerà venirci.Viva i fiori.