Non credo, visto che é riportata sulla copertina, che sia necessario trascriva la data di questo "Albo dell'Intrepido".
Il medesimo nella quarta riporta esempi di comicità dell'epoca. Di "Pedrito El Drito" ho trovato qualche tempo fa una sorta di antologia in ristampa anastatica. "Arturo e Zoe" comparivano negli anni '50 anche su "Il Monello". Forse - ma la mia memoria in merito difetta - queste vignette, ed altre dello stesso tenore - penso a "Tarzanetto" - si alternavano anche sul fumetto gemello più famoso, "intrepido", cui altre volte ho fatto cenno.
Riporto a titolo di esempio qualche illustrazione di un'avventura nei Caraibi, comparsa nel numero del 14 aprile 1953 del periodico in questione.
Ho parlato più volte di fumetti, sostanzialmente di quel periodo, che coincide con la mia infanzia. Specie di "intrepido", come ricordavo prima. Mi arrivano in proposito ancora commenti, a volte via email. L'argomento, dunque, interessa. Personalmente, mi capita di riscontrarlo anche in conversazioni con amici e conoscenti.
Da ultimo, come possono attestare le immagini da me selezionate in "Albo dell'Intrepido" del 9 luglio 1963, la rivista, arricchendosi oltrettutto - al pari di "intrepido" e "Il Monello" - di altre rubriche, aveva abbandonato il criterio dell'avventura, iniziata e conclusa nel singolo numero. Giova anche ricordare che l'uso del colore era l'eccezione e non la regola.
Anche l'"Albo dell'Intrepido" faceva parte di quella schiera di fumetti anni '50, che rimandano alla storia del costume, per via dei contenuti interessanti e spesso di rilievo informativo, nonché dei bei disegni, ma anche perché per tante famiglie rappresentavano un costo non sostenibile, per altre fattori diseducativi. Ne conseguiva, del resto, la diffusa pratica di prestiti e scambi, tutti aspetti, insieme ad altri, che talora tornano alla memoria di chi ha vissuto quei periodi.
Le immagini sopra pubblicate derivano dalla collezione dell'amico Bruno Calatroni di Vallecrosia (IM).
Che bel post!.. l'Intrepido e il Monello li ricordo benissimo..Un mio zio ne aveva una nutrita raccolta.
RispondiEliminacaro Adriano hai risvegliato in me quella mania di correre per prendere il nuovo intrepido! erano altri tempi cara amico un abbraccio.
RispondiEliminaTomaso
Anch'io li ho scambiati. Ero una delle poche " femmine" , come si diceva allora a scuola, che li leggeva e mi ha procurato una delle più grandi amicizie della mia adolescenza. Ricordali con te mi fa un grande piacere.
RispondiElimina^____________^
RispondiEliminaquesto è un cult, un fumetto che ha segnato la storia del fumetto.
dovrebbero ripubblicarli
coi fumetti non si sbaglia mai: in un momento ci portano altrove, nello spazio e nel tempo....
RispondiEliminache bel salto nel passato
RispondiEliminaMi sento mancante di un pezzo di vita, purtroppo non ho mai letto un fumetto, neanche emulando mio fratello,che comprava classici di avventure e fantasia,e crescendo leggevo i suoi libri.
RispondiEliminapeccato un altro treno su cui non sono salita.
Un sorriso
Grande storia dei fumetti.
RispondiEliminaA mio papà piaceva il mitico Tex
RispondiEliminaCiao Adriano e a presto con altri ricordi....
Ma dove sarà finito il mio primo commento?
RispondiEliminaCerco di riscriverlo.
Da metà degli anni trenta fiorirono tanti "fumetti", oltre che Intrepido anche Mandrake, se non sbaglio Ciro e Franco ecc, però io non ero granché appassionato.
bellissimo questo post, mi ha ricordato un libro che ho letto di umberto eco la misteriosa fiamma della regina Loana, dove si parla molto anche di vecchi fumetti
RispondiEliminaaA 11 - 12 anni l'Intrepido mi ha fatto sognare.
RispondiEliminaMi pare di averti scritto che sono arrivata in prima elementare sapendo leggere e scrivere...avevo imparato da questi fumetti che a periodi alterni illustri, mio fratello ha una raccolta che parte dagli anni 50 e su, su a salire, potrei elencare le striscie di Hondo, Capitan Miki, il Grande Black...Tex Willer...
RispondiEliminaNotte buona Adriano ;-))
Tra le mie mani, giravano a volte quelli di seconda mano. Ero tra coloro, tuttavia, a cui i fumetti erano raccontati come diseducativi e, pertanto, non visti di buon occhio in casa. Guarda tu che invece, oggi e da adulti, ci ritroviamo a rivalutarne il valore ed i loro contenuti.
RispondiEliminaCiao Adriano e buon fine settimana.
Caro Adriano, forse te lo avevo detto: l'intrepido ha accompagnato la mia infanzia, mettevo i soldi da parte per comprarlo, una delizia la lettura! a tua descrizione mi rapisce, tornerò a rileggerla!!
RispondiEliminaUn abbraccio e..ci vediamo al mare.
quanti ricordi! Da te si diventa quasi ...dico quasi...giovani :-)
RispondiEliminaciaooo
accidenti come li bramavo, ma hai ragione in casa mia erano diseducativi!
RispondiEliminaSei magggico Adriano ... ne sento il profumo di quelle pagine.
RispondiEliminaLeggo le strisce del 9 luglio 1963...sono nata due giorni dopo!
RispondiEliminaUn bel salto indietro nel tempo che per noi che non c'eravamo è fame di cultura.
RispondiEliminaPaolo
Ho già avuto modo di dirti che l'Intrepido era uno dei miei album preferiti, ma ora aggiungerei anche Il Monello. Nel 52 avevo 10 anni e tu mi fai ritornare giovane. Quante avventure con Pedrito, Arturo e Zoe, ecc. ecc. Grazie Adriano per questi post su fumetti che, forse, ancora oggi potrebbero interessare i giovanissimi. Un caro saluto.
RispondiEliminaDovrei chiamare mio zio a leggere
RispondiEliminaquesto post, lui come altri della sua generazione conserva gelosamente gli albi dell'Intrepido, Monello, Capitan Miki, Il grande Blak, il Piccolo Sceriffo etcc...
Io di tanto in tanto m'affaccio nella sua cantina e rimango affascinata
Grazie Adriano, sei prezioso...
Baci
Mistral
Buongiorno Adriano, ho ammirato le tue foto in fb ....splendide! Buona giornata!
RispondiEliminaSono tornata a rileggere il tuo bel post..un abbraccio Adriano.
RispondiEliminaChi ricorda FIOR DI LUNA? Era un fumetto dell'Intrepido o de Il Monello?
RispondiEliminaPenso su IL MONELLO...
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