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lunedì 7 dicembre 2015

Sanremo (IM), Palazzo Borea d'Olmo

Nella via principale di Sanremo, Corso Matteotti, sorge il Palazzo Borea d’Olmo, che prende il nome da una famiglia di origini venete, prima marchesi d’Olmo sotto i Savoia, baroni con Napoleone e duchi durante il regno unito. Ad uno di questi personaggi si ispirò Italo Calvino per il suo “Il Barone Rampante”.
Il Palazzo Borea d’Olmo di Sanremo, benché di origini medievali, costituisce una grande testimonianza di architettura barocca nella Liguria Occidentale. Possiede la facciata di chiaro gusto barocco definita da portali del ’700, quello centrale sormontato da una statua di Madonna dell’artista fiorentino Giovanni Angelo Montorsoli, allievo di Michelangelo, e quello di via Cavour, dove troviamo un Giovanni Battista del medesimo artista. Nell’atrio alla “genovese” dell’architetto Gio Antonio Ricca (1713) è collocato lo stemma della famiglia Borea d’Olmo.
Questo sontuoso edificio fu un poco come la REGGIA INFORMALE della città di Sanremo: qui dato l’altissimo prestigio sociale degli aristocratici proprietari vennero scanditi tutti i momenti più eccezionali della STORIA DI SANREMO. Per commemorare la STORIA DI SANREMO ma anche queste glorie della illustre CASATA una sequela di nobili scrittori di siffatta famiglia registrarono tutti i dati, locali e non, del succedersi degli eventi attraverso ben 7 secoli di storia e tale mole di informazioni utilissime le concentrarono in un’opera di straordinaria importanza documentaria che è appunto il MANOSCRITTO BOREA, che fu trascritto da Guido Orazio Borea d’Olmo per i tipi dell’Istituto internazionale di Studi Liguri nel XV volume (anno 1970) della “Collana Storico-Archeologica della Liguria Occidentale” con il titolo de Il Manoscritto Borea – Cronache di Sanremo e della Liguria Occidentale.

A questo link la digitalizzazione del "Manoscritto Borea"


mercoledì 23 settembre 2015

Pigna (IM), Chiesa di S. Bernardo

La Chiesa di S. Bernardo di Pigna (IM) risulta interessante per gli affreschi che vi dipinse nel 1489 il Canavesio sul tema della "Passione di Gesù" e del "Giudizio Universale". Questo celebre pittore di Pinerolo, dopo avere eseguito i suddetti lavori, risalì da questa Valle del Nervia per scendere nell'attigua Valle del Roia, sino a Fontan, dove nel tempietto di Notre Dame realizzò un altro inquietante "Giudizio Universale", compiuto e inaugurato nel 1492, in contemporanea con la scoperta dell'America, quasi a preannunziare una nuova epoca e la morte di un evo torturato da incredibili angosce.



lunedì 31 agosto 2015

Taggia (IM), ponte medievale

Su Taggia qualche cenno storico a questo link
Mentre in Taggia e la sua podesteria (Pinerolo, 1986) Biagio Boeri scrive: “Il complesso monastico ebbe pure un’altra casa, che era la sede dell’Abate ed è all’incirca l’attuale Villa Eleonora (n.d.r.: posta al termine di levante del ponte in esame), nonché un chiostro, le cui colonne vennero poi usate per la costruzione del convento di San Domenico verso il 1470. Inoltre i Benedettini, oltre alla coltivazione dei terreni, edificarono varie altre opere e di queste certamente: il secondo arco del ponte proseguendo quello romano, per la comodità di accesso ai terreni oltre il torrente, e gli archetti intermedi..."