Non vado a corredare le righe che seguono con fotografie che possano avere attinenza con le bellezze turistiche delle mie parti, anche per non essere monotono, ma metto solo qualche immagine di tipo più ordinario, comunque abbastanza pertinenti il discorso. Anche se la tentazione di ripensarci mi verrebbe, dopo che proprio l'altro giorno mi si é rallegrato il cuore vedendo casualmente quanti bei giovani (presumo studenti) uscissero dall'area del Teatro Romano in zona Nervia di Ventimiglia (IM).
Mentre preparavo un post, mi raggiungeva sul portatile una chiamata di D., con cui sono sì in contatto telefonico, ma che non vedevo da due anni, chiamata con la quale mi diceva di essere in zona per il disbrigo di affari urgenti. Ne conseguiva la possibilità di passare insieme un'oretta di amabile discussione con la conseguenza pressoché inevitabile di rivisitare tante situazioni curiose indotte da pregresse esperienze comuni fatte in Riviera, in Costa Azzurra, in Val Roia. Mi stanno ora pervenendo da lui, man mano che le recupera dal suo archivio, immagini di quelle esperienze, perché le mie le avevo massacrate, mentre é grande in me la tentazione di riesumare alcune di quelle storie. Faccio, intanto, grazia di immancabili foto ricordo scattate nell'occasione e della strana malia che prende tanti abitanti di Milano, come lui, ma anche occasionali visitatori come il sottoscritto, per cui si gira nel capoluogo lombardo come turisti per caso alla ricerca degli immancabili angoli reconditi ed inusuali.
M., invece, incontrato in modo inatteso, mi ridimensiona un po' la portata di certe vicende di pescatori, cui ho già accennato altra volta, ma mi lascia invero qualche dubbio, non solo perché sostiene di essere stato assente nelle occasioni in cui si tramandavano quelle storie, ma soprattutto perchè mi dice che, terminata la raccolta della mimosa, adesso é per lui, insieme ad altri, stagione di pesca al pescespada, il che non é esattamente passatempo per principianti. L'invito a partecipare intanto l'ho declinato, mentre spero di mantenere la promessa (ne faccio tante di questo genere da quando ho buon tempo!) di andarlo presto a trovare.
Parlando di pesca, invece, l'altra mattina S. mi raccontava che il giorno prima sulla battigia della spiaggia davanti al capanno di Vallecrosia (IM), pure da lui condiviso, il suo amico arrivando vedeva, incredulo, un bel tonnetto agitarsi a vuoto: il tempo di decidersi se bagnarsi o meno prima di tentare di prenderlo ed un'onda si riportava in acqua quell'incauto cacciatore di minuscole prede, che non aveva calcolato la portata degli scherzi che onde anche non molto grandi possono combinare ad abitanti del mare non certo dei più piccoli.
E., mentre volge al termine una nostra bella chiaccherata, fa scivolare nel discorso un significativo riferimento alla dimensione umana e professionale di un medico a suo tempo molto noto nella nostra zona, figura degna ed insigne della Resistenza e della Ricostruzione. E non solo. Incuriosito, approfondisco in famiglia per venire a sapere del modo pittoresco con cui, svegliato in piena notte, quel medico mandò mio padre da Nervia di Ventimiglia (IM) a Bordighera (IM) piuttosto alla ricerca, anch'essa alquanto bizzarra, della levatrice per l'assistenza alla nascita del primogenito, cioé del sottoscritto, perché tanto la madre ad una recente visita l'aveva già trovata ben sana.
Di quel medico ha tracciato, invero, un preciso e pregnante ritratto l'amico Carlo nel suo recente libro, da cui io ho già tratto due episodi dei tempi dell'ultima guerra, che mi sono sembrati importanti. Carlo lo vedo abbastanza spesso, ma non gli avevo chiesto il permesso per quella mia operazione. Del resto, quando l'ho finalmente informato, mi ha risposto con l'immancabile, da me già immaginata, figurativa scrollata di spalle. Solo che, volendogli almeno fornire un estratto di quanto da me scritto, dimentico di averne già una copia in tasca, rimasi inteso di farglielo avere tramite una comune conoscenza, perché lui abita in una zona non servita da Internet. Il fatto è che, rivedendoci in una recente degna occasione in cui Carlo dispiegava il suo impegno (uno dei tanti che ha!) di dirigente dell'A.N.P.I., l'intermediario (anche lui rappresentante dei partigiani) si scusava con me di non avere fatto la commissione, mentre lui non si ricordava neppure più della vicenda. La mia speranza è che adesso non ci si perda di vista per il promesso giro da fare assieme per la ricerca di certe vecchie fotografie e di certi vecchi documenti.
27 commenti:
Insolita e simpatica passeggiata insieme a te ed ai tuoi amici.
Grande tenerezza per lo sventurato o incauto tonnetto!
Buon pomeriggio, Adriano caro!
