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lunedì 3 ottobre 2011

Quando non torna una data

Non volevo proprio fare discorsi sulla Battaglia di Fiori. Il carro che qui si vede é comunque dell'edizione del 10 giugno 1962.

Con questa fotografia si passa al 5 giugno 1960.

No! Pensavo di utilizzare solo un'immagine d'antan della tradizionale kermesse di Ventimiglia, per introdurre una carrellata di scatti vintage e, più recenti, di amici, tutti riguardanti la zona intemelia.

Ma a questa fotografia non riesco a dare una data, neanche consultando il benemerito libro dedicato alla Battaglia e uscito circa trent'anni fa, che pure - in carenza di appunti sul retro degli originali - mi ha aiutato per altre, come quella che segue.

Cosa che invece mi é riuscita per il "Barone di Munchausen": 4 giugno 1967.

Ma forse sono io che non so compulsare bene le strenne. Chissà? Intanto, per oggi mi sono permesso di celiare un po' su una manifestazione che anche per arcane motivazioni é sempre nel cuore di tante persone. Compreso il sottoscritto.



sabato 1 ottobre 2011

Cartoline

Torino.

Scorcio panoramico dalla Paganella (TN).

Ecco. Una volta familiari, parenti, amici, conoscenti, in viaggio, in vacanza, anche per semplici saluti, mandavano tante cartoline. Oggi molte, molte di meno. Si scambiano, invece, diverse fotografie tramite email, chiavette, ecc. Talora precedute o seguite da almeno un cartoncino illustrato vecchia maniera.

Vignola (MO).

E così capita pure che chi viene in visita per la prima volta a Ventimiglia ne veda un angolo particolare, forse un po' sfuggito a noi locali, da uno dei belvedere che circondano la Città Alta e ne mandi anche a noi un gradito ricordo ...



mercoledì 28 settembre 2011

Prodromi di guerre indiane

Le rovine di un antico pueblo nello Utah


I conquistadores spagnoli una volta conquistato l'impero azteco rivolsero subito le loro feroci attenzioni, attirati dal mito di El Dorado, a nord, incontrando altre popolazioni indigene.


Ho già fatto cenno altra volta al periglioso periplo terrestre di Coronado (ritratto qui sopra) del 1540/1542: é quasi inutile aggiungere che anche i nativi di quelle terre conobbero subito la crudele determinazione degli europei.
Fonte: eveydayhdr.com

Il Montezuma's Pass, al confine tra Arizona e Messico, inserito, con una strana e ormai datata collaborazione tra quest'ultimo paese e gli USA, in una sorta di area museale all'aperto, The Coronado National Memorial, commemorativa di quella spedizione, può ben rappresentare luoghi geografici, attraversati  - con presumibile indifferenza alla loro bellezza - da quegli avventurieri spietati.


Più a nord altri europei tentavano intanto le loro fortune scellerate. Erano comunque viaggi molto onerosi, ma, nonostante l'accurata - per i tempi - organizzazione, spesso gli indiani soccorsero sventurati ormai alla mercé delle forze della natura. Subito ne ebbero in cambio malattie sconosciute e per loro mortali, importate dal Vecchio Continente.


Gli inglesi dapprima dalle parti di St. John, nel Labrador.

Jamestown, 1622

Ma poco dopo, come le storie di Raleigh e di Pocahontas tramandano, anche più a sud, in Virginia.

Al pari dei loro rivali transalpini, di cui dirò meglio in altra occasione, la loro iconografia ha contemplato solo le ribellioni dei nativi, dipingendole, va da sè, a fosche tinte: i massacri - e a tutto il 1600 si è solo agli inizi di sistematiche campagne di sterminio - delle popolazioni locali del Nord America aspetteranno a lungo un loro Bartolomeo de Las Casas e raramente troveranno un pittore o un disegnatore in grado di commemorarli.




lunedì 26 settembre 2011

CHI VUOL ESSERCI, CI SIA

L’ora del pranzo si avvicina e prima ancora la data di scadenza per la prenotazione definitiva del numero dei presenti al ristorante. Se vuoi esserci lascia qui per favore una conferma di presenza e se sei accompagnato da altri e quanti altri.

