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venerdì 14 giugno 2013

Ventimiglia, non solo città di frontiera

Non ho ancora compiuto ricerche in proposito, né ho chiesto lumi all'amico che me l'ha consegnata, ma ho proprio difficoltà a collocare in qualche punto di Ventimiglia (IM) questa vecchia immagine: forse, nell'atrio della precedente stazione ferroviaria.







Questa.










Perché in oggi - ma da ben prima dell'ultima guerra - l'edificio in questione appare così.

Scomparsa, invece, la fontana, bella, a prescindere dalla simbologia di infausto regime: forse sarebbe bastato rimuovere quei segni, sempre che il monumento - supposizione non riportata neppure da altro amico, ad opera del quale   avevo già visto copia di questa cartolina e che ne ha messo in rilievo la pregevole fattura - non sia andato distrutto nei bombardamenti del detto conflitto, che gravarono pesantemente su quella zona di Ventimiglia, che aveva presentato una serie di eleganti esercizi pubblici, eretti, soprattutto, penso, in rapporto alle modalità - comportanti lunghe fermate a terra (come evocato specificamente da "Il conformista" di Bertolucci, tratto dall'omonimo romanzo di Moravia) una volta discesi necessariamente a terra da un treno da o per la Francia per controlli passaporti e dogana - di viaggio di quei tempi, connesse a quella che era a pieno titolo una stazione ferroviaria internazionale.

Una fotografia singolare di Marina S. Giuseppe.










La frontiera con Mentone.













Il raffronto con lo stato attuale lo compio, attingendo con improvvisazione a quanto avevo già in archivio, in modo parziale, tentando, altresì, di significare che, mentre in oggi la strada per la Francia, per Mentone in prima istanza, detta di Ponte S. Lodovico, scorre pressoché litoranea per chilometri, sino ai primi anni '60 si accedeva alla Francia solo per il soprastante Ponte S. Luigi, da cui si scendeva, come tuttora si scende, al mare. In fondo al secondo scorcio qui pubblicato, iniziano i Balzi Rossi, sopra i quali per secoli la Repubblica di Genova tenne il suo rastrello confinario.

 
Il Caffé Ligure mi è sempre, benché scomparso da tempo, rimasto indelebile nella memoria, ma questo è un aspetto di storia del costume che, per il taglio che ha assunto questo post, preferisco eventualmente rinviare ad altra occasione. In proposito, comunque, Gianfranco Raimondo, appena vista questa fotografia, è andato subito a rievocare, attingendo a sue fonti, i fasti pressoché da Belle Epoque del Caffé Ligure.

Qui sopra uno spicchio (a destra del torrente), molto orientale, di Nervia, quartiere est di Ventimiglia.

In modo approssimativo lo si può comparare con questo scatto d'antan, la cui datazione, nonostante la nota di accompagnamento, mi appare incerta: reputo di portarla a ben prima dell'ultima guerra, sia per la tipologia delle automobili, sia per il fatto che sul finire degli anni '50 erano ancora visibili macerie lasciate dai bombardamenti aerei.

Ringrazio per queste immagini d'epoca Adriano M., che conosco da quando si era bambini a Nervia, appunto, al quale sono tributario di altre cartoline del genere e a cui, come gli avevo preannunciato, volevo dedicare un ritrattino scherzoso, che avrebbe accomunato anche Gianfranco: il rilievo dei documenti che mi ha consegnato mi impone di andare sul brillante un'altra volta...


26 commenti:

Costantino ha detto...

Bellissimo raffronto tra ieri e oggi.
Ventimiglia era bella ieri, e continua ad essere bella, "mutatis mutandis", oggi.

Sileno ha detto...

Immagini molto belle, particolarmente quelle in bianconero, la prima quasi certamente è una libreria nell'atrio di una stazione.
Ciao

Francesco Zaffuto ha detto...

Quella cartolina sulla frontiera di Mentone mi ha ricordato il vecchio film di Totò e Fernandel "La legge è legge". Sono andato a fare una ricerca e ho visto che il film si riferiva ad Assola, ma Assola in realtà non esisteva ed era una realtà immaginaria. Il caso di frontiera che somigliava era proprio Mentone. Da http://it.wikipedia.org/wiki/La_legge_%C3%A8_legge - "L'unico caso simile sul confine italo-francese è tra Ventimiglia e Mentone, anche se i due centri sono lontani 10 km; ma una frazione di Ventimiglia, Grimaldi, dista solo 3 km da Mentone e 250 m dal confine di stato con la Francia." ciao e buone ricerche

Rosa ha detto...

Ciao Adriano, molto belle le immagini in bianco e nero, molto suggestive,rimane pur sempre una bellissima zona anche oggi, sei fortunato ad essere vicino, ciao grazie buon week end a presto rosa.

❀~ Simo ♥~ ha detto...

