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domenica 10 febbraio 2013

Qualcosa ancora su Perinaldo


La storia di Perinaldo ha un particolare fascino. Il Santuario di Nostra Signora della Visitazione, una chiesa campestre, ad esempio, sarebbe stato eretto nel Seicento sulla linea del meridiano, suggerita dal grande astronomo Gian Domenico Cassini, nativo di quel borgo. E quella definizione, Madonna del Poggio del Rei, che talora riaffiora, riporta ai secoli bui del diritto intermedio, prima della Rivoluzione Francese, quando i condannati da un diritto crudele dovevano sfilare in corteo intorno a questa costruzione, indossando infamanti abiti da penitenti.


Qui sopra il cosiddetto Castello Maraldi, lato meridionale dell'edificio dove vide la luce il Cassini. Vi soggiornò anche Napoleone, lasciando vivida traccia nella memoria locale.

Una parte della Zona del Giuncheo, importante a livello agricolo nel Medio Evo. Là anche Santa Giusta, dove sostavano in antico viandanti e pellegrini. Dietro le colline, Negi, che é ancora Perinaldo. 


E poi, Cristiai-Peverei.























Il "Convento" dovrebbe essere facilmente identificabile in questo scatto dalla Chiesa di S. Antonio da Padova.


Prossimi a questo edificio sacro anche la nuova sede del Municipio e l'Osservatorio Astronomico Comunale "Gian Domenico Cassini".

Ma penso a tante persone - molte non ci sono più -, alla loro ospitalità, ai loro litigi di paese, da cui in buona misura mi tennero fuori, ai loro racconti di allora, soprattutto sugli sforzi di lunga data per forme di cooperazione solidale. Un borgo di sinistra, a lungo solida roccaforte del vecchio P.C.I. Lo stesso sindaco per più di quarant'anni, a partire dal dopoguerra. Salivano personaggi importanti a trovarlo. Alcuni si fermavano per vacanze più o meno lunghe, come altre volte ho già accennato. Fece installare - così mi dicevano gli anziani - una sirena perché le ore canoniche venissero scandite a chi lavorava nei campi da un segnale acustico laico, del Comune, non solo dalle campane. Sul piano umano ricordo il suo giusto orgoglio per essere stato in gioventù un valido ciclista sulle strade in particolare della Costa Azzurra. Si chiamava Emilio Croesi. Un documentato cultore delle testimonianze, come ho appreso meglio tardi, dopo la sua scomparsa, della storia recente del paese, dalla costruzione della strada carrozzabile al commercio - agli inizi del 1900 - del legname di quei boschi, che aveva come destinazione finale l'imbarco da un pontile ormai scomparso di Vallecrosia.
Dovrei dire, andando in ordine cronologico e in modo approssimativo, dei Conti di Ventimiglia per quanto attiene l'Alto Medio Evo, dei Doria di Dolceacqua, del Ducato di Savoia e del Regno di Sardegna, dei benefattori di fine 1800 che finanziarono scuole pubbliche, della Resistenza. Sul piano delle bellezze naturali della superba chiostra delle Alpi Marittime, visibili a nord di Perinaldo nelle giornate di buona luce. Ed altro su monumenti, case, caruggi.
Solo che scrivere di Perinaldo mi procura sempre qualche emozione, che mi porta a intraprendere la via dei ricordi personali.


33 commenti:

skip ha detto...

Uno dei paesi più belli dell'entroterra ligure,dove lo sguardo si perde sul velluto argentato delle colline e si fondono la storia degli uomini e delle stelle .

Fulvia ha detto...

Un attimo e come per magia ci si ritrova immersi in questo fantastico luogo ricco di storia e di fascino.Perinaldo ora in tanti lo conosciamo. :)
Grazie Adriano!

Tomaso ha detto...

Basta un momento, caro Adriano, per sentirsi coinvolti in questi bellissimi panorami.
Buona settimana caro amico.
Tomaso

Arianna ha detto...

Mi giungono nuovi i nomi di questi luoghi liguri! E che panorami...ciao, Arianna

Francesco Zaffuto ha detto...

mi immagino il contrasto tra campane e sirene
ciao

Gabe ha detto...

dal racconto traspare tutto il tuo affetto per questi bellissimi posti,buon inizio settimana adriano

Grazia ha detto...

