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venerdì 4 gennaio 2013

L'Angst a Bordighera


Ieri mi si é offerta in modo del tutto casuale la possibilità di riprodurre immagini d'epoca dell'Hotel Angst di Bordighera, a lungo uno dei vanti della città. Ne appaiono diverse sul Web. Per la prima volta ne tocco alcune in veste originale. Man mano che le esamino tramonta in me, tanto le trovo interessanti, l'impulso di trattare il tema con il tono - inizialmente ispiratomi anche dal ricadere per l'ennesima volta in un discorso relativo a cartoline e a Bordighera - della celia, tono che eventualmente potrò tentare di adottare altra volta.









Mi é stato fornito in visione anche un depliant in lingua russa di quella magnifica struttura turistica, di tutta evidenza antecedente alla prima guerra mondiale.










Opuscolo che si apre con note illustrative di Bordighera, tra le quali non poteva mancare una fotografia della Chiesetta di S. Ampelio.









Ho selezionato qualche pagina.



















Sono immagini che, credo, non hanno necessità di particolari commenti.














Si tratta - ripeto - di cartoline e di una sorta di catalogo originali.













Sono, tuttavia, in possesso da tempo di pubblicazioni abbastanza recenti, cui potrei attingere per provare a sintetizzare i fasti lontani dell'Angst.
Preferisco che parlino da sole le immagini che qui pubblico.










Che portano, soprattutto, alla Belle Epoque, quando nella sottostante Via Romana sostavano eleganti carrozze a cavallo per servire i clienti di quel superbo esercizio. E con tutta probabilità un anello di ferro ancora infisso nel muro di una villetta là vicino riporta con il pensiero ai tempi lontani di aitanti quadrupedi legati in attesa di prendere servizio.



























Ma oggi l'Angst é nelle condizioni riscontrabili in questa fotografia. 
Adibito durante l'ultimo conflitto ad ospitare famiglie sfollate in genere dalla costa, non più lontana di qualche centinaio di metri, ma maggiormente colpita dai bombardamenti via mare, non riprese in seguito l'attività, per avviarsi ad inesorabile degrado.

Quando ho fatto gli scatti circa il presente stato dell'arte pensavo a un mio uso personale, tanti sono i ricordi, confusi, di famiglia, anche intesa in senso largo, che mi affollano la mente. Non essendomi documentato in merito, riferisco con il condizionale, tanto é fallace la mia memoria, che probabilmente l'albergo, come, ad esempio il vicino Continentale, durante la fase finale dell'ultima guerra ha visto la presenza di un distaccamento o di ufficiali tedeschi, il che potrebbe spiegare gli evidenti segni degli eventi bellici.
Bloccata per decenni per vincoli prettamente turistici l'aspirazione di proprietà, credo, succedutesi nel tempo, di realizzare una ristrutturazione a residence, una volta sbloccata la situazione qualche anno fa' con il solito squillante annuncio tipico dei grandi investimenti immobiliari, appena avviati dei lavori nel parco, questi si sono presto interrotti senza, per quanto ne sappia io, spiegazioni ufficiali, anche se penso possano avere anche influito parte delle vicende che hanno portato allo scioglimento - per infiltrazioni mafiose - del consiglio comunale di Bordighera.
In ogni caso, mi spiace vedere nel degrado un edificio una volta così imponente, anche se nato per soddisfare le esigenze di ricche persone. Il che mi fa, inoltre, tralasciare il ricordo dell'unica escursione abusiva colà condotta, poco più che adolescente, con compagni di giochi di quella lontana estate. Mi pare che "angst" in tedesco voglia dire paura: forse ci fu qualcosa di profetico nel cognome del proprietario eponimo dell'albergo.

P.S.
Ringrazio tutti degli auguri di Buon Anno, che contraccambio di cuore ed estendo a chi non fossi riuscito, in queste mie giornate di latitanza, a salutare!



40 commenti:

Unai ha detto...

Me ha encantado la entrada, especialmente debido a la belleza de la estructura de tal lugar abandonado.

Justamanete mi blog se trata sobre ellos, estás invitado a visitarlo.

A su vez, te deseo un feliz año nuevo.

Alligatore ha detto...

