Nizza, Alpi Marittime, Cimitero alle pendici della collina del Castello.
"Da Babji Jar di Evgenij Evtušenko
...
Io sono ognuno dei vecchi fucilati qui.
Io sono ognuno dei bambini fucilati qui.
Niente dentro di me dimenticherà mai!
...
Nel mio sangue non c’è sangue ebraico.
Nella loro folle rabbia tutti gli antisemiti
Devono odiarmi ora come se fossi un ebreo."
Evgenij Evtušenko
"Ed ecco, a fianco del minaccioso, grande bene, esiste una bontà quotidiana. È la bontà della vecchia che porta un pezzo di pane a un prigioniero, del soldato che da da bere dalla sua borraccia al nemico ferito, della gioventù che ha pietà della vecchiaia, è la bontà del contadino che nasconde nel fienile un vecchio ebreo."
Vasilij Semenov Grossman
"Le truppe tedesche entrarono nella Valle del Bevera dall'Italia nel settembre 1943 e s'installarono sulle alture dell’Authion, lasciando a Sospel solo dei doganieri. La comunità ebrea fu subito minacciata: molte persone furono trasferite a Nizza in attesa di deportazione; altre riuscirono a rifugiarsi a Monaco."
da Museé de la Résistance Azuréenne
"Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi, è nell'aria. La peste si è spenta, ma l'infezione serpeggia: sarebbe sciocco negarlo. In questo libro se ne descrivono i segni: il disconoscimento della solidarietà umana, l'indifferenza ottusa o cinica per il dolore altrui, l'abdicazione dell'intelletto e del senso morale davanti al principio d'autorità, e principalmente, alla radice di tutto, una marea di viltà, una viltà abissale, in maschera di virtù guerriera, di amor patrio e di fedeltà a un'idea."
Primo Levi
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Io sono ognuno dei vecchi fucilati qui.
Io sono ognuno dei bambini fucilati qui.
Niente dentro di me dimenticherà mai!
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Nel mio sangue non c’è sangue ebraico.
Nella loro folle rabbia tutti gli antisemiti
Devono odiarmi ora come se fossi un ebreo."
Evgenij Evtušenko
"Ed ecco, a fianco del minaccioso, grande bene, esiste una bontà quotidiana. È la bontà della vecchia che porta un pezzo di pane a un prigioniero, del soldato che da da bere dalla sua borraccia al nemico ferito, della gioventù che ha pietà della vecchiaia, è la bontà del contadino che nasconde nel fienile un vecchio ebreo."
Vasilij Semenov Grossman
"Le truppe tedesche entrarono nella Valle del Bevera dall'Italia nel settembre 1943 e s'installarono sulle alture dell’Authion, lasciando a Sospel solo dei doganieri. La comunità ebrea fu subito minacciata: molte persone furono trasferite a Nizza in attesa di deportazione; altre riuscirono a rifugiarsi a Monaco."
da Museé de la Résistance Azuréenne
"Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi, è nell'aria. La peste si è spenta, ma l'infezione serpeggia: sarebbe sciocco negarlo. In questo libro se ne descrivono i segni: il disconoscimento della solidarietà umana, l'indifferenza ottusa o cinica per il dolore altrui, l'abdicazione dell'intelletto e del senso morale davanti al principio d'autorità, e principalmente, alla radice di tutto, una marea di viltà, una viltà abissale, in maschera di virtù guerriera, di amor patrio e di fedeltà a un'idea."
Primo Levi
36 commenti:
:*
Ci ritroviamo in molti, purtroppo non tutti chi per ignoranza o per altro, nelle parole di Evgenij Evtušenko!
Un caro saluto
ricordare ed anche cercare di migliorare, perché c'è ancora razzismo, violenza, e tanta indifferenza
L'indifferenza del non ricordo.
E' successo, non succederà più: delete.
E' successo, credere che non succederà mai più non è sufficiente a cancellare: come una macchia di tbc, che dai polmoni non si cancella più, questa macchia non può essere cancellata dalla mente, di qualunque essere umano. Troppo infame.
E maledetto sia chi, in qualunque veste, l'ha messa in atto.
E maledetto sia chi, sapendo, ha taciuto.
E maledetto sia chi, conoscendo, disconosce.
Quanti epesodi che assomigliano a questo sono successi, questi sono le vere tentimonianze che a rischio della propria vita cercava di aiutare le vittime di una dittatura che non si può chiamere umani coloro che lo facevano.
credo che ci deve passare molto tempo prima che la razza umana
possa dimenticare tutto questo orrore.
Tomaso
Sono gli esempi che ci permetterebbero di sperare in un futuro migliore. Peccato che la razza umana si rifiuti d'imparare dagli errori del passato.
