Oggi Piazza d'Armi di Camporosso, Camporosso Mare per la precisione, risulta occupata, a farla breve, da strade, case e da un bel giardino pubblico.
Il nome con cui é stata lungamente conosciuta l'area in questione riporta agli anni prima dell'ultima guerra ed alla finitima Vallecrosia, proprio lì affacciata come confine occidentale, Vallecrosia dove erano collocate molte caserme: ma questo é un lato della questione che porterebbe lontano, comunque, alla necessità di approfondimenti.
Per circa vent'anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, invece, quello spiazzo é stato occupato da quello che a lungo (quello di Bordighera sul Capo credo non fosse a caso destinato ai tornei giovanili) fu l'unico campo di calcio regolamentare della zona di confine.
Non sono poi in tanti, tra le persone che frequento, a ricordarsi di tutto questo: eppure qualche fotografia gira ancora, soprattutto su Facebook.
Tra il detto ed il vissuto - da bambino e da adolescente abitavo abbastanza vicino - emergono tanti ricordi di fatti curiosi, dai quali vado ad estrapolare un episodio che mi é stato raccontato da poco.
Alla svolta anni '60 guardava - in tribuna, mi viene da supporre - una partita in casa della Ventimigliese un signore ormai anziano, alto, robusto e dalla voce tonante, che ben avevo conosciuto per amicizie di famiglia. Gli si avvicinò un autista in livrea che gli disse che il suo titolare, assiso in autovettura, avrebbe desiderato parlargli: al che l'omone rispose che prima avrebbe guardato finire la gara. Fu grande il suo stupore di ritrovare infine ad attenderlo pazientemente l'ufficiale, al quale aveva salvato la vita durante la Grande Guerra, ancor di più nel riscontrare che era ormai un famoso magnate italiano dell'industria. La vicenda proseguì con aspetti qui ininfluenti, credo.
Non ho chiesto al mio interlocutore, genero di quella persona, come fosse stato possibile quell'avvistamento a distanza, ma me lo sono immaginato, come in parte ho ricostruito nella mia stesura, alla quale devo aggiungere il particolare di un muro basso, solo sormontato da un'alta rete per trattenere le pallonate.
E fuori dal foot-ball ne ha viste tante altre cose la vecchia Piazza d'Armi, luogo destinato ai circhi - ce n'erano ancora tanti in quegli anni e non arrivavano solo d'estate - e, sotto Natale, ai Luna Park. Tanto é vero che chi come me di tanto in tanto andava in settimana a scorazzare su quel brullo terreno, spesso lasciato incustodito dalla società, ne vedeva le pessime conseguenze. Insomma, da quelle parti tirava aria di pionierismo di ritorno, anche perché la Ventimigliese anteguerra aveva un bel campo negli attuali Giardini Pubblici della città di confine ...
Mi sembra di avertelo scritto altre volte, Adriano: ma da questi scorci, di luoghi, di ricordi, di volti, potrebbe venir fuori un godibilissimo, utile librettino (e non è dispregiativo il termine"librettino"...)
RispondiEliminaCiao.
Milvia
Che goduria: l'autista in livrea e il signore in macchina che aspettano la fine della partita.
RispondiEliminaciao buona estate
Sembrano bozzetti alla Paolo Conte ...Adriano Paolo Conte del blog.
RispondiEliminaMi associo ad Alligatore..... Bellissimo accostamento. giuro io non ci avrei pensato.
RispondiEliminaBuona serata
Ha ragione Milvia: hai mai pensato di proporli in un libro i tuoi ricordi?
RispondiEliminaA presto
Anche io la penso come Milva.
RispondiEliminaHai un modo così piacevole di raccontare che ammalia.
Felice fine settimana
Dai tuoi scritti, deduco che hai anche una buona memoria storica, per cui mi associo pure io a quanto hanno espresso Zicin (che conosco) e gli altri blogger, sulla possibilità che avresti di redigere un bel diario!
RispondiEliminaBuona serata, con un caro saluto.
Mi associo anch'io al tuo libro di prossima pubblicazione...
RispondiEliminaA volte si leggono pagine scritte veramente male...pensaciiii Adriano..concordo con le nostre amiche. ciaoooo
RispondiEliminaStai facendo proprio una bella cosa per il tuo territorio, sei bravissimo!
RispondiEliminaSara
Mi associo ad Alligatore, adoro Paolo Conte, tira le somme ;-))
RispondiEliminaAccipicchia...ti ho lasciato il commento con l'altro blog! ma sono sempre io!
RispondiEliminaSara
WWOOWW!! leggerti è un piacere ....si si dai pubblica un libro....concordo con Carla !! :)
RispondiEliminaBaciotti by Pixia!! :)
Ci sono molti motivi per leggere questo blog Adriano, uno di questi è come racconti della tua terra: la vivi in modo quotidiano, sia nei ricordi che nel presente.
RispondiEliminaSo che non c'entra molto con questo tuo post ma, lavorando in Liguria ormai da Febbraio, inizio sentire la mancanza del mare. Si, perchè io vivo ancora in Alessandria.
Qualche giorno fa ero dalle parti di Levanto, l'aria sapeva di salino, quel particolare profumo di mare che mi inebriava, l'ho chiamato il respiro del mare. Ed incomincio a capire voi, gente di mare, che basta qualche giorno lontano dalla vostra terra per sentirne la mancanza, la nostalgia dell'immenso blu, come la chiamo io.
Ecco perchè ti leggo sempre:)
Lorenzo
Conosco poco la Vallecrosia!Le tue foto ed i tuoi racconti sono molto belli e,come sempre,molto documentati.
RispondiEliminaAiutano moltissimo ad una visione storica ed
artistica,non banalmente balneare,della tua provincia.
Grazie per questa nuova perla .Serena domenica a presto
RispondiEliminasi decisamente una bella perla un racconto di vita e d'amore che aiuta la memoria storica di un luogo che non deve essere mia dimenticata
RispondiEliminaCiao Adriano!!
RispondiEliminaC'è un pensiero per te a questo link:
http://pixia61-cadeauxdamis.blogspot.com/2011/07/una-cartolina-per-voi.html
Baciotti by Pixia!! :)
Indubbiamente il libro andrebbe a ruba. Giustamente.
RispondiEliminaBuon Agosto
(grazie)
Paolo
Ringrazio tutti, ma per il libro, sarà la mia pigrizia congenita, penso si dovrà aspettare. E se qui sul blog, dopo Paolo Conte, facessi un po' anche di De Gregori? Magari quello de "Il bandito e il campione"? Qualche spunto locale ci sarebbe, ma il mio in sostanza é un modo irrituale di rispondere e ringraziare ancora una volta ...
RispondiEliminaSarebbe davvero una buona idea raccogliere in un libro, tutti questi pensieri e momenti di vita vissuta.
RispondiEliminaVentimigliese Camporosso somiglia molto al Borgorosso di Sordi ...
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