Airole (IM), in Val Roia. Un sito scarsamente abitato al volgere del Mille, ma avviato a divenire un borgo, come Villa o colonia di Ventimiglia, Capitanato della Repubblica di Genova, solo verso la fine del XV secolo.
Risale solo al 1700 - se ho letto bene questa parte di una pubblicazione di cui dirò più avanti - un ponte, più volte ricostruito, posto sul fiume Roia, sotto il paese, non lontano dall'incrocio della rotabile per la Frazione Collabassa con la vecchia statale, ma visibile dalla nuova.
Ho affrontato diversi argomenti con il mio gentile interlocutore già nella piazza principale. Anzi, sono riuscito a portare il discorso anche su aneddoti che mi riguardano. Quello che ho appreso da una successiva, rapida lettura del suo libro é che, in un caso, esiste una fotografia che dovrebbe riferirsi ad una parte del folto gruppo di fedeli della festività mariana, che tutti insieme si trovarono costretti, per mera combinazione, prima di riprendere la loro attività, ad assistere ad un mio comizio a favore del divorzio in quel lontano 1974. Si é, inoltre, parlato di pallone elastico, uno sport cui ho assistito, invero, ben poche volte, ma che mi affascina per tanti racconti di vecchia passione popolare del nostro entroterra, che spesso assumeva contorni pittoreschi.
Tralascio subito tanti ricordi - su cui, però, vorrei prima o poi tornare - di carattere personale che per Airole, come per altri centri della mia zona, mi vengono spontanei alla memoria, per fare, infine, il nome del mio ospite, Lorenzo Rossi, e sottolineare il titolo della sua fatica in questione, edita dal Comune, "Airole 500 anni - la storia di un paese nella cronaca di cinque secoli".
Dalla conversazione avuta, mi ero immaginato che il sito istituzionale ne presentasse qualche stralcio, ma, se ho guardato bene, così non é.
Si tratta di un lavoro che merita, a mio parere, attenzione. Ne indico a campione - anche perché sinora ho solo scorto rapidamete il volume - alcuni temi, che possono suscitare un minimo di interesse al di fuori di quella Valle.
A partire dalla premessa, che parla di un borgo a lungo afflitto da fame e miseria.
Sono esempi significativi, credo, aspetti quali la civiltà materiale di un borgo agricolo al volgere verso l'età moderna; il passaggio di truppe per le guerre di 1600 e 1700, in particolare quelle conseguenti alla Rivoluzione Francese; il sospetto che un abitante del posto potesse essere un Barbetto (vale a dire appartenente a quella sorta di guerriglia sanfedista scatenatasi a favore del Re di Sardegna soprattutto nel Nizzardo contro gli armati transalpini); la relazione di un parroco sui festeggiamenti resi a Ventimiglia a Pio VII di ritorno dall'esilio cui l'aveva costretto Napoleone; la costruzione della strada statale e della ferrovia Ventimiglia-Cuneo (e i treni in questo momento, con la motivazione della scarsa utenza, non fermano più ad Airole!); l'esodo degli abitanti, comminato - come per altri paeselli vicini - a tappe forzate di marcia verso il Col di Tenda dal comando tedesco durante l'ultima guerra, perché non ci fossero contatti della popolazione con i partigiani.
Si tratta di una mole impressionante di informazioni, desunte da Rossi con passione in diversi archivi - per fortuna tanta documentazione si é salvata nel tempo! -, non tutte affidate alla detta pubblicazione.
Mi sembra giusto darne una prima succinta notizia, ma anche provare in seguito a focalizzare alcuni punti.
19 commenti:
Anche questo luogo più volte sentito nei vari discorsi , mi è del tutto sconosciuto.
Peccato come sempre!!!!
La cosa che mi avrebbe fatto piacere sentire è il tuo comizio contro il divorzio, sono sicura saresti stato un oratore convincente!!!
Abbraccio stretto Adri!!!!!
Questa pagina mi mancava, meno male che ci sei ;-))
ciao Adriano, grazie per questa ulteriore presentazione di Airole, non la conoscevo, ma e' suggestiva cosi' arroccata, come suggestivo e' il ponte vecchio, ciao grazie buona settimana rosa.)
Luoghi per me sconosciuti. Grazie Adriano per i tuoi post
Grazie, Adriano, un paese per me sconosciuto, un altro tassello che si aggiunge al bel mosaico che stai facendo della tua terra!
L'ennesima perla del tuo scrigno!
Un luogo veramente paradisiaco e le foto che accompagnano questo tuo bel post ne sono la prova provata.
Mi sarebbe piaciuto esserci, nel '74 e applaudirti in quella piazza!
Il posto e le immagini sono da mozzare il fiato.La seconda in particolare mi ha colpito: il vecchio ingobbito ponte medioevale in disuso (invaso dalla vegetazione) e quello nuovo costruito accanto.Emozionante, come sempre..
Ciao Adriano,
passo per ri-salutarti ed augurarti buone vacanze.
Non so se la mia connessione volante mi permetterà di mantenere i contatti con i vari blogger, nell'incertezza ti do appuntamento a metà settembre.
Con stima e simpatia.
In questi giorni di calura opprimente, le tue immagini e le storie che ne fanno parte, Rinfrescano come un bel tuffo nel mare della tua Liguria
Grazie, davvero
See you soon
Mistral
ciao... interessante... molto belli i ricordi che hai accennato... ciao..luigina
Foto molto suggestive di un luogo che non conosco, ma anch'io avrei ascoltato volentieri il tuo comizio su un tema allora molto scottante.
Queste foto riescono a rendere straordinario ogni particolare. Simpatico l'aneddoto, immagino la scena!
Un borgo che sembra un presepe e paradossalmente gli edifici più recenti "stonano" col contesto più antico.
Complimenti per questo post accurato e interessante.
Buone vacanze.
Tutti i tuoi articoli sono così interessanti che non saprei quale scegliere! Forse perché, come sai, mi piace il tuo paese, o perché nel mio prossimo viaggio (2014) sarò in quella zona, oppure perche queste storie tue mi riempono di curiosità ed entusiasmo. Se non ti disturba, prossimamente ti consulteró su alcuni dubbii sul mio percorso lí, non con riferimento ai luoghi, ma invece si riferiscono ai mezzi di trasporto, giá che tu sei cosi vicino, e sicuramente conosci piú di me(farei il passo fra Menton (Francia) e San Remo)! Bella storia, bel borgo! Abbraccio Adriano.
Ho provato a leggere il tuo post, ma non ce l'ho fatta,le foto erano talmente belle che io guardavo solo le viole nell'oliera cioè Airole.
Ciao Adriano.
sai sempre offriric degli appunti di storia del posto che sono veramente fantastici
Personalmente non sono mai passato da Airole, ma deve essere un paese interessante, a quello che ci racconti, con una notevole storia passata. Confido in te per avere ulteriori dettagli tratti dal libro a tue mani. Buona continuazione di settimana.
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