Ho sempre avuto, forse perché appartengo ad una famiglia di ferrovieri, un rapporto particolare, ancorché discontinuo, con i treni.
E da anni mi è capitato in buona sorte di abitare vista mare, passeggiata, Costa Azzurra (dall'altra parte!), strada ferrata, stazione e ... altro ancora.
Per dire, proprio poco fa ho visto transitare il trenino a trazione diesel (alla faccia dell'ecologia, insomma!) che via tunnel del Col di Tenda e Ventimiglia prosegue sino a Taggia, passando per Vallecrosia, Bordighera e Sanremo. Quello di cui per il passaggio in Val Roja ha parlato Rumiz in un suo bel viaggio-reportage di qualche anno fa.
La stazione di Sanremo, settembre 1956 |
Su quel trenino, quando facevo il pendolare ancorché di breve tragitto, ero infine, dai tempi in cui da bambino mi era già capitato, tornato a fianco di un macchinista per guardarmi con angolo visuale diverso i pochi scorci panoramici che rimangono dopo l'avvenuto spostamento a monte della ferrovia tra San Lorenzo al Mare ed Ospedaletti: il tutto ha consentito la realizzazione di una bella pista ciclo-pedonale di circa ventiquattro chilometri, dalla manutenzione un po' trascurata, anche perché non facile.
Ma chi, viaggiando su un particolare mezzo adibito solo a quello che oggi chiamano Regionale, ha l'accortezza di prendere posto sulla prima carrozza, potrebbe avere l'occasione di buttare un po' l'occhio, se la porta di comunicazione con la cabina è rimasta aperta, sulla diversa prospettiva dei ferrovieri...
40 commenti:
Ciao, resoconto interessante e belle foto, quella con l'arcobaleno ha immortalato anche un magico momento di bellezza naturale.
Ciao Adriano,una storia molto bella di grande fascino,bellissime le foto,sembra di vedere tutto per come è descritto.
Buona domenica.
Mio padre portava me e i miei fratelli a vedere i treni nella stazioncina di una località marina sullo Jonio. Ci sistemavamo lungo il marciapiede dell'unico binario e aspettavamo. Ho nelle narici ancora l'odore acre e caldo della "ferraglia" e quello più delicato delle dalie che qualcuno aveva piantato in una aiuola. A giudicare dall'ultima foto, condividiamo sensazioni simili...
Vivi in un posto splendido, che lo si guardi dal finestrino di un treno o facendo una bella e lunga passeggiata sul lungomare... e che meraviglia quelle foto, specie quella con l'arcobaleno! Ma sei tu quel simpaticissimo ragazzino fotografato nel 57?
Una volta mi è capitato di fare un breve tragitto nella cabina del treno ed è vero che anche un paesaggio consueto assume una diversa connotazione.I treni a grande velocità di oggi corrono in genere entro tunnel o interrati.Nessuna possibilità di sogno.Peccato !
Io invece sono cresciuta vicino ad una stazione, che un tempo era un dignitoso scalo merci, poi ha perso la sua importanza e nonostante i locali a disposizione oggi è praticamente abbandonata. Mi dispiace perché era anche una sorta di presidio istituzionale, nella figura del ferroviere in sede avvertivi lo Stato, non tanto come autorità,ma come presenza funzionale per i cittadini.
Caro Adriano. Il viaggio in treno ha sempre avuto per me un fascino particolare per la possibilità di correre lungo i panorama più diversi. Senza dimenticare il misterioso Orient-Express. Purtroppo però non sono mai riuscita a guardare dalla cabina di regia.
Anch'io ho sempre subito il fascino dei treni, almeno fino a qualche anno fa.
Mi piaceva proprio il vederli passare o passare un po' di tempo nelle stazioncine della riviera adriatica.
Sarà forse che anche mio nonno e suo figlio, cioé mio zio, sono stati ferrovieri :)
Ciao Adriano, forse quel bambino sei proprio tu!
Bello :)
Lara
Simpatica la foto col bimbo in primo piano: mette buon umore e curiosità. Sarebbe divertente provare a entrare nei suoi panni per vedere cosa guardava e pensava.
Ah, l'amico treno ;) ... utile anche per metterci su la bici ogni tanto.
Anche tu hai scritto di treni....ed io amo viaggiare in treno!
Il treno l'ho amato e usato per molti anni. Ho conosciuto i blog viaggiando in treno, quando sono entrato a far parte di una combriccola di pendolari che continuava su blog le chiacchere iniziate negli scompartimenti.