Sino ad ora hanno confermato
Adriano - Ambra - Annamaria - Carla - Elio e Graziana - Mirco - Mirta e Mauro Sandra e Franco - Stefano

Ai partecipanti confermati manderemo poi una mail con tutte le informazioni, cellulari, indirizzi, etc. per ritrovarci tutti insieme appena arrivati a Milano.
Un’altra ventina di blogger si è prenotata, ma non ha dato conferma. Fatelo, altrimenti non potremo tenervi il posto a tavola.

 Dettaglio del banchetto di Guglielmo d’Inghilterra.
Arazzo di Bayeux.





domenica 25 settembre 2011

Belle serate e ... ancora fotografie


Qui sopra sono con Alfredo in una serata di maggio, passata in un ristorante di Vallebona e bella anche per altri incontri.

Non so se avevo già pubblicato questa immagine realizzata da Alfredo: comunque, riguarda uno scorcio di Bordighera in un tramonto.

Ecco qui sopra, invece, Lisa e Antonello pochi giorni fa nel ristorante di quest'ultimo, integrato in un bell'albergo, situato in notevole punto panoramico di Ventimiglia, come cerco di attestare tra breve. C'è anche qualche fotografia di gruppo, me compreso, ma un terzo amico preferisce l'anonimato, secondo me come gli ho detto più volte non scontato, per cui procedo per stralci ... funzionali.

Io con Antonello. È stata una serata di simpatia, accomunati oltrettutto da tanti ragionamenti su cose locali.

In uno scatto di Lisa una inquadratura della zona di Latte: era l'imbrunire.

Lì vicino c'è Castel d'Appio, molto importante nella storia della città di confine, ma di proprietà privata, ritratto da Lisa, che non abita dalle nostre parti: le fotografie ce le ha inviate via email, ma ci manderà altre immagini di altri luoghi e ci sarà dunque qualcos'altro da raccontare a breve.



giovedì 22 settembre 2011

La Liberazione era ancora lontana ...


Riprendo in questa occasione dai documenti reperiti da Giuseppe Mac Fiorucci in costanza di varie sue pubblicazioni (cui ho già accennato altra volta) in ordine ad aspetti della Resistenza nel tratto costiero tra Italia e Francia estratti di rapporti di parte alleata che offrono, credo, un significativo spaccato di quel drammatico periodo. Sono qui di seguito in corsivo.


30 dicembre 1944

RAPPORTO SETTIMANALE

Linea del fronte immutata...
Schieramento delle unità americane: immutato...

...Il 28 dicembre è stato riacciuffato un prigioniero italiano che tentava di passare in Italia in barca.
Era evaso da Villafranca (caserma Rochambault) al mattino alle 6 in barca, si era fermato a Monaco per cercare da mangiare e subito ripartito.
E’ stato obbligato ad accostare dal fuoco dei nostri mitraglieri avendolo scorto davanti a di Mentone verso le 15....

....Servizio di pattuglia: obiettivo:  Ciotti...

...Tiri di disturbo dell’artiglieria americana........
...Attività nemica:
tiri di disturbo su Roquebrune, Carnoles. Insignificanti.


26 gennaio 1945
RAPPORTO SETTIMANALE

Linea del fronte immutata...
Posizione delle truppe immutata...

OPERAZIONI ESEGUITE
Nella notte tra il 20 e il 21 gennaio una pattuglia americana della compagnia C  in avanscoperta ha fatto 14 prigionieri (8 italiani e 6 tedeschi)......7 nemici feriti, 1 americano ucciso.

Il 21 gennaio alle 23 al porto di Mentone per errore due agenti italiani vengono presi a fucilate,  uno è ucciso l’altro  ferito.

....Gli agenti italiani  credevano di trovarsi ancora in territorio italiano....
....E’ necessario ancora una volta segnalare che i militari di guardia siano avvisati dell’arrivo di agenti...

....tre soldati della 1° compagnia saltano su una mina; 1 ferito grave, 2 leggeri.
...Movimento truppe nella valle del Nervia...
....I tiri d’artiglieria sono diminuiti da una parte e dall’altra......

....Un MAS italiano con due uomini a bordo è catturato dagli americani.....
.....42 colpi nemici su Mentone.
.....Artiglieria, Aviazione e Marina amiche in azione....


10 febbraio 1945
RAPPORTO SETTIMANALE

Linea del fronte immutata....
Dispiegamento delle unità immutato.....

