Per un curioso equivoco, non del tutto mio, perché riportavo quanto si diceva in merito in famiglia, ma dovuto al fatto che talora nel tramandare le cose si compiono illecite deduzioni, avevo fatto riferimento in un mio vecchio post alla fotografia (che allora non avevo ancora rinvenuto) messa qui sopra, attribuendola al Tour de France. Parlando con amici, che ricordavano l'aria di festa e di kermesse che aveva accompagnato una corsa ciclistica passata per Ventimiglia proprio l'anno in questione, mi sono deciso ad esaminare quella vecchia immagine. Il fatto che nel retro ci sia scritto 16 maggio 1955 mi ha portato al classico riscontro su Internet: si trattava invero della terza tappa del Giro d'Italia, la Cannes-Sanremo, vinta da Defilippis, comunque già in fuga, come più che vedere si può indovinare dallo scatto alquanto sciupato - proprio vintage -, all'altezza del centro storico della città di confine.
La Parigi-Roma, invece, di cui di nuovo avevo parlato a memoria, c'era stata e qui sopra si può notare il gruppo appena ripartito da Ventimiglia, dove si era compiuto un arrivo il giorno prima, che avevo visto tra il pubblico. Non rammentavo questa fotografia. Si trattava, comunque, della Parigi-Nizza, che nel 1959, in via straordinaria si era allungata sino alla Città Eterna. Wikipedia parla, invece, più tecnicamente di una Mentone-Roma ad inviti, prolungamento una tantum della classica corsa francese a tappe di marzo.
Questa é la Nizza-Genova del 1 marzo 1964 mentre il gruppo attraversa il ponte sul torrente Nervia tra Ventimiglia e Camporosso.
Qui invece la Genova-Nizza a Bordighera il 16 marzo 1961.
Il Giro d'Italia a Diano Marina.
Discesa del cavalcavia di Nervia per il Giro d'Italia, tappa Torino-Sanremo del 21 maggio 1961, vinta dal velocista spagnolo Poblet.
27 commenti:
Ricordo dei bei tempi passati, tanta fatica e meno strategie, diavolerie tecnologiche e furbizie.
Ciao
Sei un appassionato di ciclismo?
Avevo letto male il titolo (sai gli occhi...) anziché non era il tour l'ho trasformato in non era il tuo.
Quindi non capivo poi ho svelato l'arcano...
Ciao buona serata
In quei tempi ero già in Svizzera e le TV qui non davano questi programmi, sono contento di per vedere queste storiche foto.
Grazie cara Adriano di averle condivise.
Buona settimana amico.
Tomaso
Io il ciclismo l'ho sempre seguito, la prima volta vidi passare da Castelfiorentino il giro di Toscana del 49 se ricordo bene era in fuga Alfredo Martini che poi fu ripreso, Domani il tour arriva a Gap dove vinse molti anni fà un mio amico Primo Mori, i di lui figli corrono ancora.
uno dei più begli sport in assoluto ;) fatto di fatica e sacrificio.. almeno quel che si deduceva dalle fotografie 'antiche'!
Quando tutto è tramandato oralmente...tutto può capitare...
Davvero era un bello sport il ciclismo, Era. Perchè ora è difficile da seguire e si parla tropoo di sostanze dopanti e meno dello soprt in sè , della soddisfazione e delle vittorie. Bello il tuo post e suggestive le foto in bianco e nero che fanno immaginare, come certe radiocronache che ogni tanto trasmettono e che sono piu evocarive di qualsiasi trasmissine in Tv.
A me questi tuoi resoconti mi garbano un sacco.
Grazie Aldo, la tua levità è peculiare.
Buona giornata
Paolo
L'importante è poi trasmettere l'atmosfera. E queste foto ci riescono in pieno. Un'Italia d'antan, forse più ingenua, senz'altro più tranquilla,
Fotografie che emozionano. Grazie Adriano.da renata
certo che la bellezza delle foto in bianco e nero è inarrivabile!