La prima cartolina è un vera opera...sai che mi ha emozionata?

Tomaso ha detto...

Caro Adriano, è sempre un piacere vedere le foto che pubblichi, passiamo da una era all'altra e sono sempre affascinato della vecchie foto bianco e nero.
Grazie caro amico.
Tomaso

Grazia ha detto...

Le tue cartoline di oggi mi hanno ricordato certi film anni'50-60 con gli italiani in gita da provinciali sulla Costa Azzurra, considerata la meta di ogni raffinatezza ma anche di ogni perdizione.
Grazie per questi ricordi

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Ottimo raffronto tra passato e presente.
Saluti a presto.

Gianna ha detto...

Descrizioni meticolose come sempre Adriano.

Foto molto significative.

Patzy ha detto...

É 'molto interessante e originale il fare questo confronto tra il passato e il presente di Ventimiglia. Si percepisce non solo il cambiamento del tempo, ma anche il tempo passa sminuire vestigia del passato che, architettonicamente, potrebbero essere così attraente ma che, tuttavia, hanno lasciato il posto alla modernità. Saluti, Adriano, e congratulazioni.

il monticiano ha detto...

Certo che seguire te tra passato e presente oltretutto con foto d'epoca
non c'è che da rimanere più che soddisfatti.

Ambra ha detto...

Che belle queste vecchie cartoline che riportano attimi di vita passati, fissati così, con quel bianco e nero così sobrio, ma ben più suggestivo del colore. E ancora una volta un breve excursus storico-geografico pieno di magia.

riri ha detto...

Sono una passione per me le vecchie cartoline, come sai ne faccio collezione da anni, ma questa carrellata è fantastica!!!
Un abbraccio da tutti noi.

Nella Crosiglia ha detto...

Ohhhh..finalmente un luogo della Liguria che conosco un po'( arrossisco...), perchè penso e ribadisco penso , di avere qualche parente alla lontana ivi residente....
Vado sempre di passaggio ora a XXmiglia , ma da bambina restavo qualche tempo da questi parenti che non ricordo nulla, se non i famosi Balzi Rossi, meta di bagni stupendi( anche con la scuola) e di raffinato ristorante sul mare...
Come sempre grazie infinite Adriano...Un bacio super!

Anonimo ha detto...

Ciao Adriano,
anch'io penso che la prima foto ritragga un angolo della stazione ferroviaria, sono tanti gli indizi che lo confermano, a partire dalla forma dell'edicola alla ringhiera che si vede in basso, a destra e sembrerebbe quella che delimita un sottopassaggio.
E' un peccato che sia sparita l'antica fontana, era fatta veramente bene e devo dire che quella attuale, per quanto eretta in regime democratico, non regge il confronto ^_^
Un cordialissimo saluto.

ombreflessuose ha detto...

Sono sempre piacevolmente coinvolta dalla tua memoria che rendi più preziosa con immmagini
che lustrano gli occhi
Grazie, caro Adriano
Buon weekend
Mistral

Arianna ha detto...

Quanti cambiamenti! Peccato per quella fontana, e anche la stazione era più bella nella vecchia architettura...ma vedo che ancora oggi Ventimiglia regala begli scorci! Ciao, Arianna

mr.Hyde ha detto...

Magico e affascinante, come al solito.Quello che mi ha colpito, con la sua atmosfera da belle epoque, è il caffè ligure..Fanatastico.Ho subito pensato pensato ai un quadri di Renoir e la piacevolezza di trovarsi in un mondo pieno di luci: i bar e le balere vicino al mare, certo, qualche decennio prima degli inizi del '900, comunque con la stessa allegria e la stessa illusione.

Pupottina ha detto...

ciao Adriano.
Finalmente sono a casa.
Manco da troppo. Grazie per non avermi dimenticata

Pupottina ha detto...

A Ventimiglia sono stata molti anni fa, ma ne ho un piacevole ricordo ...

Unknown ha detto...

non sono mai stata a Ventimiglia (ahimè) e mi riservo di visitare questa bella cittadina. Istruttivo il confronto: la prima foto è accattivante, mi piacerebbe saperne di più!!!

Enrico zio ha detto...

Nei tuoi post sono interessanti gli accenni storici ed è bello vedere come sono mutati i luoghi nel corso degli anni.
Buona giornata
enrico

Sandra M. ha detto...

Luoghi sempre incantevoli. Certo è che , nel tempo, tanto fascino si è perso...

upupa ha detto...

...come "rifarsi " gli occhi!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Un abbraccio

Fulvia ha detto...

Interessante la comparazione tra presente e passato..le "vecchie" immagini sono bellissime!

Elio ha detto...

I tuoi raffronti con le foto d'epoca sono sempre interessanti. grazie a te ed al tuo amico, fonte di tante belle cartoline di un tempo. A presto.