....Il 9 gebbraio tiri di mortaio da 81 al limite della gittata....
....60 colpi sul castello Voronoff e sopra la caserma dei Carabinieri....
....Da Cap Martin 50 tiri di cannone da 75 sul castello Voronoff e Grimaldi ...
....Reazione dell’artiglieria nemica: 2 ore, senza danni....

L’aviazione ha bombardato Bordighera.



martedì 20 settembre 2011

NON SOLO ABBUFFATA A MILANO

Risotto alla milanese
 La data si avvicina: il prossimo 8 ottobre , a Milano,
secondo raduno Blogger dell'anno!
Anna T., del nostro gruppo, ha preparato questo post a vantaggio di tutti i partecipanti alla festa.
Grazie Anna.

Il ristorante è ottimo, il menu è molto allettante, bisognerà solo stare attenti a non mangiare proprio tutto, pena successivo abbiocco. Sarebbe un peccato, perché dopo il pranzo, per chi lo desiderasse, è in programma una visita a Milano, un giro in centro che  si prospetta vario e divertente.
Purtroppo non ci sarò, causa imperdibile impegno familiare, il che non significa che non mi stia a cuore il buon esito del raduno: Ambra ed io ne abbiamo parlato a lungo, abbiamo valutato varie ipotesi, e dalla nostra chiacchierata è emersa una  proposta: eccola.
Lasciata la macchina - chi abita a Milano sa bene che andare in centro con mezzi propri al sabato pomeriggio è follia pura - si prende il metro fino a Piazza Duomo.
Raggiungere il metro dal Tagiura è facile, basta attraversare piazza Tripoli e proseguire lungo il viale Caterina da Forlì fino al Metro di piazza Bande Nere oppure, per chi non avesse voglia di camminare, si può sempre attraversare a piedi piazza Tripoli e prendere la 67 direzione Scanini per 3 fermate, scendere al metro direzione Sesto San Giovanni, fermata Duomo.
Dal Tagiura alla Metro Bande Nere
Oltre al Duomo che,  restaurato di recente, è davvero affascinante, sulla piazza è aperto, dalla fine dello scorso anno il Museo del Novecento.

Arengario
Un  edificio progettato negli  anni Trenta, l’Arengario, opportunamente ristrutturato, ospita alcune prestigiose raccolte dell’arte contemporanea, a partire dal Quarto Stato di Pelizza da Volpedo, fino a opere del più noti pittori e scultori del Novecento italiano. Dall’ultimo piano si può godere una splendida vista della Piazza e dintorni, da non perdere assolutamente.
Per chi poi conoscesse già il Museo, o fosse proprio allergico all’arte contemporanea, a pochi passi, nelle sale di Palazzo Reale, si può visitare una mostra che si sta aprendo in questi giorni e che si preannuncia interessante, dedicata alla “pittora” del Seicento Artemisia Gentileschi.
Nutrito lo spirito con l’ arte - ma chi non è interessato ne può fare a meno e passare subito alla fase due -  si può pensare a qualcosa di più frivolo, un giro di shopping lungo corso Vittorio Emanuele.
La Rinascente Duomo





Si può iniziare dalla Rinascente, storico grande magazzino, che all’ultimo piano ospita un ottimo bar con vista guglie del Duomo, per poi passeggiare tra negozi modernissimi, soprattutto di abbigliamento, visto che Milano è la capitale della moda: è recente la trasformazione in negozi, belli e costosi, del palazzo in Galleria del Corso dove si aprivano  i cinema Excelsior e Mignon.
Tra Piazza Duomo  e Piazza San Babila non c’è che l’imbarazzo della scelta, compreso, all’inizio di Via Matteotti un locale buio e con musica assordante che piace molto ai giovani “Abercrombie”, ora a Milano, dopo New York e Londra.

San Babila è anche uno degli angoli del mitico quadrilatero delle moda, che accoglie i negozi più belli e più cari del mondo. Tra Via Montenapoleone, Via Manzoni, Via Spiga e Corso Venezia ci sono proprio tutti i nomi più famosi del made in Italy e non solo: se non si è ricchi, anzi ricchissimi, si può solo guardare, ma anche lustrarsi la vista può essere divertente.
Ma questa è solo una traccia, volutamente ampia, le scelte spettano alla fantasia e al gusto dei partecipanti: buon divertimento a tutti!
Anna T.