Ci si avventura in un racconto, come l'ultimo, già abbastanza lungo e si vuole - solo a fornire qualche esempio - rinviare - ma almeno per una vicenda lì per lì ci si dimentica - ad altra occasione che...
Adriano Maini
Ci si avventura in un racconto, come l'ultimo, già abbastanza lungo e si vuole - solo a fornire qualche esempio - rinviare - ma almeno per una vicenda lì per lì ci si dimentica - ad altra occasione che...
Adriano Maini
Dolcedo (IM) |
Le
persone che nel ponente ligure assistevano negli anni Cinquanta al
passaggio dei carrozzoni di famosi circhi, ma in particolare degli
elefanti, probabilmente nulla sapevano di Grock anche se questo grande
artista da tempo aveva fatto erigere ad Imperia una villa oggi
praticamente monumento nazionale.
Sanremo vuol dire anche Casinò:
non è dato sapere oggi, ma sul finire degli anni Sessanta quel sito
così riservato era in talune occasioni aperto per una qualche sorta di
festa goliardica - una balera "una tantum"? - cui per accedere forse era
sufficiente essere giovani, molto giovani, non soltanto universitari
con tanto di libretto.
Sul finire degli anni Ottanta
rappresentanti dell'Associazione - delle Alpi Marittime - delle piccole
imprese del settore costruzioni, CAPEB, in missione esplorativa presso
omologhi italiani di Sanremo si sentivano autorizzati a raccontare,
soddisfatti dell'evento, che ad Antibes, se con degli scavi venivano
rinvenuti resti dell'antichissima città fondata dai coloni greci, ci si
affrettava a ricoprire il tutto.
Nel 2007 a Nizza in un bar sulla
Promenade, al buffet "in piedi" preparato dopo un Convegno svolto
nell'attiguo Albergo Negresco, un noto senatore, seduto comodo ed
attorniato da alcune tardone, veniva servito con insolita solerzia da
altro robusto partecipante, futuro presidente di associazione di imprese
della provincia di Imperia, desideroso di carpire chissà quali segreti
di affari immobiliari della Costa Azzurra. Quasi ad ogni passaggio di
quel giovanotto, tuttavia, un buontempone della sua vera compagnia,
senza mai alzarsi dal tavolo dove era in corso una fitta conversazione,
riusciva a carpirgli un piatto di portata per sé e per gli altri.
Una
prova sintomatica di Web agli albori venne condotta - ultimo quarto
degli anni Novanta - a Dolcedo (IM), un bel paese in Val Prino: in buona
sostanza con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale la
presentazione in pubblico (abbastanza folto, per essere agli esordi del
mezzo e in un piccolo centro) di pagine, anche interattive, di
informazione su determinate politiche praticate dalla Commissione
Europea di sviluppo economico, segnatamente sul turismo, il tutto ideato
e curato da un consulente decisamente appassionato.
Occorre
aggiungere che il sito che ospitava quel lavoro era di una signora, il
cui marito è attualmente un autorevole funzionario pubblico e che i
giovani coniugi, esperti in materia, che fecero allora i più precisi
collegamenti ed i più forti coinvolgimenti tra gli attori in causa, sono
professionisti sempre più affermati nel mentovato campo. Simpatici,
tutti, insomma: quella serata nel suo complesso ed i vari animatori
della medesima.
Adriano Maini
Ma questo lo avevo già raccontato, magari in forma più estesa.
Nel 2019, invece, uno di quegli ex giovani imprenditori creava su Facebook il gruppo “Internet in Riviera”. Tra le prime righe che pubblicava pesco le seguenti: "AAA CERCHIAMO gli internettiani della prima ora in RIVIERA, quelli che si collegavano con il modem 14.4, che scrivevano nei guestbook, che usavano Netscape e Trumpet WinSock, che si collegavano a Ftp.funet.fi, che scaricavano file importanti con l’FTPBATCH, quelli che… insomma gli EROI visionari che hanno vissuto la partenza di internet…". In effetti, non mi sembra che l'operazione tentata abbia avuto, purtroppo, un grande seguito.
E Flavio Palermo, che aveva con me sperimentato addirittura un BBS, ci svela oggi certi suoi arcani: "Con il Videotel mi collegavo già dal 1989 con il commodore 64. C'è un articolo "SPRITE 6499" che mi hanno pubblicato sulla rivista mc microcomputer del 1989 , dove spiego come modificare il software in linguaggio macchina del modem (6499) del commodore 64 per aggiungere uno SPRITE (freccia che si muoveva con il joystick) per navigare sul Videotel..."
