Sessantanove anni fa i marinai - a maggio 1942 ormai in semplice esercitazione - della corazzata "Giulio Cesare", già ammiraglia della flotta italiana, la prima battaglia della Sirte l'avevano già combattuta. Settantuno anni fa nella zona di frontiera con la Francia i civili sfollati si apprestavano a rientrare nelle lore case.
Sono memorie tra loro collegate, a me emerse in queste settimane per via di anniversari, coincidenze e facendo osservare ad amici e conoscenti la seconda fotografia, ben più vecchia delle altre, di cui dirò qualcosa dopo circa i dettagli. F. ha riconosciuto nella persona in borghese in primo piano voltata verso l'obiettivo il dottor Diana che esercitò a lungo a Pigna (IM), in Alta Val Nervia. Discutendo con i miei interlocutori sono emersi tanti ricordi di guerra, tristi, amari, atroci ricordi. F., ad esempio, fu tra quelli che aiutò quel medico al disseppellimento dalla fossa comune dei partigiani uccisi a Isolabona sul finire di quel conflitto.
Logicamente anche chi era bambino in quei tragici momenti può ancora rendere importanti testimonianze. Altro aspetto è che ne deriva che in tanti possono dire di avere conosciuto pescatori che aiutarono ebrei stranieri in fuga verso la Francia perché cacciati con le famigerate leggi razziali del 1938 dal regime fascista.
Dal Fronte dei Balcani - si veda il terzo scatto - in tanti, troppi tornarono minati profondamente dalla malaria. E non solo nella mente per tutti gli orrori commessi dalle orde nazifasciste.
Credo sia giusto rammentare in chiave umanitaria i drammatici accadimenti della storia, ancorché visti in ambito locale, purtroppo inesauribile fonte di fatti. Un capitolo a parte sarebbe da dedicare ai bombardamenti, aerei, navali e terrestri, che colpirono la popolazione civile, soprattutto le stragi del 1o dicembre 1942 in località Nervia e Gianchette di Ventimiglia (IM). In tanti sottolineano tuttora la Notte dei Bengala del 21 giugno 1944, quando si sperò nell'imminente arrivo o sbarco in zona degli Alleati.
P.S. La seconda immagine venne realizzata dal noto studio ventimigliese Mariani a Buggio, frazione della già citata Pigna, nell'ottobre 1934. Senonché F., nativo del posto, ed altri non ne hanno ancora ravvisata l'esatta ubicazione. Con il dispiegamento di quell'apparato militare risulta a posteriori, penso, ammonitrice delle lugubri follie del fascismo.
P.S. La seconda immagine venne realizzata dal noto studio ventimigliese Mariani a Buggio, frazione della già citata Pigna, nell'ottobre 1934. Senonché F., nativo del posto, ed altri non ne hanno ancora ravvisata l'esatta ubicazione. Con il dispiegamento di quell'apparato militare risulta a posteriori, penso, ammonitrice delle lugubri follie del fascismo.
40 commenti:
Quanto è importante la memoria!
Quanto belli sono questi post!
Caro Adriano tu riporti la memoria di altri tempio vissuti, non tutto si poteva sapere, le informazioni di allora erano tabù...
Grazie di questi frammenti di tante memorie.
Buona giornata caro amico.
Tomaso
Una interessante pagina di storia e anche le foto sono importanti documenti storici.
Grazie mille per questo post. Ciao buona giornata.
Ti ringrazio anch'io Adriano.
Questi tuoi post sono milioni di volte più istruttivi dei cosiddetti testi di storia.
Buona giornata!
Lara
conservare la memoria, è anche rendere omaggio a tutti i giovani che sono morti in guerra,e monito e speranza che la guerra sia solo una brutta pagina di storia,ciao Adriano
Mamma mia che bel reportage Adriano.
Bellissimo post!
fai un gran lavoro adriano, complimenti!
Questo lo devo far leggere a mio marito lui ha una passione per la storia.
complimenti Adriano!
questa e' storia
buona giornata Michele pianetatempolibera
"...sperando siano utili moniti contro ingiustizie e soprusi e per la pace."
Quant'è vero! ☺
Adriano,ottimo lavoro, utile anche per rinfrescare le idee a chi ha dimenticato.
Grazie!
Adriano, i tuoi post sono un vero piacere.
Foto e ricordi... un mixer fantastico.
