Mi viene difficile abbandonare anche momentaneamente il livello del diario fatto di piccole annotazioni. Anche quando mi viene naturale riferire di alcuni incontri.
Alfredo, per esempio, la cui indole dinamica lo porta ora, come hanno riferito altri blogger, a occuparsi in riusciti incontri pubblici di piante dei tempi dei Celti, argomento sul quale, a prescindere dall'epoca, mi sento, benché attratto, incompetente. Perché a me chiede se non mi occupo più di ... libri gialli, con cui ho costellato la parte iniziale della mia avventura da blogger. Il discorso con lui (creatore del più volte da me citato Archivio Moreschi di Sanremo) scivola inevitabilmente su fotografie d'epoca. Ci lasciamo almeno con la speranza di pescare una volta o l'altra nei suoi cassetti i negativi di scatti su meeting condotti insieme diversi anni fa, magari quelli di Marineland di Antibes, quando i delfini - meglio così - li sentivamo in lontananza.
Nella stessa occasione rivedo Arturo Viale, che alcuni luoghi, fatti e persone di questo Ponente Ligure li descrive con appassionata vena, competenza e significativa scrittura, come ancor più mi accorgo da un suo scritto che mi invia successivamente. Vorrei riferire alcune sue storie.Prima o poi lo faccio.
I luoghi delle soprastanti immagini - che inquadrano con approssimazione la zona costiera di Ventimiglia sino a Punta Mortola - sono molto cari ad Arturo. Ma non solo a lui.
Non resisto, per associazione di idee, alla tentazione di pubblicare uno scorcio di mura genovesi del 1500, sempre della città di confine.
E un certo articolo su un portale locale é come se mi ricordasse implicitamente che il mio ultimo appunto su Collasgarba e Nervia di Ventimiglia difettasse dei necessari riferimenti storici, alla cui carenza non sopperisce certo questa veduta parziale degli scavi romani in loco.
Qui sopra, a destra, Nizza non si scorge, avvolta nella foschia estiva.
Mi é tornato in mente questo capoluogo di dipartimento francese, perché, sembrandomi di fare spesso la parodia di un famoso lavoro, "Caro Diario", di Nanni Moretti, mi sono ricordato che a Nizza me ne parlava (della pellicola in parola) in termini entusiastici un ex-collega, romano come il regista, tuttora emigrato per professione di prestigio in pianta stabile in Costa Azzurra. Devo aggiungere in proposito che, quando ho visto finalmente quel film, la scena che mi è rimasta più impressa - e che mi incanta ancora nella memoria - é quella in cui il protagonista ammira entusiasta (accenna pure a delle mosse di danza!), sul televisore del piccolo bar della bella isola in cui si ritrova, Silvana Mangano, che balla sensuale a un ritmo sudamericano: scena di un vecchio film ripresa con indovinata citazione nel nuovo! Senonché, se ci penso ancora, la Mangano mi evoca la mia cara maestra di quasi tutte le mie scuole elementari, che aveva avuto dei contatti per così dire professionali... E se faccio il gioco della memoria e delle coincidenze mi viene da continuare ad oltranza: grazie a Gianfranco Raimondo lo scoop di un fotografo di Ventimiglia con Brigitte Bardot a Saint-Tropez, vecchi Festival di Cannes... E a stare solo sulla Côte.
Eh, sì, questa volta la dico anch'io: "Faccio cose, vedo gente..."...
24 commenti:
Le prime immagini mi sono servite a riprendere un minimo di buon umore, sono spettacolari.
Passare da te è sempre una sorta di riconciliazione con la quotidianità, per il resto, aveva visto giusto Zio Scriba nel definirti Adrianopedia ;-))
Buona serata Adriano ;-))
Mi sembra che la tua memoria sia ben oliata senza andare troppo a spasso... Ces images ils sont beaux.
Merci de ces belles photos-
→:)Pierrot
Caro Adriano è sempre un piacere passare da te! oggi abbiamo delle foto spettacolari veramente da sogno.
