A Perinaldo vi sono monumenti di grande rilievo artistico e storico.
Come anche la casa natale del grande astronomo Gian Domenico Cassini.
Quello soprastante é uno scorcio del paese, che si allunga ancora in altura a destra per chi guarda, così come può apparire per chi vi arriva dal mare, una volta inoltratosi da Vallecrosia per la valle del torrente Verbone. Dall'altra parte del poggio sono visibili, se non incombono nuvole o foschia, alcune belle cime delle Alpi Marittime, che si affacciano sulla provincia di Imperia, e oltre.
Perinaldo mi pare emblematico di tante vicende che riguardano centri dell'entroterra. Forse é un'impressione molto soggettiva, dovuta a miei repentini ritorni di memoria.
Trame risalenti al Medio Evo sono molto comuni man mano che ci si allontana dal litorale della Riviera dei Fiori. E Perinaldo rientra in pieno in questo schema. Avvicinandosi ai giorni nostri, spiccano nel mio vissuto, anche grazie a cose udite nel tempo da abitanti del posto, cooperazione sociale, intenso commercio di legname ai primi del secolo scorso, suonatori d'antan, antifascismo, notevole emigrazione nella vicina Francia (con persone che non vollero perdere la cittadinanza nel borgo, cui tornavano puntualmente per le elezioni e al culmine dell'estate, quando rendevano caratteristiche le conversazioni all'ombra dei platani o assistendo alle sagre popolari), squisito olio d'oliva, altre leccornie, cui si aggiunge oggi l'attenzione prestata a un particolare tipo di carciofo, la coltivazione dei fiori, specie, anni fa, gran belle rose. E tanto altro ancora, tra cui un soggiorno di Napoleone.
Tante storie da raccontare, allora. Meglio selezionare, se l'ispirazione assiste, e renderne, in prosieguo, conto, una alla volta.
Bella la foto che hai messo, c è solo che qualcosa non va bene, sull'immagine forse è il mio PC
RispondiEliminaoppure dovrai impostare qualcosa.
Ciao e buona giornata caro Adriano.
Tomaso
Anch'io oggi ho dedicato il mio post a un posto :-)
RispondiEliminaLe foto che hai condiviso lo testimoniano. Bravissimo Adriano,hai sempre risorse spettacolari
RispondiEliminaUn'altra meta per un viaggio. Preparati che forse ti chiederò di farci da guida..
RispondiEliminaChiedo scusa per tanti inconvenienti tecnici in cui sono incorso durante la stesura e la pubblicazione, a stralci, di questo post.
RispondiEliminaSono borghi che hanno un fascino particolare e duraturo
RispondiEliminaottimo come sempre!
RispondiEliminaMi affascinano tutti i portali e portoni...i particolari, in genere.
RispondiEliminaL'architrave del primo rimanda suggestioni notevoli.
Racconta!
Beh...un'altra sorpresa! ma Adriano, una cosina sulle rose? sai, ho una certa curiosità!
RispondiEliminaSapevo già che da quelle parti l'olio d'oliva è il migliore d'Italia ma io direi del mondo, così come pure per le rose. Mi era totalmente sconosciuto il particolare tipo di cvarciofo.
RispondiEliminaCiao Adriano complimenti per le tre bellissime foto che io vedo benissimo,
RispondiEliminaed anche questa sera ho conosciuto un stupendo angolo che non conoscevo,
Grande Adriano ! E io che pensavo che la Liguria fosse soprattutto mare.Sto scoprendo cose interessantissime!
RispondiEliminaSo che l'entroterra ligure è ricchissimo di bellissimi borghi storici. Mi vergogno ma Perinaldo non l'avevo mai sentito nominare.
RispondiEliminaSi vede che sono diventato rosso dalla vergogna?
Ciao buona giornata
enrico
I piccoli borghi nascondano sempre grandi bellezze.
RispondiEliminaSanno di buono e di antico questi piccoli borghi.
RispondiEliminaUn abbraccio e buona giornata.
Vado spesso lassù a Perinaldo perché ho degli amici, alcuni anche col mio cognome ma non siamo parenti. E qualche volta vado all'osservatorio a vedere gli astri.
RispondiEliminaogni luogo ha qualcosa da scoprire, da conoscere, una storia da raccontare. a volte parlano da sole le immagini, in altre è bellissimo conoscere la tua opinione ^____^
RispondiEliminaRacconta, racconta...
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