Pagine

martedì 16 aprile 2013

Tra Bevera e Torri























Scorre tra la seminascosta - a sinistra - Varase, alla quale dedicai tempo fa un piccolo ritratto, e Porra, Frazioni di Ventimiglia (IM), il fiume Roia ancora a qualche chilometro dalla foce.























Poco dopo il precedente punto, prima, dunque, del suo arrivo al mare, riceve il torrente Bevera, di cui riporto un'immagine relativa al tratto terminale.

 Succede a Bevera, frazione di Ventimiglia. Qui sopra l'antico Oratorio.























Compaiono qua e là nel territorio interessato da questo discorso ruderi dimenticati.























Per questa malandata costruzione, sita a Torri, altra frazione di Ventimiglia, dove cerco di pervenire con il mio itinerario, uno studioso formula l'ipotesi di antica cappella viaria.























Sussiste, invece, documentazione sicura che attesta in quella zona l'incrocio di antiche vie commerciali, battute da viandanti e pellegrini, lontano dalla costa, a lungo, comunque, pericolosa per scorrerie varie, costa su cui l'antica viabilità romana verrà ristabilita, dopo iniziale impulso di Napoleone che riuscì a completarla solo nell'attuale territorio francese, poco meno di due secoli fa'.
E poco lungi si trova il Gramondo, dove partigiani italiani e francesi vennero sconfitti, combattendo uniti: i superstiti vennero torturati selvaggiamente e, poi, massacrati a Sospel.























A Torri, snodo essenziale, perché il Bevera e la sua valle sono già ben lontane dalla sorgente, di quelle vecchie strade, la furia nazifascista colpì spietatamente civili inermi.























Andando idealmente a ritroso, per lunghi tratti, se non per tutto il percorso, tramite sentieri ormai impervi, si passa sotto Collabassa di Airole (IM) - qui un ponte medievale, non ben visibile dall'alto -   e a fianco di Olivetta, centro di Olivetta San Michele (IM), dove si costeggiano altre sue case sparse, per arrivare a Sospel, che nella storia, più che per la bella tavola dell'Atlante dei Savoia di fine Seicento o per i Templari e simili aspetti, deve rimanere come monito contro la ferocia dell'uomo.























Ma all'inizio di questa escursione, nelle vicinanze della confluenza del Bevera con il Roia, appaiono segni di trascuratezza, insiti in un malinteso senso del progresso, ancora più evidenti, come tema a parte, a sud e a levante di questo sito.



33 commenti:

il monticiano ha detto...

Che bella escursione, bei luoghi e belle foto. Tra queste è molto curiosa quella dell'antico Oratorio che sembra più una fortezza che altro

zefirina ha detto...

concordo con Aldo

Grazia ha detto...

Bellissima escursione e stupende foto: grazie di portarci con te!

Gabe ha detto...

una bella passeggiata con un ottimo cicerone,
buona notte Adriano

Badit ha detto...

ottime foto e racconto,in una giornata con bel cielo azzurro

Unknown ha detto...

Fai venire le voglie, di sole e di mare.
Perchè uno nasce fra il cielo e il mare e un altro tra le il grigiore delle nebbie?
Un disegno divino?
Cristiana

Ernest ha detto...

Tutto bello grazie

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Sai che il Bevera scorre anche fuori di casa mia?Buona giornata

Gianna ha detto...

Che acque limpide il fiume Roia...

Rosa ha detto...

ciao Adriano bel percorso,suggestivo, anche i ruderi hanno il loro fascino, raccontano qualcosa, sono stati e saranno spettatori inermi di brutture e di bellezze quotidiane, peccato trascurare queste zone, mail progresso spesso e' regresso, ciao grazie complimenti, a presto rosa buona giornata.))

Ambra ha detto...

Ancora una volta devo dire "ma quant'è bella questa terra" Tu la documenti con foto e parole preziosissime per farcela conoscere ed amare.

La lanterna dei sogni ha detto...

Un bel percorso impreziosito dalle splendide immagini e da una valida guida...

Salutissimi!

Guard. del Faro ha detto...

Ciao Adriano,
io credo che l'Ente del Turismo Ligure dovrebbe farti un monumento, visto che riesci ad incuriosire con i tuoi articoli, corredati per altro da immagini nitide ed "invitanti".
A proposito di turismo, ieri parlavo con quella mia cugina che vive ad Imperia e mi ha detto che il collegamento ferroviario per Genova è a binario unico, per cui occorrono due ore per coprirlo tutto. Risulta anche a te?
Un caro saluto.

Sileno ha detto...

Escursione stupenda!
Peccato la lontananza

Enrico zio ha detto...

Anche luoghi che non rientrano negli itinerari turistici e perciò poco noti, acquisiscono nei tuoi racconti arricchiti da particolari storici, un fascino particolare.
Buona giornata
enrico

skip ha detto...

