Forse rimarrà ancora a lungo tale il mistero del luogo più preciso dove
vennero massacrati dai nazifascisti, ma grazie alla tenace insistenza di
un appassionato ricercatore della Val Roia francese, Christian Marchisio,
vengono nuovamente oltre frontiera in qualche modo commemorati a
distanza di quasi ottant'anni dalla loro tragica sorte due abitanti di
Triora, uno dei quali, per i criteri dell'epoca, decisamente anziano,
entrambi trucidati per rappresaglia.
Nella banca dati dell'Istituto
Ligure per la Storia della Resistenza e dell′Età Contemporanea "R.
Ricci" Francesco Lanteri (nome di battaglia Stella) e Giobatta Lanza
(nome di battaglia Marco) vengono ricordati come fucilati il 30 giugno
1944 a Cima Marta.
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Foto: Christian Marchisio |
Quanto riportato nei libri sulla Resistenza Imperiese e nella lapide (valorizzata dal meritevole sito Pietre della memoria e che indica Lanteri e Lanza, invece, quali caduti civili) in Piazza Bronda a Triora non fa luce sui motivi scatenanti la rappresaglia che costò loro la vita.
Di Lanteri Marchisio si è così procurato anche una fotografia.
Resta il fatto che, al netto di ulteriori informazioni su di loro probabilmente non più reperibili, Francesco Lanteri e Giobatta Lanza sono due tra i tanti martiri della Resistenza al nazifascismo della zona marittima di frontiera tra Italia e Francia, segnatamente della Val Roia.
Adriano Maini