Lady
Hesther Lucy Stanhope (1776-1839) è stata una nobile viaggiatrice e
avventuriera britannica, divenuta famosa per le incredibili vicende
della sua vita in Medio Oriente. Una terra straordinaria che da fine
'700 e primi '800 cominciò a rivelare ai suoi primi esploratori
scientifici il suo fascino leggendario e lo splendore dei suoi reperti
archeologici.
Fonte: Wikimedia |
Lady
Stanhope, infatti, fu proclamata - novella Zenobia - regina di
Palmira, l'antica Tadmor, da alcune tribù di beduini e divenne una sorta
di profetessa tra le comunità druse.
La
"Revue des Deux Mondes" nel 1845 la descrisse come "regina di Tadmor,
maga, profetessa, patriarca, capo arabo, morta nel 1839 sotto il tetto
del suo palazzo sgangherato e in rovina a Djîhoun, in Libano".
Era
figlia dello scienziato Charles Stanhope, III conte di Stanhope, e di
Hester Pitt, sorella del primo ministro britannico, William Pitt il
giovane, grande nemico di Napoleone. Fu a capo - usanze dell'epoca! -
della casata dello zio, scapolo: già questo capitolo della sua esistenza
sarebbe significativo e da esplorare bene in sede storica.
"Giovane,
bella e ricca", secondo la
descrizione di Lamartine in "Le Voyage en Orient", che riportò con
linguaggio icastico anche gli episodi più incredibili di devozione alla
donna da parte di tribù del Medio Oriente, Lady Stanhope viaggiò in
Europa a partire dal 1806, prima di visitare il Medio Oriente. Qualche
fonte insinua a seguito di una delusione d'amore. E partì con un
amante. In genere si pensa che non contrasse matrimonio - d'altronde
l'età l'aveva superata! - per spirito ribelle.
In Asia, dove pervenne dopo avere attraversato un Egitto ancora in rovina per la guerra condotta poco prima da Bonaparte, ebbe come tappe principali Gerusalemme, Damasco, Aleppo, Homs ( vale a dire l'antica Emesa in Siria, celebre per il culto solare del Dio El Gabal) e in particolare Baalbeck (l'antica Eliopoli o "città del sole"), siti dei quali in quel periodo altri viaggiatori, tra cui il Robinson, lasciarono inusitate testimonianze. E forse fu la prima persona a essere autorizzata dai pubblici poteri turchi a compiere scavi archeologici.
Lady
Stanhope fu in corrispondenza con Lamartine, al quale raccontò della
sua fede, una miscela di cristianesimo e di tradizioni orientali. Questa
sorta di sincretismo venne poi dibattuto dal famoso poeta con un
celebre visitatore della donna, il Visconte di Marcellus che le dedicò un intero capitolo delle sue "Rimembranze intorno all'Oriente".
Ha
ispirato produzioni letterarie, tra cui il personaggio di Althestane
Orlof nel romanzo di Pierre Benoît La Châtelaine du Liban (1924).
Scrisse
le sue memorie, pubblicate in inglese poco dopo la sua morte:
meriterebbero invero una edizione critica in italiano, per comprendere meglio lo spirito di libertà e di avventura di questa donna,
che seppe resistere alle feroci reprimende del mondo perbene del suo tempo.
25 commenti:
Quante belle cose leggo qui da te caro Adriano, tutte che ignoravo.
Grazie e a presto rileggerti.
Tomaso
Straordinaria storia, Adriano! Ottimo soggetto per un film...
Passare da te è assistere a una lezione di storia che non annoia mai
Buona giornata!
Niente male un viaggio con questa misteriosa fanciulla.
ciao
anche se non abbiente sicuramente non è stata facile come vita ma intensa e avventurosa speriamo pubblichino qualcosa in italiano, mi ha molto incuriosito la sua storia
Un post interessante sia culturalmente. Un'avventuriera d'altri tempi dove il fascino era vivere il proprio tempo.
Un saluto alla bella Bordighera.
Simona
Avevo fatto qualche ricerca su Zenobia ma ora, in questo tuo post, leggo che anche Lady Stanhope ha avuto una bella vita avventurosa. Mi piacciono le storie di queste donne che sono riuscite a lasciare un segno profondo del loro passaggio, in epoche in cui le donne erano relegate a vivere nell'ombra.
Ciao Adriano buona giornata
enrico
Vita straordinaria per una donna....e di quei tempi!
Una donna straordinaria, mi sembra di vederla, libera, altera, con un fascino particolare ce ha fatto di lei una persona chiacchierata, in quanto Donna!!Mi piace veramente tanto. Grazie Adriano, un abbraccio.
Nel tuo blog c'è sempre da imparare.
L'ho scoperta durante le mie scorrerie giovanili per i siti archeologici del Libano, Iran, Irak, Turchia e paesi limitrofi, ma non nel modo che hai raccontato.
Ho arricchito una pagina monca dei particolari...grazie ;-))
Buon pomeriggio Adriano ;-))
Ecco perché un ristorante vicino casa si chiama Zenobia.
Cucina araba.
Come sempre , Adriano caro le tue storie brillano di quella magia che ci fa arrivare al fondo del tutto , con la speranza di leggerle ancora ... Grazie di cuore!
Una bella storia; ancora più apprezzata perché è la storia di una donna libera
Come mi piacerebbe visitare ciò che resta della città di Palmira,in una terra martoriata.
Spirito di libertà, disposizione a conoscere. Forse sono queste le cose che hanno reso cara la lady alle tribù beduine. Grazie per questa bella storia.
Buona giornata!
E' un vero piacere passare da te. Questi personaggi che fai rivivere e queste immagini affascinanti ci proiettano in un mondo dove è rimasto solo il bello, il piacevole rievocato con la tua grande maestria.
Fortissima! non la conoscevo! è vero, una divulgazione in italiano sarebbe proprio interessante!
senza parole, una storia che non conoscevo!
Grazie Adriano per questo post,molto interessante,buona serata.
Un caro saluto, un abbraccio, buon fine settimana da noi tutti.
Quante donne "vive" in ogni epoca storica...
queste figure storiche femminili hanno sempre un grande fascino perché sembrano sempre avvolte da un alone di mistero.
interessantissimo questo post!
Una vita davvero avventurosa per questa lady... degna di un romanzo.
Saluti!
Una Donna così darebbe del filo da torcere a certe donnette di oggi
Meraviglioso personaggio
Sempre interessante e originale entrare da te
Buona serata
Mistral
Posta un commento