Ciao buona giornata
enrico
Leggere la meravigliosa citazione che hai postato di Vasilij Semenov Grossman, apre il cuore.
Ma quando si arriva a leggere Primo Levi, sembra proprio di non avere speranza.
Bellissimo post, caro Adriano. Grazie,
Lara
Due poesie che si contrappongono entrambe reali
l'odio e come il fuoco sotto sotto la cenere quando ti accorgi sei già bruciato,
la nostra speranza è che i giovani di tutto il mondo crescano considerandosi veri fratelli.
buona serata.
E' importante ricordare questa data , ma è ancor più importante ricordare ogni giorno cosa è accaduto prima di quel 27 gennaio.......e riflettere !
Ciao Adriano, un saluto affettuoso
Cri
Parole da scolpire quelle che hai proposto. E io mi riconosco particolarmente nei versi di Evtusenko.
Non dimentichiamo.
Nel leggere quello che hai proposto per questo giorno mi sono venuti i brividi. Come si possono dimenticare le mille stragi e i genocidi di tutti i popoli?
Quante storie tragiche hanno scosso intere famiglie...mai dimenticare!!!!!!!!!!!!!!!!!
ciao Adriano
è un post perfetto per il giorno della memoria!
Ricordare sempre!!! Un abbraccio da noi tutti.Grazie.
Ricordare sempre!!! Un abbraccio da noi tutti.Grazie.
Mi sono chiesto più volte che cosa pensano i tedeschi delle atrocità commesse dai nazisti, la parte peggiore della Germania
che hanno eseguito fanaticamente gli scellerati ordini che gli venivano impartiti da gente folle.
Buonasera Adriano,
questa sera passo per invitarti a partecipare come giudice al mio Candy ... anche se, dal tuo post, mi rendo conto che è poco attinente al tema da te trattato ... spero che non ci resterai male comunque per saperne di più clicca qui , grazie e a presto!
L'abdicazione dell'intelletto e del senso morale è quanto spaventa di più, ed è quello a cui sono stati soccombenti i tedeschi e quanti condividevano il loro razzismo: allora, come oggi e per questo non si deve dimenticare.
Non si può anzi non si deve dimenticare!!!!
Che ogni giorno sia il giorno della memoria. Dobbiamo essere tutti elefanti..
Adriano..........che gioia vederti sul mio blog....ci siete ancora tutti e siamo tanti!!!!!!!!Bello leggere ciò che scrivi e citi, è sempre una ricchezza per la mente ed il cuore.A presto!Syl
Non bisogna mai dimenticare e soprattutto cercare che simili barbarie non accadono più.
La memoria è molto importante specialmente per far conoscere certe scomode verità ed evitare che tali atrocità si ripetano.
Un saluto e sereno fine settimana Adriano!
Grandi intellettuali per ricordare una immensa tragedia storica. Sottoscrivo, in particolare quelle di Primo Levi, a me molto vicino politicamente.
Nell'ondata di follia che travolse l'Europa in quel tragico periodo, per fortuna non ci furono solo aguzzini senza cuore e senza onore, ma anche uomini giusti e coraggiosi che a rischio della loro vita salvarono altre vite.
Penso appunto al contadino che nascondeva nel fienile il vecchio ebreo e a quelli come Perlasca e come tanti altri eroi anonimi che aiutavano e offrivano salvezza ai perseguitati.
ciao....chissà quante persone in quel periodo così buio hanno aiutato a nascondere persone.... questi casi fanno sperare che ci sono tante persone che si comportano bene.....
ciao...luigina
Quante testimonianze...importantissime!
E' vero che esistono tanti piccoli "bene" ed questa parte buona dell'essere umano che va coccolata e nutrita giorno per giorno.
Mi ricordavo in particolare, la citazione di Primo Levi. Lui era perfettamente consapevole che quell'orrore sarebbe potuto tornare in qualsiasi momento, e con le sue parole ci metteva in guardia, per non dimenticarlo mai.
Ciao Adriano, buona domenica!
segnalo la nascita di civettacanterina@blogspot.com
Una testimonianza veramente emozionante.Le parole di Evtusenko dovrebbero essere insegnate nelle scuole,sono la risposta che ogni persona perbene dovrebbe dare all'abominio del razzismo.
Mi è piaciuto moltissimo il tuo modo sobrio di commemorare la Shoah, citando le parole di grandi uomini.
che anni bui...
Adriano
il tuo post mi ha emozionato profondamente.
Belle citazioni soprattutto quella di Grossman, citazione che dovremmo tener presente sempre e far leggere ai giovani per fare loro comprendere che sono questi piccoli esempi che fanno grandi gli uomini.
Un abbraccio
Bruna
Tempi di grandi atrocità e di atti di grande umanità.
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