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domenica 23 dicembre 2012

Buone Feste!

Di Peder Mork Monsted (1859-1941), danese, Barche di pescatori sull'acqua davanti a Cap Martin. Più o meno recita così in italiano il titolo di questo quadro. Subito dopo Mentone, qui ben visibile sulla sinistra, inizia il territorio di Ventimiglia. Si entra, dunque, nella Riviera Ligure di Ponente. 
Ho trovato casualmente questa immagine su Tumblr, utente
bezvedomie. Ho cercato altre fonti, più istituzionali, per così dire, sul Web, ma il dipinto l'ho rivisto, anche con stampigliature sopra, solo in siti commerciali, per cui lascio citato il già riferito archivio.


Piazza Mazzini a Bordighera nell'attuale stato dell'arte. Mi fa venire in mente tante cose da raccontare. Mi limito in questa occasione a riferire che era il capolinea dell'antico servizio tranviario, cui altra volta ho già accennato.

E in modo inaspettato mi sono, inoltre, imbattuto in altri quadri riferiti a Le Cannet, soggetto del mio ultimo post. Questo, che ho qui selezionato, é di Pierre Bonnard, è del 1927, va ascritto su flickr a mbell1975 e titola, più o meno, "Effetto della neve su Le Cannet sotto la neve". 

















Insomma, altro non mi é venuto da escogitare per augurare a tutti Buon Natale e Buone Feste!


mercoledì 22 dicembre 2010

Buone Feste e Felice Anno Nuovo!

Sono sempre stato, già da piccolo, abbastanza schivo su cerimonie e ricorrenze. Salvo ritrovarmi puntualmente avvolto dal calore familiare in occasione di Festività come il Natale. Avendo già ricevuto degli auguri su questo blog, un minimo di cortesia mi impone di rispondere in qualche modo. E' quello che cerco qui di fare, ma mi si perdoni il fatto di essere, in linea con quanto prima affermato, alquanto irrituale. Ricordo begli episodi trascorsi, ma un po' l'intimità di cui sono intessuti, un po' la presente improvvisazione mi fanno rinviare ad altri momenti eventuali fugaci cenni. In verità, aveva fatto qualche pensierino tipo "Accadde a Capodanno". Mi accingo, dunque, come si diceva una volta nelle redazioni dei giornali, a rifare la pagina. E come viene viene.

Tanto per cominciare pensavo di avere agevolmente a disposizione una curiosa foto, che invece ho penato a ritrovare per poterla passare finalmente allo scanner, foto scattata a Natale, ad un Natale di tanti anni fa, da mio padre. Curiosa perché siamo tutti ripresi noi tre fratelli insieme allo zio materno a Nervia, davanti alla nostra casa di allora, con la testa bassa, infastiditi da quel sole che in Riviera anche d'inverno non si nega. Domani chiederò a mio padre se si ricorda di averlo fatto apposta o se aveva stranamente (per lui, bravo fotografo dilettante!) anticipato lo scatto di quella per noi mitica Nettar, che a me si rapporta per stralunate imperizie giovanili.

Ma per completare sul serio degli auguri informali, dirò ancora solo di due episodi in qualche modo connessi, accaduti ad un certo Capodanno a Cap Martin (tra Mentone e Monaco Principato).
Cap Martin, "Les Frères de la Côte"
Se, non molti giorni fa, non andavo da quelle parti per scattare altro tipo di fotografie, almeno il primo episodio me lo sarei dimenticato ancora non so per quanto. Non conosco la situazione attuale, ma a quelle colonnine ancora trent'anni fa corrispondeva in Cap Martin, nel comune - quasi di frontiera con l'Italia - francese di Roquebrune - Cap Martin, un locale famoso, "I Fratelli della Costa" (in italiano!), anche perché situato di fronte ad un prestigioso ristorante, da cui derivava l'insegna, "Il Pirata", quest'ultimo frequentato, come spesso riportato dai soliti rotocalchi, anche da divi hollywoodiani, che non disdegnavano, come fu ad esempio per Sinatra, una visitina pure al pub su cui voglio attirare l'attenzione. A quel Primo Gennaio (gli auguri ce li eravamo fatti in Italia) qualcuno insistette per fare tappa in quell'esercizio, asserendo che ci avrebbero accettato e non ci avrebbero spennato vivi. E così in effetti fu, solo che al sottoscritto, che allora nutriva una strana passione per l'Irish Coffee, venne risposto che quella strana bevanda lì non c'era. Ho chiesto conferma dell'episodio un attimo fa.
Cap Martin, una strada interna
Ma la nottata doveva concludersi a Montecarlo, dove del resto non ci fu possibile, dato il grande affollamento, giocare come preventivato alle slot-machines, allora in Italia ancora sconosciute. Ormai che si era da quelle parti, si volle passare per le caratteristiche strade interne del promontorio, probabilmente proprio quella della fotografia qui sopra. Ad una curva come quella laggiù in fondo mi trovai, io che guidavo, una vettura che, sbandando, mi si parò all'improvviso proprio di fronte: ancora adesso non so come feci ad evitare sia lo scontro che di mandare a sbattere la mia macchina contro uno di quegli alberi che là, come si può notare, sporgono ben bene. Mio fratello, che era al mio fianco, dopo avere fatto una doverosa ramanzina a quel francese alticcio, il quale almeno si era fermato, forse ormai repentinamente sobrio, mi domandò più volte, ripresa l'escursione, quasi a saggiare se ce la facevo ancora a guidare, come fossi riuscito ad evitare quell'impatto ormai sicuro. Mogli e resto della compagnia, che seguiva a tergo, loro avevano già da un po' ripreso a respirare normalmente.

Auguri a tutti! Merry Christmas, Buone Feste e Felice Anno Nuovo!