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lunedì 21 ottobre 2024

Francesco Lanteri e Giobatta Lanza, di Triora, fucilati in una imprecisata rappresaglia nazifascista


Forse rimarrà ancora a lungo tale il mistero del luogo più preciso dove vennero massacrati dai nazifascisti, ma grazie alla tenace insistenza di un appassionato ricercatore della Val Roia francese, Christian Marchisio, vengono nuovamente oltre frontiera in qualche modo commemorati a distanza di quasi ottant'anni dalla loro tragica sorte due abitanti di Triora, uno dei quali, per i criteri dell'epoca, decisamente anziano, entrambi trucidati per rappresaglia.
Nella banca dati dell'Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell′Età Contemporanea "R. Ricci" Francesco Lanteri (nome di battaglia Stella) e Giobatta Lanza (nome di battaglia Marco) vengono ricordati come fucilati il 30 giugno 1944 a Cima Marta.

Foto: Christian Marchisio

Christian Marchisio ha opportunamente sottolineato che a Lanteri e a Lanza è dedicato un piccolo memoriale in un ovile (o ex ovile) della Baisse d’Anan nel comune di Saorge, luogo che, ad esempio, il CAI di Savona oggi include nel cosiddetto anello del Balcone di Marta, quindi, non poi molto lontano da Cima Marta, in ogni caso in alta montagna.


Quanto riportato nei libri sulla Resistenza Imperiese e nella lapide (valorizzata dal meritevole sito Pietre della memoria e che indica Lanteri e Lanza, invece, quali caduti civili) in Piazza Bronda a Triora non fa luce sui motivi scatenanti la rappresaglia che costò loro la vita.



L'impegno di Christian Marchisio consente oggi la pubblicazione di alcuni documenti - a lui pervenuti dall'Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Imperia - concernenti Francesco Lanteri e Giobatta Lanza, documenti dai quali balza evidente agli occhi un'altra anomalia, perché queste carte riportano come data della loro morte quella del 30 settembre 1944, di tutta evidenza quella vera.


Di Lanteri Marchisio si è così procurato anche una fotografia.



Christian Marchisio si chiedeva se gli sarebbe stato possibile contribuire alle celebrazioni nella sua zona dell'80° della Liberazione (così fu per il sud-est della Francia) procurando dettagli sulle figure di Lanteri e di Lanza.


Si può affermare che in buona misura ci sia riuscito.

Resta il fatto che, al netto di ulteriori informazioni su di loro probabilmente non più reperibili, Francesco Lanteri e Giobatta Lanza sono due tra i tanti martiri della Resistenza al nazifascismo della zona marittima di frontiera tra Italia e Francia, segnatamente della Val Roia.

Adriano Maini

giovedì 30 giugno 2011

Iconografia di frontiera

Quelle che seguono sono immagini tratte da Cultura-Barocca, di cui riporto nell'occasione un link molto settoriale, ma che mi riprometto, visti i suoi notevoli contenuti, di illustrare meglio in seguito con altri post.

   

Una carta del 1744 - epoca della guerra di successione austriaca - forse opera dell'Accinelli, di sicuro stesa quale supporto alle operazioni in corso durante il richiamato conflitto nella zona dell'attuale frontiera (all'epoca, invece, grossomodo confine tra la neutrale Repubblica di Genova, il cui territorio venne, comunque, invaso lo stesso, ed il Regno di Sardegna).
Ventimiglia in una stampa del 1837

Dolceacqua dal Teathrum Sabaudiae del 1682: a sinistra il magnifico Giardino Rinascimentale; in alto, a destra, il Castello dei Doria