Masticando ,da sempre, pane e ciclismo apprezzo moltissimo questo tuo lavoro approfondito di ricerca e le immagini in bianco e nero.
Allora il ciclismo era un fenomeno popolare
e,quando passava la corsa,si smetteva di lavorare,si usciva di scuola,per non privare
i propri ricordi di quella fuggente emozione.
nooooooooooooooo che bello questo post a suon di foto d'"epoca"!!! Certo che là dove non arriva la memoria, arriva wikipedia...però che belle le illecite deduzioni tramandate in famiglia, non trovi??? Un caro saluto, Adri
Gran testo e bellissime immagini.
Mi ricordano tanto mio papà che non c'è più.
Lui era un grande appassionato di ciclismo.
Un saluto carissimo tiziana
Ciao Adriano. Devo immaginare che tu sia un appassionato di ciclismo! Io, invece, di foto in bianco e nero e queste da te proposte sono dei veri cimeli, per ricostruzione storica e per bellezza. A guardarle attentamente, si scopre anche che, allora, il ciclismo era uno sport di "gambe" e non di tattiche e tecnologia, come quello attuale!
Sai quante volte da bambina mio padre mi ha portato a vedere il giro d'Italia....e per me era sempre una festa, era il tempo di Taccone, Meco e tanti altri ....
La passione per il ciclismo me l'ha trasmessa mio suocero e se vedesse queste foto andrebbe in brodo di giuggiole.
I tuoi post sono sempre belli ed interessanti.
Felice serata
Queste foto sono una preziosa testimonianza. La discesa del gruppo sul cavalcavia di Nervia doveva essere spettacolare.
Dopo i Mondiali di calcio, il Giro d'Italia è la manifestazione sportiva che piu' mi prende e seguo assiduamente...quest'anno la mia citta', Lecco, è stata una delle tappe...
Le foto in bianco e nero che recano i segni del tempo sono un patrimonio di emozioni ineguagliabile...
Buona serata.
Dony
Grande perla di ciclismo,tra l'altro la tua zona ospita la classica Milano -Sanremo .Salutoni a presto
Quanta poesia nella bici ...
Le foto sono uno spettacolo nello spettacolo, mostrano la partecipazione priva della posa e come dice Alberto, un'Italia più ingenua ma, una Italia vera.
Buona serata Adriano ;-))
Ciao Adriano,bellissimo post e foto interessanti,sapori d'epoca che per fortuna sono ancora in molti di noi.
Buona serata.
Da te sempre rare foto d'epoca che trasmettono emozioni.
Ripasserò di qui nuovamente a settembre essendo in partenza per le vacanze. A presto Adriano e intanto ti auguro una buona estate.
Ciao Adriano,
ho letto il tuo simpatico post ... mi spiace trascurare i miei amici lettori, ma il lavoro mi porta a stare 14 ore furi casa aimè! comunque mi spiace soprattutto, quando mi perdo delle immagini belle e nostalgiche come le tue ... mio padre è un'appassionato di ciclismo e dello sport in genere e, il giro lo fa vedere a tutti qui a casa ... ma resto colpita più dalle tue foto ... ricordi belli e lontani ... un'abbraccio!
Ciao, penso a quanto era bello il ciclismo pulito, la voglia di aspettare l'arrivo di una tappa, frutto solo di fatica senza aiutini..mio suocero ci portava sempre vedere qualche arrivo a Torino, capitò vicino casa, non ricordo l'anno, mio figlio (sulle sue spalle) poteva avere 4/5 anni, pura passione di tutta la famiglia...
Foto splendide e nostalgiche.
Un caro saluto.
Con questo tuo post e le foto in bianco e nero sono tornato indietro di molti anni, ai tempi di Gino Bartali e Fausto Coppi, della rivalità tra i due e tra i loro tifosi.
Ero tifoso di Bartali.
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