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Da greatestbattles.iblogger.org |
Nel Sultanato di Delhi nel 1450: Rustam uccide con la sua lancia l'eroe turaniano Alkus.
Da tempo, invero, desideravo pubblicare riproduzioni di iconografie originali di qualche secolo fa, pertinenti scene di vita quotidiana delle classi alte ed autori del sub-continente indiano. Una recente lettura, di cui darò breve conto più avanti, mi ha riportato con prepotenza la memoria ai misfatti coloniali compiuti dagli europei anche laggiù. La ricerca di immagini mi ha alquanto e di nuovo deviato l'attenzione, perché ne ho rinvenute di veramente notevoli per illustrare, almeno per sommi capi, momenti storici, soprattutto dell'India dei Moghul.
La morte del Sultano Hindu, Bahadur, che doveva incontrarsi con il governatore lusitano su di una nave, davanti a Diu nel 1603: i Portoghesi dissero che era caduto fuori bordo, gli accompagnatori del principe sostennero, invece, che era stato spinto.
Da Wikimedia |
I Moghul (o Mogol) erano già arrivati da tempo in India. Precisamente nel 1526. Babur, qui ritratto da un artista della sua gente, fu il sovrano della conquista, destinata, prima di spegnersi, tra alterne vicende ad allargarsi. Il primo Gran Moghul, appunto.
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Da greatestbattles.iblogger.org |
Ma ecco Akbar, forse il più famoso di quegli imperatori: Adham Khan gli rende omaggio a Sarangpur nel 1561.
Da Wikimedia |
Nel 1636 il Principe Khurram di ritorno dal Deccan si presenta a Jahangir.
Da Wikimedia |
Nel 1656 gli Olandesi videro questa ambasceria del Moghul a Pechino.
Di Nadir, scià persiano, al sacco di Delhi nel 1739, esiste una bella immagine, purtroppo, non più reperibile sul Web. Anche i vicini, non solo gli europei, infierivano sull'India in quel periodo.
Da Wikimedia |
Con la battaglia di Pondichéry (Pondicherry in inglese), del 1761, durante la guerra dei Sette Anni, gli inglesi, se ricordo bene, estromettendo i francesi, sconfitti, iniziarono ad assumere il dominio completo dell'India. Con grande crudeltà, come da triste consuetudine.
Il romanzo cui accennavo in premessa, "Mare di papaveri", prende le mosse settant'anni dopo, quando l'Inghilterra sta ormai preparando la guerra dell'oppio contro la Cina. Un aspetto terribile, in cui non mi ero mai imbattuto, é che questa droga veniva preparata nel e vicino al Bengala - di salgariana memoria per molti italiani - con popolazioni in pratica schiavizzate in questa filiera, se così si può definire, produttiva. L'autore é Amitav Ghosh, del quale vado, per esigenze di sintesi, anche rispetto a tante lodevoli critiche, a riportare una sola frase: "Credo che un romanzo dovrebbe sempre avere una certa dose di rumore di fondo, che può non essere immediatemente comprensibile ma serve ad altri scopi". Sì, perché questo romanziere nato a Calcutta usa l'inglese, ma in bocca ai suoi personaggi lo fa spesso contaminare in modo plastico ora da uno ora dall'altro degli idiomi locali. Potrei mettere in evidenza altro ancora, ma mi fermo sottolineando, tuttavia, che mi pare che Ghosh, pur all'interno di un inquadramento storico e di cifre culturali specifici, conosca bene anche i canoni occidentali dell'avventura.
Curiosa coincidenza, tu nomini Akbar e nel post che ho ripubblicato oggi, io nomino Aktabar, ma il mio era un personaggio di fantascienza.
RispondiEliminaCiao
Sempre la ormai proverbiale abilità, anche qui. Devo anche dire che sei da un po' anche più bravo con immagini meravigliose e spiegazioni approfondite, chiare e della lunghezza giusta.
RispondiEliminaE' come sfogliare un bel volume in biblioteca lasciandosi affascinare da parole e colori....
