Credo che il Principato di Monaco sia sin troppo noto sotto il profilo mondano, affaristico, sociale e politico, perché debba aggiungere considerazioni in merito.
Per tanta gente di frontiera rappresenta anche occasioni di lavoro, magari solo di amici, o di semplice curiosità più o meno turistica, che vanno, a mio avviso, ad intersecarsi con i primi aspetti di cui ho detto. Non sono certo immune da questi fattori.
Mi ha sempre attratto la storia di questo lembo di terra, per intenderci quella antecedente all'ormai famoso insediamento dell'attuale dinastia. In effetti ha dei lati fascinosi, se solo si pensa alla presenza dei Focesi di Marsiglia. Ho in animo di documentarmi meglio in proposito.
Sul piano personale rappresenta tanti ricordi - non fosse altro che allora la stazione ferroviaria rappresentava di fatto un nodo di interscambio - che risalgono nel tempo, attinenti l'ambito familiare: altre volte ne ho accennato.
Ben prima, dunque, di quando si tentava, senza saperne il nome, di fare parte della "meglio gioventù". Al riguardo, grazie @Tina per avermelo fatto riaffiorare alla mente!
Poteva allora capitare che, finito un impegno, si facesse un salto in auto sino a Montecarlo come per esorcizzare il pericolo di fare americanate e si tornasse indietro senza neanche fermarsi, comunque tutti presi dalle discussioni del momento.
Messa su un piano diverso Monaco rappresenta anche altro, di cui farò solo il seguente esempio. Solo non molti anni fa mi imbattei, appena entrato, perché non sempre era facile capire dove ci si trovava, nella limitrofa Cap d'Ail, sormontata dalla caratteristica collina che un po' ricorda il Far West, nella villa che fu dei Fratelli Lumiere, che sinora ho riscontrato ignota ai più.
Cap d'Ail, 1960 |