E' un post che mi ha emozionato moltissimo perché purtroppo in quegli anni io c'ero e ne ho viste di storie qui a Roma.
ps.Se puoi e se ti va ti mando via mail qualcosa riguardo il quinquennio 1940 - 1945.
Ciao Adriano,un post scritto veramente bene,mai smettere di ricordare,belle anche le foto,mi piace anche il post sotto.
Buona serata.
Rintracciare gli ultimi testimoni è molto importante; ogni anno che passa sono di sempre meno quelli in grado di raccontare. Sono nato in tempo di pace, ma ricordo nelle passeggiate con mio padre, che si potevano vedere ancora le case sventrate dai bombardamenti: "Qi è passata la guerra" mi diceva. Conserviamo la memoria per allontanare nuovi spettri.
ciao Adriano
ciao Adriano
chi ha vissuto in quel periodo e ne ha la memoria può certamente capirlo meglio di chi ne sa qualcosa soltanto perché lo ha studiato sui banchi di scuola...
belle queste foto! autentiche reliquie!
la memoria è importante affinché altre scelleratezze non si compiano nel futuro
Grazie per la tua sensibilità. Mi chiedo, vedendo quei volti, cosa ne sarà oggi di loro, alcuni saranno ancora vivi e forse ancora in grado di testimoniare la violenza della Storia.
bel post, interessantissimo ( la storia moderna mi appassiona ) e belle foto, ma dove le scovi???
Un reportage di tempi lontani ma vicini perché le guerre non cessano, magari non le subiamo direttamente
ma le subiscono comunque altri popoli, civili innocenti che con le logiche dei dominatori hanno poco a che vedere.
Conserviamo la memoria - come dice Francesco- per allontanare nuovi spettri.
Buona notte
Bello serbare il ricordo, raccontare e condividere. Per questo, ancora una volta, ti ringrazio.
Avevo letto dall'amica di tastiera Wally la storia del Dottor Diana, tu colmi le parti che riguardano la popolazione, continua a essere un piacere leggerti.
"Altro aspetto é che ne deriva che in tanti possono dire di avere conosciuto pescatori che aiutarono ebrei in fuga verso la Francia."
A questo proposito c'è il libro del caro amico Paolo Veziano "Ombre di confine".
Non solo un post interessante, ma un tema che fa fremere per la stupidità umana della guerra. Tuttavia anche la guerra - come tutte le situazioni di gravi pericoli per l'uomo - essa genera oltre che morte e dolore, una grande generosità e solidarietà.
i tuoi racconti sono sempre interessanti
mai più
aspetto con ansia "le cose ancora da dire, sperando siano utili moniti contro ingiustizie e soprusi e per la pace"
Bellissimo post...la storia ci dovrebbe insegnare ma non sempre lo fa....
Puoi immaginare quanto possa trovare interessanti questi tuoi post documentari. Ti ringrazio, Adriano, caro.
ciao Adriano,
bellissimo post storico. mi affascinano sempre queste storie di guerra e di tempi difficili.
un caro saluto
Occorre ricordare, e queste vecchi foto fungono da importante testimonianza.
Le guerre sono sottrazioni di vivi e di morti ancora attuali ai giorni nostri...non bastano mai.
Un grande reportage per la memoria.Saluti a presto
Il giorno che riuscirò a convertire mio padre al computer avrai un lettore appassionato (e grato!) in più. Ma ovviamente questi post sono interessanti anche (e soprattutto!) per me, così come lo sarebbero per i miei figli se ne avessi.
Grande Adriano! Grazie.
Ho sfogliato in questi giorni le fotografie dei miei genitori al tempo della guerra. Che tempi dovevanoessere!!!
Bello come sempre il tuo post
Giulia
Ringrazio tutti voi per i commenti qui rilasciati, che invero mi inducono a pensare di tornare sull'argomento, tanto più che ho, come quelle qui postate, altre fotografie di famiglia - sempre che riesca a ritrovarle tutte - e spero di farmene concedere alcune da archivi di amici ...
sempre bravo il nostro Adriano
Ti ringrazio degli auguri e della partecipazione per la nacita di Sara.
Il tuo blog e veramente bello e interesante ma bisogna molto tempo per disfrutare tutti che racconti. Ti visiteró spesso e aspeto imapare molto del mondo e della Italia che mi piace moltissimo. Congratulazioni e saluti da la Spagna!
Posta un commento