Miseria e nobiltà, mi viene da pensare ... e se venisse recuperato per essere goduto da tutti? ... un bel centro sociale con musica, cinema, attività ... stanze per chi ne ha bisogno. Ripartiamo da qui, dal recupero dell'immenso patrimonio italico, e niente mega-opere per favore. Scusa Adri, se sono partito per la tangente ...

Francesco Zaffuto ha detto...

e ce ne sono diversi per l'Italia di strutture così abbandonate; una che mi capita di vedere spesso è il grand hotel di San Pellegrino terme. La testimonianza di un grande spreco.
Ti rinnovo gli auguri per il nuovo anno.

mr.Hyde ha detto...

Una splendida documentazione di vecchie foto e riproduzioni. L'acquarello iniziale è pregevole. Bella struttura,imponente architettonicamente preziosa. A giudicare dalle foto, il degrado non è allo stato avanzato, tale cioè da coinvolgere le strutture portanti, si potrebbe investire nel suo restauro..
Hai provato a segnalarla al F.A.I?

Enrico zio ha detto...

Come sempre i tuoi post sono interessanti. Dalle foto direi che gli interni fossero molto belli, ma la costruzione, troppo imponente, mi sembra deturpasse il paesaggio.
Ciao buona giornata
enrico

Adriana ha detto...

Che peccato... :-(
Buon anno Adriano!!!

Zio Scriba ha detto...

Grazie a Adripedia, stamattina sono stato a Bordighera senza uscire dal mio studio...
Di nuovo Buon Anno, amico caro!

Tomaso ha detto...

Caro Adriano quante triste notizie ci sono!!! la storia ci insegna tanto
Queste storie di un passato glorioso di Hotel importanti che piano piano sono stati lasciati morire...
Un post veramente interessante.
Tomaso

zefirina ha detto...

mi è sembrato di leggere un passo di Fitzgerald

Armando Manrique Cerrato ha detto...

Bella storia e foto. Peccato che adesso sia cossi. Auguri di un buono 2013, amico. Saluti da Spagna!

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Adriano il tuo impegno è sempre impeccabile, è solo merito tuo se mi è concesso l'onore di ammirare questi angoli unici
Grazie!

Grazia ha detto...

Che peccato lasciare andare in rovina strutture di questo tipo. Purtroppo non è l'unico caso in cui si preferisce non restaurare e costruire piuttosto ex novo orrendi edifici cementizi.

Anonimo ha detto...

Ciao Adriano,
quello che mi colpisce sempre nei tuoi reportage fotografici è la capacità di ricostruire luoghi e atmosfere (che forse contano più dei luoghi stessi)
Trovo interessantissime le foto in bianco e nero (delle vere chicche) ma ancor più interessante trovo la corrispondenza fra foto e cartolina di Bordighera (che certamente e la stampa ricavata da un dipinto).
Un cordiale saluto.

Marina Filgueira ha detto...

¡Hola Adriano!

Delicioso reportaje nos dejas con bellas fotos.

¡¡¡Feliz 2013!!! BESOS.

Unknown ha detto...

Molto belle le immagini e molto interessante la tua ricerca. E' sempre un piacere passare dal tuo blog !

Un caro saluto
Cri

Enrico ha detto...

Che belle immagini, a me così lontane nel tempo ma così vicine come luoghi!
Complimenti!

Tina ha detto...

Ciao Adriano
Fuori dal post su Bordighera, ho letto la richiesta che sai e vorrei dire siiii di corsa, ma non so come muovermi, gestisco il blog, ma non vado oltre, conosco almeno 20 pacchetti informatici per la gestione di un ipermercato di grosse proporzioni e non so entrare in quel sito per dire si accetto...mi puoi dare lezioni in merito?

Usa la mail di questo commento.

Sono onorata Amico ;-)))

Gianna ha detto...

In effetti parlano da sole le immagini che hai postato...

Adriano Maini ha detto...

Ringrazio tutti per l'attenzione!

@Tina: carissima, non avendo trovato la tua email, non ti obbligo a cercare la mia, che invece ti riporto qui di seguito: adriano.maini@hotmail.it :) Spero di non violare la tua privacy, aggiungendo che questo... scherzo promette bene...

Costantino ha detto...

Un patrimonio da recuperare, utilizzando magari i soldi di quei fondi europei che noi italiani ci dimentichiamo spesso di adoperare.
Un grande passato che, in qualche forma, merita di avere un qualche furruro.

