A
Ventimiglia c'era un dancing dove negli anni '50 era d'obbligo entrare
eleganti (ma un po' di tempo dopo le cronache popolari lo indicavano già
quale sede elettiva - causa l'ampio spazio disponibile, ivi compreso un
tavolo da biliardo - di diversi studenti delle superiori che marinavano
la scuola).
Un giovanotto ventimigliese, cliente abituale del citato locale, ebbe l'onore di ballare con Kim Novak; non si è mai detto dove; forse a "Il Pirata" di Roquebrune Cap-Martin, frequentato, come riportato dai soliti rotocalchi, anche da divi hollywoodiani, tra i quali spesso si infiltravano dei "pappagalli" nostrani", ma anche visitato per esigenze professionali da Dario, un valente fotografo di Bordighera, i cui specifici scatti dovrebbero essere oggi nell'Archivio Alinari di Firenze. (De "Il Pirata" si indica qui sopra con un'immagine la zona). Puntuale, compariva ad un certo punto su noto social media la fotografia che attestava l'episodio danzante.
Così come non si possono dimenticare scene di vita mondana nella vicina Costa Azzurra con partecipazione "straordinaria" di cittadini del Ponente Ligure.
Un giovanotto ventimigliese, cliente abituale del citato locale, ebbe l'onore di ballare con Kim Novak; non si è mai detto dove; forse a "Il Pirata" di Roquebrune Cap-Martin, frequentato, come riportato dai soliti rotocalchi, anche da divi hollywoodiani, tra i quali spesso si infiltravano dei "pappagalli" nostrani", ma anche visitato per esigenze professionali da Dario, un valente fotografo di Bordighera, i cui specifici scatti dovrebbero essere oggi nell'Archivio Alinari di Firenze. (De "Il Pirata" si indica qui sopra con un'immagine la zona). Puntuale, compariva ad un certo punto su noto social media la fotografia che attestava l'episodio danzante.
Così come non si possono dimenticare scene di vita mondana nella vicina Costa Azzurra con partecipazione "straordinaria" di cittadini del Ponente Ligure.
Quando
(ancora circa alla metà degli anni Settanta) per andare dalla Liguria
in Costa Azzurra si doveva uscire dall'autostrada a La Turbie, una delle
strade percorribili per arrivare alla Moyenne Corniche finiva - come
tuttora finisce - all'incrocio della foto, un punto all'epoca molto
funestato da incidenti. Verso Nizza un raddoppio della Moyenne
effettuato da pochi anni la faceva - la fa tuttora - passare tra alcuni
piccoli canyon artificiali.
Negli anni Settanta, ma anche nei primi Ottanta, sulla collina del Castello a Nizza erano grandiose e molto affollate le feste estive del Partito comunista francese (Pcf): singolare il caso dello standista di origine italiana, un idraulico che per l'occasione adattava il suo furgoncino a rosticceria di salsicce...
Chissà
se ancora adesso entrando in La Turbie ci sono automobilisti che si
fermano a guardare dall'alto le prove, se non le gare stesse del Gran
Premio di automobilismo di Monaco Principato?
Adriano Maini