Oggi, purtroppo, la voglia di viaggiare in treno mi è passata. Soprattutto a causa del materiale rotabile, identico a quello di vent'anni fa quando ho iniziato a viaggiare, ma tenuto peggio...
Mamma mia, che bravi che siete tutti a parlare di treni! Ed io che volevo continuare sull'argomento, cosa ... racconto la prossima volta?
@silviomini: siccome ero io quel bimbo, posso dire che ero ben contento di andare in treno, ma mi tengo anche qualche relativa curiosità per un altro post ...
@ZioScriba: grazie per il ragazzino, simpaticissimo, poi, ma avevo solo 7 anni, forse 8, se ho sbagliato data (per usuale pigrizia non ho controllato, ma mio padre le ha sempre messe tutte nel retro delle fotografie che faceva)
:)
Io avendo tanti anni ricordo bene il treno a vapore, abitavo su una collina della vald'Elsa e dalla finestra lo vedevo apparire proveniente da Empoli e diretto a Siena. In inverno col gelo era uno spettacolo vederlo sbuffare e poi scomparire dietro le prime case di Castelfiorentino. La scia bianca rimaneva sospesa nell'aria, e si scioglieva lentamente....
i miei treni, pochi, erano malinconici, e me li hai ricordati, e mi ricordo che il viaggio era un pensare continuo, riflessioni ed appunti che conservo ancora.
... la foro della stazione di sanremo 1957.....è "archivio personale?"
ciao
da gianni bestagno
I treni la mia passione.
Che belle foto. E quel giovanottello nella foto del 1957 credo proprio sia Adriano.
Ho un ricordo vivissimo del film di Pietro Germi "Il ferroviere" con lui protagonista.
Il treno mi fa venire in mente quei modellini con il quale giocavo tempo fa...ora mi mettono tristezza, mi sembrano agonizzanti almeno quelli destinati al pendolarismo e agli spostamenti regionali.
E "L'uomo che guardava passare i treni" di Simenon dove lo metti? Io lo metterei in mano a un giovane viaggiatore con lo zaino seduto su un vagone delle litorine che attraversano la Val Roja e ogni tanto, alzando la testa dal libro, dà uno sguardo alle gole di roccia viola che precipitano nel torrente.
Ciao Adriano
a me piacciono i treni e i viaggi in treno abitando vicino alla stazione è anche il mezzo più comodo per me per spostarmi in italia, una volta ci sono arrivata fino a parigi e poi le storie che senti raccontare e che ti raccontano gli altri passeggeri
belle storie quelle ispirate dai binari, paralleli perfetti tra la nostra esistenza reale e quella immaginata... le stazioni, le fermate, le case del cantoniere ;)
Si fanno incontri speciali nei treni. Ho alcuni ricordi di persone conosciute in alcuni lunghi viaggi, e che non sono mai stati dimenticati.
Circa un mese fa ho fatto in treno Genova-Arma di Taggia, ho visitato le tue belle zone.
Tu Adriano la prendi dal punto di vista romantico, io che questa linea la percorro spesso da e per Milano parecchio meno. Tracciato di fine Ottocento quasi immutato e tempi di percorrenza aumentati da vent'anni a 'sta parte. E per quanto riguarda le carrozze se volete guardate questa dell'intercity.
@Alberto: siccome il cruciale tema lo conosco piuttosto bene, anche da ex-pendolare, se ne intendo parlare, l'occasione me la scelgo io!
mi viene in mente una volta un bambino, in treno, che mi chiese: "come fanno a correre così veloci, gli alberi?"
comunque, Adriano (e non è per far polemica) ho presente la stazione di Sanremo (vado di frequente a Poggio: quest'anno purtroppo ho mancato la corsa dei ciclisti da Milano) comunque, adesso bisogna far chilometri per raggiungere i binari sotto la galleria - e spesso i tapis roulant non funzionano! - ma ci pensi? c'era chi voleva fare la TAV in Liguria... che ci sono tratti dove la rotaia è unica e sospesa su un ponticello!
Bellissime immagini illustrate da parole affascinanti.
Ah i treni... quante ore ci ho passato da studentessa... quanti ricordi... quanti volti... quanti pezzetti di vita.
Felice settimana
Anche in me "il treno" ha sempre suscitato emozioni.