Ma è bellissima anche questa scoperta di inusuali angoli del vivere quotidiano... poi quei rilievi in lontananza :) Interessante ed emozionante l'apporto di notizie e documenti da parte del tuo amico, spero, in futuro, di leggerne e vederne ancora. Sempre fondamentale il passo indietro ;)
E' bello ritrovare vecchi amici, rimembrare storie passate e ritrovare intatte emozioni anche in scorci suggestivi di fotografie.
Nei tuoi scritti aleggia tanta nostalgia del passato e soprattutto degli amici...
Mi sbaglio, Adriano?
Vorrei vedere il teatro di Nervia, lo conosco solo dalle foto. Forse ad aprile mi dirotto nei tuoi domini!
Sempre bello incontrare persone di vecchia data.Saluti a presto
Ci hai accompagnato a spasso nelle pieghe del tempo. E non credo che sia nostalgia, ma gioia di vivere e di trasmetterla agli altri.
Buona domenica serena
Paolo
Complimenti Adriano, questa passeggiata con cattura di immagini è scritta talmente bene che in certi momenti sembra di stare passeggiando per davvero. Chissà, magari in futuro ci torno nella riviera di Ponente e...magari passeggerò con un amico! :-) A presto, un abbraccio
...e dopo la passeggiata di ieri sotto la pioggia (in verità...ho avuto fondello, ho il pass e ho trovato un parcheggio libero, ho scarpinato poco), vengo a fare una camminata virtuale e rilassante.
Continui a trasmettere piacere nel leggerti ;-))
Buona domenica Adriano.
Ciao Adriano, non per farti i complimenti, ma decisamente venendo qui si respira aria di amicizia, di ricordi ed è bello. Un caro saluto.
Adriano, sei infaticabile!!!
Tutto quello che si posa sotto i tuoi occhi è fonte di studio e di ricerca e leggendoti imparo sempre cose nuove.
Le tue passaggiate e le tue amicizie sono simpatiche ed interessanti e molto rilassanti.
Felice settimana
Ciao Adriano e buona serata domenicale. I tuoi racconti, sono passeggiate liete e interessanti che mi fanno anche conoscere posti che non ho mai visto e che rimangono impressi nella memoria, come vissuti! Anche se tanti "dettagli" dei tuoi racconti sono a me sconosciuti, mi sembra di poterli rivivere, come se fossero miei. Insomma, è sempre un piacere passeggiare con te... ed ascoltare i ricordi che rivivi insieme ai tuoi accompagnatori!
Dopo quelle splendide sei foto in bianco e nero che ho potuto ammirare grazie a te, queste a colori mi colpiscono un po'meno anche se sono ben fatte. Non sono per niente un esperto ma a me piacciono ugualmente.
Ciao Adriano,il tuo raccono di vita è molto bello,scritto molto bene che sembra di essere lì.
Sono storie che hanno grande fascino.
Grazie.
Buona serata.
abbiamo passeggiato con te
grazie
Ma chi era quel medico?
mi sto abituando a queste passeggiate insieme a te e ai tuoi amici, caro Adriano!
ciao..che bello leggere i tuoi post...ricordi che riaffiorano... belli e simpatici... che regalano momenti magici...ciao...luigina
non perdere mai ocasioni per stare insieme io ho imparato che la vita non ne offre molte ed è smepre meglio coglierele al volo
Ciao Adriano,
è molto bello ritrovare i vecchi amici e percorrere con loro luoghi già percorsi anni prima. Grazie della passeggiata fotografica di un posto che non conoscevo e che hai voluto condividere con noi.
Ciao
Bruna
Ciao, son passato per ringraziarti dei garbati commenti che riservi ai miei post.
Un cordiale saluto e complimenti per la tua attività di blogger.
...è sempre bello leggerti e guardare le tue foto!!!!!!!!!un caro saluto
Che bel post, riempie il cuore, davvero. Belle immagini. Un caro saluto e grazie per le tue graditissime visite.
Passeggiare con gli amici e ricordare, aiuta a ricucire ritagli di vita che altrimenti sarebbero rimasti separati, incompiuti. Abbiamo episodi di vita che permeano la vita di altre persone di cui non verremo forse mai a conoscenza. Recuperarli attraverso il racconto è un fatto straordinario.
Ciao, Nou.
ciao Adriano
Michele pianetatempolibero
Ciao Adriano,
non ho kiaro se il piccolo & incauto tonno se l'è poi cavata, ma visto ke sai come la penso, saprai anke ke spero proprio di sì, alla faccia di colui ke avrebbe voluto approfittarsene... eh eh eh !!!
Se ho ben capito, Tu possiedi antike immagini dei nostri amati luoghi, quelle ke Io adoro riammirare xkè mi trasportano in 1 Mondo diverso da questo, ricco di realtà affascinanti, sia x gli okki, ke x lo spirito, nelle quali riesco a perdermi, rapìta da cotanto misterioso ieri, finkè lo spoglio & frenetico oggi, ahimè, torna a prender il sopravvento, spegnendo ogni incanto del passato e lasciando al posto suo, soltanto l'angoscia del domani !!!
Gli amici sono uno dei tesori della nostra vita, possiamo aprire il forziere ogni volta che vogliamo e godere alla vista di tutto quella ricchezza.
Ciao Adriano, buona giornata
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