A Vallecrosia c'è ancora la vecchia casetta da cui si proiettavano un
tempo le pellicole di un cinema all'aperto: anzi, è ancora conservato il
foro adattato allo scopo.
Gli spettacoli avevano luogo a ridosso dell'ormai demolito Mercato dei Fiori, situato in pratica sul confine con Camporosso.
A Ventimiglia una rinomata enoteca nello stesso posto esisteva già negli
anni Trenta del secolo scorso, probabilmente meno elegante di oggi,
perché allora era una semplice osteria o giù di lì, mentre adesso si presenta come un locale alla moda, molto alla moda: si raccontava di una
mula che si fermava da sola davanti all'esercizio per consentire al
conduttore - non proprietario - di bersi colà in santa pace un bel
bicchiere di vino. Quanti avvenimenti sono accaduti e quante persone si
sono avvicendate tra quelle mura! In proposito, Gaspare Caramello vi ha proprio ambientato gran parte di un suo racconto, molto interessante e assai divertente.
Sempre a Ventimiglia, il Mercato dei Fiori c'è ancora come denominazione - riportata con orgoglio sul frontone di ingresso - ma da tanto è un mercato annonario, anzi, un mercato coperto attrezzato: anche volendo, non vi si potrebbero più tenere le favolose serate danzanti di cui si tramanda ancora l'eco.
A Bordighera almeno una delle storiche fontane - quella di zona Villa Ortensia - è stata spostata, anche per più di cento metri, in prossimità di dove sorgeva il capannone per la costruzione dei carri, destinati a sfilare alla Battaglia di Fiori di Ventimiglia ed approntati dalla compagnia "I Galli del Villaggio": non ci sono più in loco - o non possono più aspirare ad essere tali - utenti alla ricerca di acqua fresca, forse sorgiva...