Il Castello di Roquebrune, un tempo nota come Roccabruna.
Nel Comune di Roquebrune Cap-Martin, Alpi Marittime, Costa Azzurra, Francia.
Ed ecco come si ammira la punta di Cap Martin, che da Ventimiglia e da Bordighera sembra a portata di mano, da lassù, dai 300 metri sul mare. Mentone, a sinistra, vale a dire a levante, non è lontana.
Dietro una grata, una balestra ed una cassapanca, credo, d'epoca: né i pannelli illustrativi né il depliant, allegato al biglietto d'ingresso, sono chiari in proposito. Appena inquadrata, la silhouette di un armigero: ce ne sono altre. Dall'ultima mia visita, ricordavo una sorta di archibugio, che non ho più notato: ma era già malandato...
Sono salito a Roquebrune ieri a tardo pomeriggio con N., con cui ero stato l'anno scorso a Ferragosto nella vicina La Turbie.
A vent'anni eravamo più interessati, ad usare un eufemismo, alla storia del mondo contemporaneo, piuttosto che a quella remota dei luoghi a noi circostanti. Tra parentesi, N. mi ha richiamato alla memoria che l'abitudine di discutere con accanimento di massimi sistemi a quei tempi veniva da noi esercitata con altre persone anche in viaggi in automobile verso il capoluogo francese delle Alpi Marittime, per cui spesso la sera si andava non solo a Montecarlo, ma pure a... Nizza (espressione alquanto contorta che fa riferimento a certi miei vecchi post).
Del resto quella fortezza, sinché non venne usuale recarsi in Costa Azzurra per autostrada, dalla quale non si scorge, era una visione obbligata, in particolare al ritorno in Italia.
La sua vita lavorativa N. l'ha in pratica trascorsa a Milano, nei cui dintorni opera ancora, per cui gli è sembrata cosa logica pormi qualche domanda sul maniero. L'unico dato certo che avevo in mente concerneva un lungo possesso da parte dei Grimaldi di Monaco, ma, attingendo ad una mia più recente rivisitazione di momenti locali, improvvisavo in risposta una costruzione del castello nel X° secolo per volontà dei Conti di Ventimiglia. Ed un breve dominio della Repubblica di Genova.
Senonché, entrati in un vicolo per iniziare un giro del paese, fermati da una domanda di una gentile signora anziana in vena di socializzare, venivamo intrattenuti da un sopraggiunto artista del legno (bravo, in verità), il quale sciorinava a modo suo le vicende del villaggio, ma senza sbagliare nulla - come poi ho verificato -, anzi, aggiungendo che Roquebrune era stata venduta ai Grimaldi direttamente dal Conte di Provenza. Particolare, quest'ultimo, non riportato neppure dal citato foglietto ufficiale. Il brav'uomo in questione ci aveva prima proclamato che i suoi nonni erano arrivati in zona da Umbertide, Umbria; al che mi sono sentito in obbligo morale di esternare a tutti che sapevo di una vecchia, forte emigrazione (che in qualche misura ho frequentato) da Città di Castello (sempre in Umbria, beninteso!) nel locale dipartimento.
Noto ora su Cultura-Barocca, che il baluardo era stato eretto su un precedente Castellaro Ligure. E che la Chiesa di Santa Margherita era in origine una "Cappella di via", eretta per i pellegrini di fede, poi, più volte modificata per impulso dei Grimaldi, con un grande concorso di popolo nel 1776.
Avrò occasione, credo, di tornare su questi aspetti. Ed altri, correlati. Con altri documenti.
Non resisto al gusto della celia. Nella fantasia di Salgàri, come è noto e come accennai in altri post, il Corsaro Nero era Conte di Ventimiglia, di Roccabruna e di Roccasparviera: ma, mentre nella mia natale città di confine si abbonda di riferimenti, anche in chiave turistica, all'avventuroso personaggio, a Roquebrune pensano a tenere lindo ed ordinato il centro storico, tanto, come sosteneva sempre il vecchio artigiano, sono già fin troppi i visitatori indotti dalla vicina Montecarlo...
28 commenti:
Il nome Roccabruna è, in se già da leggenda. Le tue foto e le tue informazioni ridanno concretezza a un luogo che mi sembra, senza dubbio, da visitare!