Si caro Adriano la penso proprio come dice Sandra, ogni qualvolta che fai un post sembra di sfogliare un volume in biblioteca
RispondiEliminaBuona serata amico.
Tomaso
Buonasera Adriano,
RispondiEliminacurioso e, non da meno, pieno di insegnamenti questo post, che mostra una serie di eventi e fatti di storia concatenati tra loro, di cui tu sei l'ottimo fattore comunicante! Le iconografie sono bellissime e l'india, ancora poco conosciuta, mostra davvero dei lati di sè impressionanti, per non dire incantevoli, fonte di Saggezza e meditazione. Inutile dire quanto io stimi il lavoro che fai e che oggi, ancora una volta, hai saputo comunicare con semplicità e ponderazione. Felice settimana, buona serata!
Ps: sinceri complimenti!
Bravo Adriano! Bel post, interessante e ben illustrato.
RispondiEliminaBuon proseguimento
enrico
una bella, e interessante, passeggiata nel tempo
RispondiEliminasaluti
Ci hai portato in un mondo lontano, quasi da favola,
RispondiEliminaciao Adriano e buona serata
ma quante storie sai, Adriano!, e quante ce ne lasci immaginare
RispondiEliminaun saluto dall'altra parte del mondo
Meraviglioso post. Ciao :-)
RispondiEliminal'india è un paese che mi ha sempre affascinato,con la sua filosofia, la religione, i colori e perfino il cibo che è davvero ottimo! purtroppo storicamente l'india ha pagato un prezzo altissimo per via del colonialismo
RispondiEliminaciao...interessante .... che bel racconto...anche le immagini sono belle....
RispondiEliminaciao...luigina
mi piacciono i tuoi post, sempre interessanti e colmi di immagini meravigliose ;)
RispondiEliminaAdriano, un post ricco e prezioso. E' stato un piacere acquisire tutte queste info e ammirare le raffigurazioni
RispondiEliminaBuona giornata
Post molto interessante.
RispondiEliminaSalutoni a presto.
Notevoli iconografie!
RispondiEliminaillustrazioni a dir poco spettacolose: grazie!
RispondiEliminaBuongiorno Adriano,
RispondiEliminanoi europei ne abbiamo fatte davvero tante nell’epoca coloniale:
-I portoghesi spingono il sultano in mare.
-Gli inglesi che estromettono i francesi durante la battaglia dei sette anni contro l’India.
-Ma anche i persiani infierivano sull’India.
Le ricchezze di quella terra erano come una clamita ...che ne pensi?
ciao Adriano
RispondiEliminabuona giornata (da me è piovosa... e sembra che sarà così fino a venerdì...)
stupende le iconografie indiane!!!
magnifico come venissero rappresentate le forme umane e la cultura di quel periodo... anche i colori non sono da meno... questo post è molto bello !!!
l'India ha sempre avuto un fascino particolare... come un secolo fa l'India non ha perso questo valore e queste immagini iconografiche raccontano alla perfezione la cultura e le tradizioni indiane di quel periodo
Belle immagini che non avevo in testa quando feci il viaggio, "IL VIAGGIO", in quelle terre, arrivandovi via terra e proseguendo per il Nepal.
RispondiEliminaL'India, una terra che trovo piena di contraddizioni affascinante e misteriosa. Belle le illustrazioni.
RispondiEliminadavvero interessante, un viaggio in pratica!
RispondiEliminaE' bene che ci sia, nei romanzi, un rumore di fondo non immediatemente comprensibile. Se è tutto dichiarato ed evidente, al lettore, alla sua immaginazione, alla sua curiosità cosa resta?
RispondiEliminaSplendide immagini. Mi ha incuriosito l'animale ( un cane ? ) sulla portantina. Ne sai qualcosa?
Ma quanto son belle queste iconografie? Pittoresche e affascinanti, evocatrici di mondi lontani.