Un altro luogo da visitare.Decisamente, leggendoti, la Liguria entra nel cuore!

Sileno ha detto...

Bellissimo il paese, simpatiucissimo il sindaco, mi piace la sirena in contrpposizione alle campane.
Ciao Adriano

Ambra ha detto...

Incredibilmente suggestive le immagini, come sempre e la testimonianza di quel nome, Madonna del Poggio del Rei, che evoca tradizioni e personaggi di tristissimo ricordo.

Carlo ha detto...

Non solo hai elencato luoghi ricchi di storia ma in una giornata fredda e piovosa come quella di oggi, guardare queste belle foto è sembrato come aver fatto un viaggio in piena estate. Piacevole!

Ciao Adriano e buona giornata.

zefirina ha detto...

sei una fonte inesauribile di fantastici racconti su luoghi incantati

il monticiano ha detto...

Sai che c'è Adria'? Tu dovresti andare nelle scuole delle tue parti e impartire queste bellissime lezioni, così come noi che ti leggiamo grazie a te ne veniamo a conoscenza.

La lanterna dei sogni ha detto...

Un gioiello incastonato nella terra di Liguria...

Buona serata!

Cavaliere oscuro del web ha detto...

I piccoli borghi nascondono grandi tesori.
Saluti a presto.

Nella Crosiglia ha detto...

Devo un po' rispolverare questa località , che la ricordo vagamente ..ma dai tuoi riocordi cao Adriano, mi incuriosisce , non poco..
Aspettiamo la primavera...
Bacione!

Enrico ha detto...

Bellissima Perinaldo!
Sono stato la in questi giorni,dovevi vedere che neve!!!

Carla, i colori...pensieri della mia mente. ha detto...

E' bellissimo questo ricorda...lasciare ai posteri queste testimonianze è assolutamente necessario. ciaoooo

Soffio ha detto...

grazie per farci conoscere questi piccoli grandi luoghi d'Italia

Enrico zio ha detto...

La Liguria è ricchissima di questi stupendi borghi che dovrebbero essere salvaguardati e valorizzati. Chi non è del luogo, il più delle volte, conosce solo la costa.
buona giornata
enrico

Tina ha detto...

Come esistono i sapori dell'infanzia, così è per le immagini, la memoria dell'infazia porta fisiologicamente a parlare di se, di cosa si faceva in quei luoghi e dei discorsi delle persone.

Queste immagini (quella della valle) fanno venire voglia di trasferirsi.

Buona serata Adriano ;-))

upupa ha detto...

Leggendo te ho scoperto il viaggio come un tempo da amare...
Un caro saluto

Sandra M. ha detto...

Belle e antiche ( ma non troppo) "storie" che fanno storia, quante ce ne sono in ogni sperduta contrada d'Italia. La chiesa di campagna nella prima foto mi ricorda Santa Petronilla, chiesetta di collina nei pressi del paesetto di Anfo nel bresciano....luogo che frequentiamo spesso.

Achab ha detto...

Bellissime foto e notevole presentazione.
Buona serata Adriano.

riri ha detto...

Crei emozioni forti. Un posto da visitare sicuramente!!
Un abbraccio.

Ernest ha detto...

davvero belle grazie

tiziana ha detto...

Un posto quasi incantato...da visitare!!
Grazie un saluto grande.

Gabry ha detto...

Sull'onda delle tue emozioni ci hai guidato in questo "Luogo stupendo" ricco di storia arte e cultura, sicuramente da visitare.

Un saluto Adriano e sereno fine settimana!

Adriano Maini ha detto...

Grazie a tutti!
@Enrico: uno di questi giorni ti saluto Perinaldo, allora? :)

magda ha detto...

Good morning Adriano
Thanks for the tour in a green pretty village, historic and beautiful church!
Ciao

la creatività e i suoi colori ha detto...

Complimenti per le foto e le varie descrizioni: è un po' come fare un tour virtuale in questi angoli d'Italia veramente meravigliosi

Pupottina ha detto...

stupendo il castello Maraldi!!!

Manuela Vitulli ha detto...

Complimenti per le foto e per le descrizioni minuziose. Molto interessante! :)

http://pensierinviaggioo.blogspot.it

ombreflessuose.wordpress.com ha detto...

Mi incanti sempre, mi fai vivere
dentro una magia
Grazie davvero
Un abbraccio
Mistral