Cavaliere oscuro del web ha detto...

Si potrebbe recuperare e mettere tutto al servizio di tutti.
Saluti a presto.

Sandra M. ha detto...

Una vera botta nello stomaco le immagini d'oggi.

Arianna ha detto...

Sarebbe bello se venisse recuperato per farlo diventare non un luogo per soli ricchi ma per tutti, che so una cittadella culturale, un parco..ciao, Arianna!

Carmine ha detto...

meriterebbe una ristrutturazione seguendo come era una volta, si dice tanto che in liguria non ci sono alberghi di qualità, lasciando da parte le infiltrazioni mafiose, possimao che non ci siano società private disposte a fare un investimento, un vero peccato!

riri ha detto...

Le immagini non hanno bisogno di commenti, la chiesetta di sant'Ampelio mi è rimasta nel cuore, come l'ospitalità della gente locale. Un abbraccio.

Gabry ha detto...

Che peccato lasciarlo morire nel degrado!!!!

Un saluto Adriano e buona settimana!

skip ha detto...

Chissà se un giorno, passeggiando per la Via Romana di Bordighera, vedremo il cancello aperto e l'Angst nel suo originario splendore.

Molto interessante la documentazione fotografica. Grazie!

Nella Crosiglia ha detto...

Sai Adriano che non ricordavo per ninete questo hotel...
Ma che maestosità e che meraviglia...
E poi un degrado così pietoso!
Quando ammiro le tue foto e sento le tue storie , mi viene voglia di avere una bacchetta magica per poter toccare con mano tanto splendore!
Bacio, bacio, bacio!

Rosa ha detto...

ciao Adriano, bellissimo, dalle cartoline possiamo ammirarlo com'era, che peccato, anche nel bergamasco precisamnte a S.Pellegrino c'e il Grand Hotel, penso sia della stessa epoca di questo e come questo lasciato all'incuria al degrado, speriamo che qualcuno si renda conto del valore e corra ai ripari prima che sia troppo tardi, ciao grazie auguri anche a te di buon anno rosa.))

Elio ha detto...

Ciao Adriano, prima visita del 2013 e già mi ritrovo sulla riviera. Penso tu abbia ragione e che questo immobile debba essere ben ristrutturato, non solo per riutilizzarlo, ma anche in memoria di quello che è stato. Il tuo commento poi ci fa rivivere nel passato. Un amichevole abbraccio.

il monticiano ha detto...

Innanzi tutto essendo l'8 gennaio appena iniziato ciò non toglie che ti faccia i miei più sinceri auguri per il tuo COMPLEANNO!!!
Quanto al post è veramente un gran peccato che una simile struttura anche artistica se vogliamo, venga abbandonata in questa maniera.

Gianna ha detto...

Buon compleanno Adriano, auguriiii!

Carlo ha detto...

I miei ricordi sono parecchio lontani nel tempo però.... oggi mi sembra che le condizioni di quell'edificio siano notevolmente peggiorate. Mettendolo a confronto con le foto che hai proposto, poi, mette una gran tristezza vedere tanto patrimonio sprecato!

Ciao Adriano, buon pomeriggio.

Pupottina ha detto...

ciao Adriano
bentornato dopo le abbuffate natalizie a proporci queste stupende cartoline d'epoca che trasmettono il fascino dei tempi passati

Ambra ha detto...

Eccomi di ritorno per lasciarti i miei auguri di Buon Anno.
Che tristezza il degrado! Meglio sarebbe stato che una bomba l'avesse distrutto. Hai ragione, un nome profetico! Che peccato.

Roscio ha detto...

Un reportage formidabile che, per il suo transfert emotivo coinvolge eccezionalmente. Non mi sembra ridotto allo stremo, chissà se rivedrà nuovi fasti. Ciao

berenice ha detto...

Bello, l'hotel e il reportage. Far morire la bellezza è un vero peccato.

Carlo ha detto...

Ciao Adriano... proposta! Da me, si scommette fino alle 21. Ciao e buona serata.

riri ha detto...

Un caro saluto e buon fine settimana!!

Krilù ha detto...

Un post estremamente interessante, che mette in evidenza splendori e miserie di un edificio che non merita una fine così ingloriosa.
Ti auguro un sereno fine settimana.