Con la sequenza di fotografie che qui si possono vedere cerco di dare un'idea approssimativa dell'ubicazione, a partire dalle spalle di e da Bordighera per proseguire a semicerchio verso l'Alta Val Nervia, della maggior parte del "sistema" di acque e boschi (i luci) sacri, che in genere i Romani, dopo la loro conquista, cercarono di ascrivere al loro sincretismo religioso.
L'immagine soprastante abbraccia virtualmente la maggior parte di una pineta che ancora sussisteva verso il termine del Medio Evo. Ed anche in questo punto c'erano acque sacre, come un po' lungo tutto il citato tragitto. Una mappa portava ancora di recente l'indicazione di Regione Luco per una porzione di territorio qui sopra seminascosta dall'ulivo.
Qui sopra, più da vicino l'aspetto attuale di gran parte della Regione Luco.
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Vallecrosia |
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Foce del torrente Nervia |
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Camporosso |
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Dolceacqua |
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Isolabona |
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Castelvittorio e la zona di Lago Pigo |
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Il Toraggio |
Ci sono, anche, per così dire, deviazioni dal percorso, che forse é più a forma di semisfera: ma per maggiori specifiche potrei sempre tornare sull'argomento. Lascio infine completare il tragitto con uno sguardo all'orizzonte montuoso, percorso lungo il quale ci furono altre piante ed altre acque venerate, fornendo qui un link ad un aspetto della complessa tematica, suscettibile, ripeto, di analisi più dettagliate, soprattutto in ordine al passaggio dal paganesimo al cristianesimo.
All'inizio, più o meno, del percorso da me tratteggiato, un po' prima di svoltare lungo il torrente Nervia, si situa l'antica Chiesa di San Rocco a Vallecrosia, che si ritiene sorga sul luogo topico per eccellenza dell'antichissimo culto, successivamente dedicato ad un tempietto di Apollo.
Ed infatti si é conservata, posizionata all'interno, una stele dedicata a questo dio.
Va da sé che i collegamenti che ho indicato sono tali solo per chi volesse saperne di più, mentre, in effetti, cercavo di comunicare l'emozione per vicende storiche che in gran parte ho scoperto solo di recente.
Bella carrellata di foto non resta altro che visitare quei bellissimi posti.
RispondiEliminaBuona serata caro Adriano.
Tomaso
Tutto ciò che riguarda gli alberi mi affascina, così non mi resta che ringraziarti.
RispondiEliminaCristiana
Certo, è emozionante scoprire i luoghi di antichi culti. Si comincia a sognare, a immaginare, a immedesimarsi in tempi e tradizioni ancora vive, in parte sovrastate da messaggi e culti di tempi moderni, ma sempre vive, finché ne resta traccia sulla terra o nella memoria.
RispondiEliminaPrendo qualche appunto e spero di passare da quelle parti.
RispondiEliminaciao
Bel reportage Adriano come sempre...e le foto con le nuvole...beh mi piacciono un sacco!
RispondiEliminaE che ti sei tenuto solo verso il mare, ché nell'interno di luoghi religiosi per culti precristiani ce ne sono qua e là, su alture a valloni.
RispondiEliminaLuoghi che hanno una storia antica, ma sono colpito, oltre alla tua dettagliata descrizione, dalle "acque", dal rispetto per questo elemento naturale e sacro, di vita.
RispondiEliminaGrazie Adriano, sei un vero maestro. Con simpatia, un caro saluto.
Sei una miniera di notizie interessanti e di belle testimonianze fotografiche.
RispondiEliminaBello questo post di boschi e di acque, di sacro e di mistero. Spero che molto ancora sia sopravvissuto. Grazie
RispondiEliminaE ci sei anche riuscito a comunicare l'emozione!
RispondiEliminaBelle anche le immagini, credo che prima o poi un giro da quelle parti sia assolutamente d'obbligo!
Una serata buona Adriano ;-)
Namastè
Meravigliosa la nostra Liguria! Certo che nemmeno il tempio di Apollo vi siete fatti mancare!
RispondiEliminaIo comunque vanto un canale preferenziale per l'archeologia nei tuoi domini, lo sai!
Quoto Alberto, più si va all'interno più si scopre quanta storia hanno questi luoghi da raccontare.
RispondiEliminaRoberta.
Come sempre ci regali una lezione di storia e paesaggi meravigliosi
RispondiEliminasalve, alcune foto potrebbero essere sinopie per i paesaggi ponentini di ennio morlotti (ulivi a bordighera, cactus...)
RispondiEliminaun saluto
Meraviglia!!!
