Il modello originale del periodico qui sopra riprodotto era l'americano "Cino e Franco", ripreso come tale nel nostro Paese al termine della guerra. Il fascismo aveva imposto allo scoppio del secondo conflitto mondiale l'italianizzazione sempre più accentuata, con esiti anche grotteschi, dei fumetti stranieri. Per quanto attiene il razzismo, questo era già antecedente il Regime, ma con il Regime dilagò sui giornalini.
Grottesco anche il caso del Dick Fulmine, di matita italiana, personaggio italo-americano operante dapprima negli USA, ma che nel luglio 1942 si trova nella fantasia di queste pubblicazioni non si sa come a combattere a fianco delle Forze dell'Asse.
Aggiungo, tra parentesi, che proprio gli americani in quel periodo nel campo del fumetto fecero in modo a dir poco impressionante la stessa cosa per la loro propaganda bellica.
Aggiungo, tra parentesi, che proprio gli americani in quel periodo nel campo del fumetto fecero in modo a dir poco impressionante la stessa cosa per la loro propaganda bellica.
Ho potuto toccare con mano, come ben si capirà, giornalini d'epoca, grazie all'amico Bruno Calatroni di Vallecrosia (IM), collezionista.
Il mio vuol essere un modesto omaggio alla storia del fumetto.
Chi intende approfondire saprà di sicuro che ci sono in materia esaurienti e valide pubblicazioni.
Anche questo "Corsaro Nero", di una sua bellezza, secondo me, intrinseca - la penna di Salgàri, le illustrazioni di Albertarelli -, è della fine degli anni '30.
Finisco con questo "Albo dell'Intrepido" del 23 maggio 1942, perché nella nuova versione degli anni '50 era uno dei miei giornalini preferiti.
Alcuni fumetti continuarono ad essere pubblicati, altri vennero recuperati dopo le censure del fascismo, nuovi ne emersero, più di sessant'anni fa...
Alcuni fumetti continuarono ad essere pubblicati, altri vennero recuperati dopo le censure del fascismo, nuovi ne emersero, più di sessant'anni fa...
39 commenti:
Che belli, Adriano, e che nostalgia! Conoscevo Cino e Franco tramite mio padre e i miei zii che ne erano accaniti lettori.Sentirne parlare mi riporta indietro nel tempo. Grazie
Bella questa tua rievocazione, mi hai fatto tornare in mente un romanzo di U. Eco che ti consiglio, La misteriosa fiamma della regina Loana, un viaggio nella memoria attraverso i fumetti e non solo.
Ammetto la mia completa ignoranza su alcuni fumetti che non conoscevo.
Saluti a presto.
grazie Adriano sono davvero bellissimi.
Caro Adriano tutti questi fumetti li vedevo nelle edicole solo di passaggio, credimi erano tempi durissimi per chi era difficile mangiare, io li guardavo curioso e leggevo in fretta il titolo.
Tomaso
non conoscevo questi fumetti,ricordo solo "L'intrepido",interessante questa carrellata,spero ne farai ancora,buona domenica
Decisamente un tuffo ne passato. Buon fine settimana.
Che fascino i fumetti di una volta. Bellissimo il tuo excursus. Non sapevo degli albi dedicati a Salgari. Grazie!:-)
Ciao Adriano, in casa, dentro un vecchio ma "prezioso" baule ci sono diversi fumetti della famiglia; ne cito qualcuno: Il grande Blek,Capitan Miky, Pecos Bill, Diabolik, Tex Willer e altri giornalini come L'Intrepido e il Monello. Io ne sono affascinata, soprattutto di
Tex.
Grazie, per questo bellissimo post.
Buon fine settimana
Mistral
Ciao Adriano,in casa, in un vecchio ma "prezioso" baule ci sono diversi fumetti della famiglia,ne cito qualcuno: Il Grande Blek,
Capitan Miky, Pecos Billy, Tex Willer, Diabolik e giornalini come L'Intrepido e il Monello. Io ne sono affascinata, soprattutto di Tex.
Grazie per questo bel post
Buon fine settimana
Mistral
I fumetti hanno da sempre un loro fascino, una loro storia al passo con i tempi, agili a trasformarsi appunto secondo le mutazioni sociali.
E come tali specchio di epoche.
che meraviglia, mi hai fatto venire i brividi........
Rievocazione interessante.
Ciao buon fine settimana
enrico
Tolto il fascismo, bei fumetti e bei tempi. Ricordo con nostalgia, tra i tanti, anche "L'Uomo mascherato".
