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domenica 19 giugno 2011

Nissa la Bella


Quando ho scoperto su Cultura-Barocca la riproduzione di questa antica - a mio avviso, stupenda - incisione riguardante Nizza, mi é tornata inopinatamente alla memoria la frase "Nissa la Bella" udita anni fa, che, se ricordo bene, ascrissi a occasionale sfoggio di conoscenza del locale dialetto reso da parte del mio interlocutore. Senonché, compiuta l'immancabile ricerca sul Web, me ne è più o meno derivato nell'ordine che si tratta del titolo e del ritornello di una sorta di inno dedicato al capoluogo della Costa Azzurra e che su diversi siti il termine ricorre spesso e volentieri, soprattutto in ordine a fattispecie di vintage locale: una vera e propria miniera di particolarità, insomma.

 

Ma è d'uopo che torni alle belle immagini che ho rinvenuto, anche per fornire un minimo di delucidazioni. Quella qui sopra corrisponde ad una pianta di Nizza derivante da incisione anonima (mm. 560 x 588) su disegno (1675) di Gaspare Baldoino in "Theatrum Sabaudiae", Amsterdam, 1682. La stessa fonte attiene alla precedente, con l'unica differenza tecnica che si tratta di un disegno del 1661.


Personalmente mi incuriosisce anche il fatto del torrente Paillon all'epoca navigabile, ma oggi tutto tombinato (tra l'altro, circostanza che agevolò "La grande rapina di Nizza" descritta anche da Ken Follett): un aspetto forse storicamente comune ad altri corsi d'acqua della vicina Riviera dei Fiori.

http://laroutesansfin.files.wordpress.com/2009/05/vieux-nice2.jpg

E quest'ultima fotografia forse rende l'idea dell'evoluzione urbanistica di Nizza. Città su cui c'é tanto da dire, invero!