Cara Adriano, non posso che affermare che nel tuo blog molte cose che ignoravo ora le conosco!
Grazie delle belle foto e del tuo racconto che testimonia una vera storia. Buona domenica.
Tomaso
Sicuramente preferisco questi luoghi, rispetto al principato di Montecarlo.
Complimenti per la bellezza di queste immagini.
Serena domenica.
Bel racconto di un luogo particolare! Ciao, Arianna
Storia e memorie, storie personali, immagini belle ... questo e altro ancora da Adriano.
Adriano è sempre interessante leggere ed ammirare i tuoi attimi di vita
Questi luoghi non mi sono nuovi, ma le tue informazioni me li hanno resi più conosciuti
Questi posti non li conosco, ciò che più mi colpisce è il cielo blu, di un blu fantastico, forse Salgari vi si smarriva, povero e triste visionario la vita è stata ben grama per lui.
Ciao Adriano.
A Parte le belle immagini e le storie che s'intrecciano, come al solito di grande fascino, ha fatto sorridere leggere "a vent'anni eravamo più interessati, invero, ad usare un eufemismo, alla storia del mondo contemporaneo, piuttosto che a quella remota dei luoghi a noi circostanti."
Giusto, perfetto, è quello che provo anch'io. Immagino di sapere cosa avresti scritto, invece di usare l'eufemismo..
Grandioso! che itinerario grandioso!
Caro amico, non manca nulla in questo post delizioso e ameno: la natura, la storia, un mare incantevole, i ricordi, l' avventura e tanta magia di un mondo ormai perso nel dimenticatoio del tempo
Un affettuoso saluto
Mistral
guardando la seconda foto del castello mi pare come una maschera antica
ciao
buona conclusione dell'estate
Interessante articolo, Adriano, anche mi é sorpreso la cita che hai fatto che, nel lavoro di Salgari, il pirata nero sia stato: Signore di Ventimiglia, e che si chiamava Emilio de Roccabruna! Non lo ricordavo (ho letto questo romanzo da ragazzina), e ho preso un sacco di novitá con questa visita che abbiamo fatto con te! Grazie. Grande abbraccio.
tra 10 gg sono lì!!!
come sempre leggerti è un piacere e si imparano sempre cose nuove
Il fascino del mistero che aleggia sempre sopra i vecchi manieri e una bella ricostruzione storica.
Ciao Adriano
meraviglia Roquebrune! purtroppo quando sono stato in costa azzurra me lo sono perso:(( grazie per aver condiviso queste foto e complimenti per il racconto! ciao Andrea
Penso, purtroppo, alle guerre che abbiamo fatto pur di perdere questo lembo di terra una volta italica!!
Come sei innamorato delle "tue terre!"
Foto splendide, Adriano.
Adrianino..come sempre portatore di saggezza e di utili informazioni..
Sono sicuramente stata al castello, ma lo ricordo pochissimo e tralascio dalla vergogna la storia perchè non la ricordo affatto...
Il commento finale dell'abitante del luogo è una "chicca" da non sottovalutare..
Bacio amico mio!
E' acclarato che hai abilità nella ricerca dei luoghi così belli e che soprattutto non ti fa paura la fatica
della ricerca sia nella memoria che nella carta.
ciao Adriano grazie per le notizie e complimenti per le bellissime foto, bellissimo il castello molto romantico, ciao a presto rosa, buona giornata.)
Un angolo delizioso che non conoscevo. E quante belle foto !
Quest'estate siamo stati in vacanza a Cap Martin!
Sai che non ci sono mai stata? Devo assolutamente visitarlo.
Che foto! Questo blog ha il pregio di donare splendore a ogni particolare. Non conosco direttamente tutti i luoghi raccontati ma queste pagine li descrivono molto bene e li illuminano di una luce favorevole.
Ho visitato una gran parte dell'Italia, ma quando vedo i tuoi post capisco che in reatà, ogni volta, si vedono solo le cose principali perdendo l'interno delle regioni. Un giorno o l'altro mi dedicherò a visitare la tua bella Liguria.
mi piace questo castello!!!
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