Una gradita passeggiata tra luoghi a me noti. Mi piace molto Torri che ha saputo mantenere le caratteristiche dei paesini dell'entroterra .

ombreflessuose ha detto...

Ti sono grata per farmi conoscere
attraverso foto (bellissime) e annotazioni posti che non ho mai visitato
Bacioni
Mistral

Fulvia ha detto...

Un bel tragitto! Che peccato i ruderi abbandonati.
Un saluto caro Adriano!

Nella Crosiglia ha detto...

Meno male Adriano che ora ci sei tu a farmi scoprire tutte queste bellissime cose liguri..altrimenti?
Il nulla.....
Grazie di cuore, caro amico mio!

mr.Hyde ha detto...

Come al solito, cinque-seicento anni di storia dei luoghi percorsi sotto il sole delle immagini e dei tuoi interessanti racconti.
Nella 3 i fori che si vedono a distanza regolari lungo la muratura sono i segni delle assise, i piani su cui si appoggiavano i travoni del ponteggio per eseguire man mano il muro, sistemando con maestria le pietre.
Nella 5, penso che il manufatto sia proprio un cappella votiva dedicata a qualche santo (se ne incontrano ancora agli incroci, lungo le strade realizzate tempi addietro).Quello che mi ha incuriosito nella foto è anche la presenza di quei due elementi in pietra sporgenti rispetto alla superficie della facciata, che sembra fossero realizzati per salire sul tetto.Chissà..magari un punto strategico di osservazione dei luoghi circostanti?
Grazie per questa ennesima incursione!

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Scatti che sembrano cartoline; i miei complimenti.

luigina salmaso ha detto...

ciao ...che belle foto... la luce traspare in qui luoghi che regalano pace al cuore...ciao..luigina

Arianna ha detto...

Le foto del fiume mi ricordano il Serchio...vedo sulla chiesa il rosone tipico delle zone liguri-piemontesi. Quanto al malinteso senso del progresso, non siamo immuni nemmeno in Toscana ahimè! Ciao, Arianna

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Con le piogge dei giorni scorsi il Bevera ha esondato....per fortuna la tregua del meteo ha fatto calare il livello dell'acqua. Buona serata

Alligatore ha detto...

Come sempre, impagabile Adriano.

Costantino ha detto...

Un oiccolo grande angolo di Liguria, descritto con impareggiabile maestria.

Nicolanondoc ha detto...

Ciao Adriano, questi bellissimi posti sono da visitare, mi attraggono i vecchi ruderi antichi, tipo cappelle, ne ho vista una ad Alassio, come ben sai. Un abbraccio e grazie del giro che ci fai fare.

Sandra M. ha detto...

Che belli questi percorsi, brevi ma spesso così impetuosi, dei torrenti liguri!

Carmine ha detto...

che nostalgia vederli che mi viene

Elio ha detto...

Dopo la lettura dei fumetti, ci starebbe proprio bene una passeggiata in questi luoghi che sai descrivere molto bene. Buonanotte.

Seguace di Gesù ha detto...

░░░ ░
░░░░♪░░░
░░░░░░ ♪
░░░░░░░
♪░░░░ ░░░
░░░░♪
__████████████
__███▒(“v”)▒▒▒▒▒███████
_███▒▒ ‘v’▒▒▒▒▒▒▒███__ ██
███▒▒▒▒▒▓▓▓▓▒(“v”)██ __██
██▒▒▒▒▓▓▓▓▓▓▓▒’v'▒██ _ ██
██▒▒▒▓▓▓▓░▓▓▓▓▒▒▒██ ██
██▒▒ ▓▓▓░░░▓▓▓▓▒▒ ████
██▒▒▓▓░◕░◕░▓▓▓▒▒███__█
██▒▒▓▓░░♥░░▓▓▓▓▒███_██
_██▒ ▓▓▓░░░▓▓▓▓▒██ ███
__ ██▓▓▓░░░░▓▓▒██
___ ██▓▓▓░░▓▓▓██
_____██████████
_████████████████ Buon caffe!!

Linda ha detto...

A beautiful series of photos!

and22.. ha detto...

Fatta oggi da Torri a Callabassa di Airole e ritorno ad anello. C'é il sole e circa 12 gradi; suggestivo camminare lungo il fiume con sentiero ben pulito (penso anche grazie alla comunità di Torri Superiore) e ruderi che secondo me, piano piano vengono risvegliati da nobili uomini di spirito semplice. Sono circa 4 ore di cammino tranquillo con passaggi raramente impegnativi e alle volte pendenze importanti come la salita a Collabassa dopo il fantastico ponte medioevale, uno step continuo per 200 mt nel silenzio di case che, in questa stagione, restano silenziose.