RispondiEliminaCiao, Adriano, amo molto queste cose, in tutta Italia, ma in questo caso un pochino di più, perché anche se vivo a Erba ( Co ), sono spezzino.
RispondiEliminaBello tutto, foto e didascalie. Tutto emozionante e poetico. Si percepisce l' atmosfera storica che vi è dietro.
Insieme ai miei ringraziamenti, tanta stima e cordialità.
Mi fai venire voglia di andare a vedere di persona.
RispondiEliminaGrazie per le informazioni e le bellissime foto.
I boschi hanno la stessa magia del mare. Nascondono sempre qualcosa di prezioso.
RispondiEliminaDifficile trovare una così vasta documentazione su un centro. Cultura barocca è davvero prodiga di informazioni su ogni aspetto del paesaggio e della città. L'unico rischio è quello di perdersi. Preferisco, così,per il momento, lasciarmi guidare da te e dalle tue emozioni nella scoperta del tuo territorio. Un bacio
RispondiElimina... e, in effetti, non ci si può che emozionare a leggere questi tuoi "resoconti" sulla zone degli antichi boschi sacri!!!
RispondiEliminaCiao Adriano! Mi mancavano un po queste interessanti letture. Non che non abbia da leggere ma considerato il tempo sempre più tiranno, spesso tutto si limita ad un quotidiano... ed un pacchetto di fazzoletti per asciugare le lacrime che arrivano copiose quando si leggono certe pagine di politica!
Certo, alcune emozioni sono peraltro violente! Come quella provata nello scoprire una foto, mentre smanettavo tra i tuoi link, che riproduce la Torre de la Braya... scoprire "come" l'hanno "riadattata" e, soprattutto, cosa ci hanno messo davanti!! Un enorme viadotto che poco ha da spartire con le antiche torri "antiturchesche" che in quella zona esistevano!
Va beh... questo è il progresso! Proseguo nel curiosare tra i tuoi link e ti auguro buona serata!
Rimango affascinata sempre, quando leggo di boschi, acqua, sacro.
RispondiEliminaE tu, Adriano, stai compiendo ricerche favolose.
Ciao,
Lara
Molto interessante.Saluti a presto
RispondiEliminaSempre interessante, tuttavia mi fa pensare a come in Italia, a differenza di tanti altri stati europei, si vedano costruzioni ovunque
RispondiEliminauna bella passeggiata naturalistica e culturale,corredata da foto altrettanto belle ,ciao Adriano,buon pomeriggio
RispondiEliminaciao Adriano
RispondiEliminaresto meravigliata ed incantata perché da te scopro di non conoscere tanti luoghi che andrebbero visitati e scoperti ^____^
anche le foto delle nuvole sono un incanto
ti auguro buon fine settimana
Tema affascinante quello qui trattato, e non mi stupisco se ci fu un periodo in cui questi boschi vennero chiamati "boschi sacri".
RispondiEliminaIl passaggio dal paganesimo al cristianesimo è stato sottilissimo, oserei dire "variopinto", i vescovi si sono sbizzarriti parecchio nel cercare di cristianizzare feste in origine squisitamente pagane.
(P.S. sono alla pagina 150 di Imprimatur, non è per niente male!!! Mi ricorda un poco Il nome della Rosa, con la suddivisione in giornate)
a presto!!
Ma che bella!!!
RispondiEliminaE di certo ci sei riuscito benissimo a comunicare
RispondiEliminal'emozione sia con le foto - che invidia ho, ma come fai? - sia con le tue dettagliate descrizioni.
..in questi posti perderei la cognizione del tempo, ma mi è già successo altrove..un incanto. Un cordiale saluto .
RispondiEliminaSono venuta a rilassarmi da te, Adriano!
RispondiEliminaMi stò rendendo conto ke,anno dopo anno, i nostri bei boski s'impoveriscono sempre +, sia di animali selvatici, ke di vegetazione, ke di buoni funghi, così ricercati, quanto oramai tristemente rari & quindi ahimè cari, di conseguenza... e pensare ke basterebbe rivolgerci a loro con maggior rispetto & con la deferenza a loro dovuta, ke però oggi manca alla maggioranza dei visitatori delle nostre zone verdi, eppur tanto preziose !!!
RispondiEliminaP.S. = Scusa, ma non mi accettava il commento, se non come Anonimo... boh !
RispondiEliminaCiao carissimo amico, a presto spero !
FioreSanRemo
ciao Adriano mi piacciono le tue foto
RispondiEliminabuona giornata Michele pianetatempolibero