RispondiEliminaMi fai sognare sempre con le tue meravigliose
RispondiEliminaricerche in cui metti la passione che ben ti
distingue
Un saluto caro
Mistral
Ciao Adriano,bellissima presentazione,amo il genere.
RispondiEliminaBuona serata.
Un vero e proprio viaggio mi sembra di avere fatto, dopo averti letto, caro Adriano.
RispondiEliminaMeravigliose poi sono anche le immagini che completano un pezzo di storia che devo approfondire.
Grazie e ciao,
Lara
bellissime queste immagini, caro Adriano, e la storia che raccontano!!! Luoghi e tempi remoti, che meriterebbero approfondimenti maggiori. Il romanzo che citi non l'ho letto. Ora do un'occhiata su internet.
RispondiEliminaSull'India ti sfiderò a singolare tenzone narrativa dopo il viaggio, nella zona sud, che ho in programma per il periodo natalizio.
RispondiEliminaIntanto per fartio giocare in casa, ti chiedo se hai pubblicato o se hai qualcosa dei "figus" ospitati nei giardini botanici di Sanremo e Bordighera. Ne ha parlato oggi Tiziano Fratus in un'intervista a pag. 25 de La Stampa.
Buona serata,
Silvio
Un'altra delle tue perfette lezioni di storia.
RispondiEliminaA proposito degli inglesi, mi è tornato in mente Indira Gandhi.
affascinanti queste riproduzioni e le discalie che hai scritto
RispondiEliminaMolto, molto interessante...sempre preciso e attento ...
RispondiEliminaStesso discorso vale per l'odierno afghanistan, le case farmaceutiche razziano oppio e veleno di vipera...più altri beni del sottosuolo.
RispondiEliminaPS
Non conoscevo moltissimi di quei quadri che hai postato, grazie.
Buona serata Adriano
Qui siamo al re dei post. Complimenti Adriano, e ti assicuro che sono veramente sentiti. Le iconografie che hai riprodotto sono delle vere opere d'arte ed hai saputo accompagnarle con un testo adatto. Ti auguro la buonanotte.
RispondiEliminaPassai da Delhi ormai più di dieci anni fa, e di lì ci portammo più al nord, Agra, Jahipur.
RispondiEliminaIl regno Mogul marciva e cadeva lentamente da chissà quanto tempo.
Adriano, le tue sono veramente leggère lezioni di storia, con il fascino particolare che sai dare alla tua passione.
Grazie, a presto
A parte aspetto storico del tuo post, davvero interessante, mi piace molto la parte iconografica, esempio di una pittura "infantile e primitiva", ma gustosa ed espressiva, simile a quella dei nostri artisti naif.
RispondiEliminaBuongiorno Adriano.
RispondiEliminaE' veramente notevole questo post, come interessanti e belli sono anche i precedenti.
Devo ritornare con il tempo giusto per sfogliare per benino le tue pagine.
Grazie per quanto ci regali.
Nou
Le immagini di questo post sono davvero splendide!
RispondiEliminaArte,storia,costume,vita quotidiana.
RispondiEliminaUn post bello e,come sempre,molto bene documentato!
interessante lezione di storia,corredata da belle immagini,notte serena Adriano
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaHai un gran dono: di saper raccontare la storia e una eccellente capacità di sintesi che fa venire la curiosità di indagare anche ad una che, come me,la storia non l'ha mai saputa apprezzare abbastanza!!!
RispondiEliminaCiao ciao
Bellissime queste iconografie... un viaggio nel tempo.
RispondiEliminaSaluti!
ciao Adriano
RispondiEliminapasso a lasciati un saluto
buon fine settimana ^____^
Immagini ricche di fascino....e mi soffermo a leggere la bellezza e l'intensità dei tuoi scritti.....
RispondiEliminaGrazie Adriano,per il passaggio sul mio blog e per i bellissimi pensieri che hai lasciato.
Felice giorno!
Luci@
Affascinante...
RispondiEliminaMOLTO Affascinante.. Le tue storie affascinano.
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