Ciao e buona notte caro amico.
Tomaso
A forza di leggerti e pescare nei tuoi rucordi, finisco per sentirmi anch'io come se fossi nata nella tua bella terra!
Sempre un piacere....
Anch'io come Grazia ho avuto la sensazione di essere lì con te a ricordare...
Ciao, Adriano caro!
Che bellezza di vedute! Lo dico sempre che non c'è un paese più bello dell'Italia. Caro Adriano ci trasmetti il tuo amore per la Liguria di ponente con i tuoi racconti e ci contagi, ne sono veramente entusiasta.
Nou
Il tuo gioco della memoria può essere solo tuo, caro Adriano, ma ci coinvolge tutti.
E quando poi fai parlare le foto, non esiste più alcuna distanza.
Grazie!
Ciao,
Lara
Credo che chi ha commentato prima di me abbia già detto tutto. Sempre bellissimo passare di qua... come fare una vacanza in Liguria! :-)
ciao Adriano
sì, è vero i nostri blog sono un po' dei diari di pensieri, ricordi, immagini e consigli che ci piace condividere.
Grande Adriano, spero che tu non resista mai a questo tipo di tentazioni :) Del resto lo sai già cosa ne penso delle foto che posti anche su FB! Thanks! (ehm...sto facendo una conference call in inglese)
Questi posti...li conosco,se non altro li ho visitati
ma leggerli...è un vero piacere!
un saluto tiziana
Sono delle immagini spettacolari, alcune da lasciare senza fiato. Come sempre i tuoi post si leggono come le pagine di un romanzo.
belle foto
ciao Adriano
Grazie per le foto, i racconti, le descrizioni dei luoghi, che fai sempre in modo stupendo.
Buon fine settimana.
enrico
Sono scorci che svelano la bellezza della Liguria e son tutte belle foto..ma l'idea di abitare entro quelle mura che anticamente dovevano rinchiudere un forte ed ora sono ricoperte di rampicante e di affacciarsi da quella finestra , in primo piano,e vedere il mare è piuttosto allettante..(4^ foto)
E sì caro Adriano parli di Silvana Mangano, mia coetanea, che nel 1949 esordì nel cinema con Riso Amaro.
Io e lei, entrambi diciannovenni, io sospiravo e lei faceva sospirare tutti.
Scusami, dimenticavo la citazione del diario di Moretti (forse il suo film più bello... e la scena del ballo 'Negro Zumbon': bellezza, grazia sensualità di Silvana Mangano, senza silicone in maglietta e pantaloncini..Impareggiabile!
Ciao Adriano, anche non andando tanto in giro, come dici;-) le pittoresche foto commentate sono un viaggio per noi che amiamo l'antico ed il nuovo, la storia che si racconta e l'attualità di percorsi della memoria.
Complimenti sinceri a te ed ai tuoi amici, buon fine settimana ed un abbraccio da tutti gli isolani.
Ma ho letto bene "piante dei tempi dei Celti"??? Piante, nel senso organismo vivente vegetale??? Se non ho capito male, è un argomento assai curioso e particolare!! Se questo tuo amico Alfredo ha un blog e ne parla, vorrei visitarlo!
Ciao Adriano! Meno male che non ti sei "limitato" nel pubblicare le foto perché, anche stavolta, ne hai proposte di veramente belle per accompagnare questa tua nuova rassegna di ricordi!
Ti auguro un sereno fine settimana e ciao.
Sono stupende!
Adriano, è una fortuna per me poter leggere il tuo diario....ti prego continua questa iniziativa perchè è cultura saggia e le foto sono spettacolari
Buon fine settimana
Grazie a tutti!
@Carlo: non avendo (o non avendo più ritrovato la tua email) ho messo un link qui sopra alla parola blogger, un link - doveroso - che nella fretta di scrivere avevo dimenticato, un link che forse ti può essere utile. Ciao!
è sempre piacere conoscere tutti questi dettagli così chi è interessato potrà trovarli sempre e rendersi conto di come cambiano i luoghi
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