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sabato 12 maggio 2012

Leggendo per caso del Risorgimento ...


Vado via dalla provincia per qualche giorno e trovo anche il tempo di leggere in prestito un libro sul Risorgimento che, oltre che alla storia, mi riporta in alcuni passi ad un'altra passione, quella per i miei luoghi. Anche se, credo, il senso del tempo che é passato si afferra comunque ovunque, se non si va con troppa fretta.

Nell'inquadratura di cui sopra si potrà notare la statua dedicata alla madre dei patrioti fratelli Ruffini, posta in Taggia (IM).

Risulta pressoché d'angolo rispetto all'Oratorio dei Santi Sebastiano e Fabiano per la Confraternita I Bianchi. Ma sul capoluogo della Valle Argentina compio in questa occasione solo questa digressione. Già ce ne sarebbero tante da effettuare, evocate dalla trama che qui mi si é profilata.

Torno brevemente a quella donna, dei Curlo di Taggia, appunto. Eleonora nell'incisione del monumento. Lenora nel nome, penso aulico, riportato nell'opera che mi ha fornito il presente spunto. Forse avevo dimenticato, forse non conoscevo l'episodio, ma accompagnò - dopo la scoperta dei moti, repressi spietatamente sul nascere, della Giovine Italia nel 1833, a causa della quale morì suicida, come più comunente si ritiene, senza tradire i sodali nel carcere di Palazzo Ducale a Genova il figlio Jacopo - a Marsiglia da Mazzini l'altro, Agostino. 
Già influente sul grande patriota, ne accettò l'invito a rientrare nel Regno di Sardegna. Morì a Taggia, come poi accadrà al figlio Giovanni, già arrestato con il fratello Jacopo, ma avventurosamente salvatosi. Giovanni Ruffini ripercorse nel romanzo "Lorenzo Benoni" molti momenti topici, anche autobiografici, di quegli anni tormentati e densi di pericoli. Fece soprattutto conoscere agli inglesi - determinandone un flusso turistico d'elite - il Ponente Ligure con "Il dottor Antonio", pubblicato nel 1855. Per saperne di più su tutti questi ultimi aspetti, si potrebbe anche vedere qui su Cultura Barocca.

Sempre dal libro di cui all'inizio apprendo che la fuga - similare per molti versi a quella di Giovanni Ruffini - nel già citato torno di tempo da Genova del giovane Garibaldi, infiltrato come recluta nella Marina Sarda per ordine di Mazzini, avvenne via terra dapprima verso la natia Nizza. L'espatrio definitivo verso la salvezza in Francia gli fu agevolata dalla perfetta conoscenza delle colline su cui da ragazzo seguiva uno zio bracconiere a caccia di beccacce. E mi piace immaginare, allora, che l'altura qui ritratta, abbastanza vicina al porto locale, sia stata anch'essa teatro di quelle escursioni.

Ma almeno un'altra personale sorpresa da quella lettura voglio ancora mettere in evidenza. L'onegliese G. B. Cuneo - della cui biografia si può trovare traccia su Cultura Barocca -, difensore anch'egli delle - presunte - cause dei popoli del Sud America, ma soprattutto l'uomo che fu determinante per la piena adesione alla causa patriottica da parte di Garibaldi, con cui rimase sempre in contatto, conobbe il futuro Eroe dei Due Mondi sul ... Mar Nero. Tra uomini di mare, quali erano in una prima fase, poteva ben capitare! Ma il titolo di Santone lo ebbe solo il Cuneo.


24 commenti:

  1. A volte le sorprese arrivano quando meno te lo aspetti
    Adriano i tuoi racconti sono sempre interessanti, buona serata

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  2. Immaginazione fervida, Adriano.

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  3. Ti leggo sempre con gran piacere perchè i tuoi racconti mi fanno immaginare tempi e luoghi differenti e conosco sempre di più un po' di storia d' Italia.

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  4. pensa quante riflessioni e spunti interessanti sono venuti fuori da un busto, dedicato alla coraggiosa Leonora!

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  5. Una donna ispira...ci sono stati uomini e donne coraggiosi, ma alcuni restano nella storia. Bello leggerti.