Da bimba ero spesso a casa di un cuginetto che abitava ad un passo dalla stazione ed eravamo spesso appesi al parapetto del cavalcaferrovia a contare i vagoni; una volta una zia lanciò da un finestrino, in aperta campagna e vicino casa, un pacchetto con un giocattolo per noi: era su un "Napoli-Milano che a Modena rallentava senza fermarsi. Sono anche romanticamente legata al ritmico "tu-tu-tum, tu-tu-tum" del treno:il mio fidanzato, ora marito, abitava a Milano ed io ogni 15 giorni ero su un treno il venerdì sera e il lunedì mattina.
Mio suocero, poi, daccontava storie bellissime di suo papà macchinista sulle locomotive "ciuff-ciuff" alla stazione di Piacenza....
Abiti in un luogo bellissimo , Adriano e i treni trovo che tengano compagnia.
Questo post mi ricorda i tempi in cui prendevo il treno per andare all'università... d'inverno da Novara a Vercelli, guardando fuori dal finestrino vedevo solo una spessissima panna bianco grigiastra. Si era in piena zona risaie... quanti ricordi! Io associo l'immagine del treno a quello della prima foto che hai postato: classe seconda, rigorosamente non fumatori.
A presto!
La linea ferroviaria in Liguria è molto caratteristica;dai finestrini dei treni si notano scorci stupendi.Saluti a presto
Fra i miei ricordi indimenticabili l'aurora vista in tutte le stagioni dalle cabine dei treni, la cometa che mi faceva compagnia nel 1997 e il fumo delle locomotive a vapore che penetrava nei bagagliai dei treni merci...
Quoto zio Scriba:-) L'arcobaleno è fantastico. I treni mi ricordano le mie corse a Napoli: nei primi tempi in cui ero a Torino ogni 15 gg.prendevo il treno per rivedere il mio mare. Un percorso lungo che facevo volentieri e tante conoscenze con cui parlare:-)Belle foto e ricordi.
Un caro saluto.
Li detesto ;-))
L'ultima volta che ne ho preso uno risale al 1973, rientro da una vacanza con una amica in Calabria.
Sarà che sono stati sempre abbinati alle migrazioni di massa ma li trovo contenitori di umanità abusata dai poteri di sempre.
Spledida la foto con l'arcobaleno, quella immagine da una sensazione di pace.
Buon pomeriggio Adriano ;-))
e quante storie si intrecciano sui treni!
un saluto
i treni hanno un fascino tutto particolare
io ho il mio secondo figlio che e' un fanatico dei treni e ha ormai 27 anni
ciao Michele pianetatempolibero
Vi ho viaggiato quando andavo all'univesità,ho
fatto tanti anni il pendolare,adesso lo utilizzo
per i viaggi del sabato e domenica;direi proprio
evviva il treno.
Il treno è stato per anni un grande compagno. Roma/Firenze due volte a settimana, frequentavo lì l'università. Roma/Padova ogni 15 giorni per ragioni affettive e Roma Taormina ogni mese per amore. Alla fine io ero il treno, conoscevo ogni cosa e i panorami erano meravigliosi, in particolare andando a Sud, con quel mare travolgente. Quanti incontri, ogni stazione era un nuovo mondo, nuova gente, nuove parole, nuovi accenti. Che tempo magnifico!!! Che anni straordinari!!!
Itreni sono un veicolo anche di sogni. Tu ci hai trasportati oggi in quel mondo ispiratore. Peccato che non se ne abbia la dovuta cura. Buona serata a te e buona nanna serena.
Ciao, passo di qui per ringraziarti del garbato commento lasciato al mio video.
Un cordiale saluto e complimenti per il tuo interessante ed accorsato blog.
raccontacene qualcuna come questa, i treni offrono delle bei momenti di riflessione, non mai tempo sprecato quello su un treno
ciao..che belle foto..con un bambino carino che guardava il treno...chissà quanti ricordi... tutti da raccontare...ciao..luigina
¡Hola Adriano! Me acerqué hasta Italia y caí aquí en tu precioso espacio.
Me quedo admirada de estas fotografías, son preciosas, sobre todo la del arco iris. Que sepas que admiro lo que escribe. Un saludo muy cordial. Se muy feliz.
Gracias por compartir tanta belleza.
ITA....
Ciao Adriano! Sono andato in Italia e cadde qui, nel vostro bellissimo spazio. Sono stupito di queste foto sono bellissime, soprattutto l'arcobaleno. Tu sai che io ammiro ciò che scrive. I migliori auguri. Essere molto felice. Grazie per la condivisione di tale bellezza.
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