Un caro saluto
Quelli che hai postato sono antecedenti alla mia venuta al mondo ;-))
Mi sono noti quelli degli anni 50 a causa della passione di mio fratello (18 mesi più di me) per il genere, avevi già fatto un post sui fumetti e mi pare di averti detto che ho imparato a leggere attraverso loro, prima di entrare alle elementari ;-))
Li adoro e mio fratello è un collezionista del genere, ma per me rappresentano i primi voli pindarici nella fantasia ;-))
Notte buona Adriano e grazie per queste tue rivisitazioni nel "come eravamo" ;-))
ciao...che bello vedere queste copertine dei fumetti di tanti anni fa...anche a me ha fatto venire il mente il libro di Eco. La misteriosa fiamma della regina Loana...
ciao....buon fine settimana..luigina
Che avventure fumettistiche e libresche!
Mi hai fatto tornare indietro di molti anni e ne sono contento anche se non ho avuto la possibilità di conoscerne molti di fumetti.
Hai sempre delle ottime idee per i tuoi post.
Io non sono esagerata se dico che questo argomento, e soprattutto queste immagini, mi commuovono tanto. Quando ero piccola c'era una bancarella sotto casa (più d'una , se si allargava il giro) di fumetti usati venduti a metà del prezzo di copertina; oppure ne davi due in cambio di uno...e quando non si poteva fare diversamente...
Con mio babbo ho sfogliato tutto lo sfogliabile!!
Oggi lo stile dei fumetti è cambiato radicalmente, ma nonostante questo, i fumetti come quelli da te proposti non saranno mai considerati "superati". Io ci vedo tanto sentimento in quel modo di disegnare...penso proprio che rimarrano sempre molto amati.
Tienili stretti perchè sono degli autentici tesori.
Ciao, e buon we!!
Grazie Adriano, mi piace questo tuo modo di aprire sportellini della memoria....
gingi
Adriano, un grande complimento da parte mia. Ma dove hai trovato queste chicche. L'intrepido, nella sua versione dopoguerra, era il mio giornale di fumetti preferito assieme a Topolino.
Il problema era che avevo poco tempo per leggerli perché c'erano i compiti da fare ed allora li leggevo la notte, sotto le coperte perché mia madre non vedesse la luce. Molte volte ho fatto mattino e poi andavo a scuola sbadigliando. Ma non ero proprio male nelle varie materie. Buona serata.
Quanti ricordi fai affiorare, caro Adriano.
Bello questo post...visto che sono del 61 non conoscevo questi fumetti...ma mio papà di sicuro li leggeva :)
Buona domenica Adriano !!
Baciotti by Pixia!!
Non sono più fumetti,sono una pagina di storia!
Bisognerebbe fare una prova. Fare vedere questi fumetti a dei bambini e sentire poi cosa ne dicono.
Su "Cino e Franco": in effetti, in originale erano rispettivamente Tim Tyler e Spud, ma io mi sono concesso una licenza poetica per sintetizzare il fatto che ad un certo punto la striscia passò anche alla Nerbini (prima o poi ne farò vedere una copia) mentre Mondadori, già esclusiva detentrice, per pubblicare altre avventure di "Cino e Franco" preferì cambiare il nome in "Tim e Tom", per l'appunto; ai due eroi durante la guerra capitò in Italia di cambiare ancora ... pelle ...
BELLISSIMI...SONO UN PEZZO DI STORIA!
UN ABBRACCIO
Com'erano belli questi fumetti!
certo che aiutavano questi fumetti a stimolare la fantasia ancora offi solo il titolo e le immagini la mia mente vaga...
Grazie caro amico per questo post e buona giornata.
ad eccezione di Salgari che conosco perché letto nelle mie collane di libri per ragazzi, gli altri non li conosco... i fumetti mi piacciono ma questi non sono del mio periodo ... è bello scoprire questi fumetti che hanno rappresentato i precursori dei successivi, quelli moderni
buon lunedì caro Adriano ^______^
I fumetti sono arte... bellissimi, grazie
Giulia
Complimenti per il blog che è bello e mi piace moltissimo. Il fascismo censurò molti fumetti. Molti di essi di famosa caratura.
Bellissima questa tua rievocazione , e le immagini di queste copertine di fumetti del passato, riportano la memoria alla nostra giovinezza.
Un saluto Adriano e buona settimana!
ciao Adriano
buon martedì ^____^
Io come lettore di fumetti ero molto limitato: solo Topolini e Tex. Ma in compenso di quelli ne ho divorati a centinaia... :)
Forse per mancanza di soldi..alcuni non li conoscevo, ma mi facevo passare l'intrepido ed il monello dal giornalaio (un mio fan), al quale li restituivo senza nemmeno una piega:-) Sei bravo..Un abbraccio
Quanti ricordi mi fa tornare in mente con questo post e che festa quando arrivavano in edicola e si cominciava a sbirciarli per la gran voglia di leggerli
Felice pomeriggio
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