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  6. Caro Adriano, mi inviti a nozze, in assoluto venendo in internet, il mio piacere è dato da i racconti, le storie, gli aneddoti, paralleli alla storia ufficiale.
    E ti ammiro e fai bene a rivolgere le tue letture a libri interessanti e a classici.
    Grazie per questo tuo post, e alla curiosità che ne è derivata.
    Una buona domenica

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  7. Sai come la penso sul nizzardo, mentre apprezzo e non poco quando metti in evidenza le "Figure Minori" del nostro Risorgimento ;-))

    Buon resto di domenica Adriano

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  8. Ne è costata di fatica e sacrificio di vite questa Italia. E' buona cosa ricordare attraverso i luoghi, anche per chi non sa. Non nacque come un fungo o solo per desiderio di potenti regnanti; ci fu l'anima di un popolo e la bellezza di una lingua.

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  9. Ciao Adriano, un post troppo interessante, a volte alcuni personaggi sembrano essere stati messi in ombra, ma la storia insegna...

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  10. Ci sono figure di donne, ad esempio quella dela madre dei fratelli Ruffini, di cui mai ne avevo sentito parlare causa la mia ignoranza.
    Ma fortunatamente ci sono veri e propri"professori di storia" come te - lasciamelo dire caro Adriano - che pongono rimedio alla mia scarsa conoscenza di molti fatti.

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  11. Sei riuscito ad arricchire una breve vacanza con una ricerca storica. La tua sete di sapere è incredibile.
    Bel post complimenti ciao buona giornata.
    enrico

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  12. ... interessanti le tue riflessioni che, tra l'altro, ci ricordano quanto è "costato" fare l'Italia. Oggi, da come vanno le cose, pare non se lo ricordi nessuno. Ma c'è una tua affermazione che mi ha colpito in particolar modo e che dice "...il senso del tempo che é passato si afferra comunque ovunque, se non si va con troppa fretta...". Ecco, è talmente vera, da far riflettere sulla "vita moderna"!

    Ciao Adriano, buona giornata a te.

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  13. Mi piace molto questo post, oltre per il fatto che racconti cose a noi sconosciute di una terra molto bella, anche perchè parli dell'unità d'Italia e del Risorgimento come una tappa obbligata della storia.
    E forse proprio così è: non dimentichiamo che la storia chiamò i nostri fratelli per unire l'Italia e mai viceversa.
    Lorenzo

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  14. Sempre piacevole tuffarsi nella storia narrata da te con tanta passione.

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  15. La tua passione per la storia e per i luoghi è così forte che riesci a trasmetterla ai tuoi lettori in tutta la sua ricchezza.

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  16. "il senso del tempo che é passato si afferra comunque ovunque, se non si va con troppa fretta." Oltre alla storia ed ai personaggi risorgimentali che hai narrato e ricordato, mi piace sottolineare questa tua frase molto significativa.
    Il senso del tempo non si può cogliere lasciandoselo sfuggire!!

    Un post denso di storia e saggezza.

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  17. ciao grazie per questa storia, non la conoscevo, interessante, gli spunti storici li possiamo trovare dappertutto,basta guardarsi intorno, importanti o meno ma sempre affascinanti, ciao a presto rosa buona giornata.))

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  18. Quoto Tina.

    Buona serata

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  19. Mi interessano molto le tue pagine di storia,ben documentate,anche nelle immagini,e che propongono fatti poco noti ma assolutamente degni di essere conosciuti.
    Un contributo alla cultura e alla conoscenza.

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  20. Ciao Adriano, anche questo tuo articolo mi e' piaciuto davvero molto. Oltre ad essere interessante, ricorda chi si e' sacrificato per l'Italia, e' le tue citazioni rendono i ricordi piu' vividi.
    Grazie :-)

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  21. La bella chiesa da te immortalata ha una gemellina dalle mie parti. E' il Santuario di Saronno. Se ci passi, merita una visita.Ci sono affreschi notevoli.Ciao.

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  22. non si finisce mai di imparare e gli spunti di riflessione per approfondire un tema, un argomento, sono sempre innumerevoli.
    stupende le foto che hai scelto di inserire!!!
    buon proseguimento

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  23. Tra uomini di mare nono ci si offende ...

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