Ancora pensando a Flavio, mi sorge spontanea una domanda: oggi come oggi si sarà mai messo ad indagare ed a operare su "esperienze" (per me, almeno) più difficili, con la possibilità che - come ai tempi - ne venga qualche ricaduta utile per i suoi corrispondenti, "esperienze" quali "Github", "ActivityPub", "OStatus"?
Adriano Maini
" Luca Giovannetti ha da poco creato su Facebook il guppo "Internet in Riviera". Tra le prime righe che pubblica pesco le seguenti: 'AAA CERCHIAMO gli internettiani della prima ora in RIVIERA, quelli che si collegavano con il modem 14.4, che scrivevano nei guestbook, che usavano Netscape e Trumpet WinSock, che si collegavano a Ftp.funet.fi, che scaricavano file importanti con l'FTPBATCH, quelli che... insomma gli EROI visionari che hanno vissuto la partenza di internet...'. [...] quel fatidico 1996 [...] Quando l’internet provider aperto proprio da Luca e dai suoi soci (ai già citati sono da aggiungere Luca Lombardo e Riccardo Lora) in Roverino di Ventimiglia (IM) consentì finalmente a molti utenti (ad esempio, a noi che avevamo sede a Sanremo, dunque, nello stesso distretto) un notevole abbattimento dei costi dei collegamenti telefonici. In effetti, ancora pochi mesi prima di quella data in Riviera, a diversità di altre zone privilegiate del Paese, vigevano solo cose come telnet, ping, finger ed altre ancora, che ho fatto cadere nel dimenticatoio. E le telefonate di accesso andavano fatte, nel nostro caso, addirittura a Roma.
Facile sostenere adesso che il Web è molto importante per le imprese.
In quei tempi pionieristici si cavavano pochi ragni dai buchi.
Soprattutto in relazione alle microimprese, che erano quelle che io
seguivo. Vennero, in rapporto ad istituzioni mirate, alcuni successi di
nicchia. Ma non è questo l’aspetto che voglio affrontare. [...]
Nell’andare avanti con il discorso trascurai, però, altri pionieri nella creazione di contenuti e di prestazioni innovative, quali Angelo Pallanca e Valeria Sinnati.
Aggiungo che ancor prima di tentativi di esplorazione, anche azzardati, ne feci diversi. Come per i BBS (Bulletin Board System), cui per gusto di esplorazione accedevo, cagionando discreti costi di telefono, anche dopo il rammentato congruo arrivo del Web in Riviera. BBS che in sparuto numero ancora un po’ resistono, mi pare; qualcuno anche approdato sul Web. BBS che in verità non mi (ci) servirono mai allo scopo. Ad un certo punto Flavio Palermo, all’epoca molto appassionato di queste cose, ne realizzò uno, perfettamente funzionante, in un computer della sua ditta. Sarebbe stata una buona occasione, economica per le telefonate, per dialogare con artigiani e commercianti. I problemi di lavoro - se rammento bene - di Flavio, fatti salvi alcuni simpatici contatti di carattere privato, fecero tramontare sul nascere il tentativo. E così molto spesso quando ci rivediamo ci rimpalliamo quell’azzardo con un allegro sorriso ed un pizzico di reciproco sfottimento. Un sistema telematico similare, dotato di specifico software, venne messo in piedi da “professionisti” di Nizza per una collaborazione transfrontaliera, che non decollò mai, non tanto per carenze del programma (che non era stato certo regalato!), quanto per la scarsa adesione di adepti.
In Francia andava da tempo alla grande il Minitel, servizio telematico di videotex, come recita Wikipedia, la quale, se si vuole, è da consultare anche per sapere qualcosa di più sui BBS. Quel Minitel che talvolta ammiravo in sedi in Costa Azzurra di nostri corrispondenti, anzi, che in certi casi fornì informazioni utili, tramite quelle persone, anche a noi. Perché funzionava, sia come sistema sia come contenuti, bene. Scoprii che in Italia esisteva, similare, il Videotel, ad un certo punto accessibile non solo con specifico apparecchio, come per il Minitel francese, ma anche attraverso computer. Ben coadiuvato come al solito da Alfredo in Associazione, sperimentai tutto, ma i risultati furono disastrosi sotto ogni profilo. "
A Flavio - e non solo a lui - le mie imprecise considerazioni erano piaciute: me lo aveva anche scritto!