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lunedì 12 settembre 2011

2^ FESTA BLOGGER, 8 OTTOBRE 2011 A MILANO

Ecco dove ci incontreremo
Via Tagiura, 5- Milano.
Per noi la  sala degli affreschi
***
Menù
Antipasti :
Affettato misto: Culaccia di culatello (Zibello), coppa di    Rovescala e Lardo di Arnad in abbinamento gnocco fritto.
Bis di primo:
Tortelli di magro (ricotta e spinaci o zucca) serviti burro e salvia.
Risotto (Rizzotti gran riserva) giallo alla milanese con pistilli di zafferano.
Secondo a scelta tra:
 Scottona piemontese servita su un letto di patate e scaglie di grana.
Cocotte di funghi porcini con patate e chevre.
Gran tagliere di formaggio (capra e mucca) servito con miele, marmellate e composte di frutta.
Filetto di maialino toscano servito con cicoria e patate.
Acqua minerale e vino (Cabernet rosso o Tocai ).
Dolci al carello.  Caffè.  

Tutto incluso, 40 euro a persona
***

Grazie a tutti gli amici blogger che si stanno dimostrando entusiasti per questo secondo simpatico appuntamento.
Qui a lato, nella home page, in cima alla colonnina di destra,
trovate il link all'elenco dei blogger partecipanti
che verrà via via aggiornato
fino al 30 settembre, data ultima per la prenotazione.



domenica 11 settembre 2011

Olaus Magnus, cartografo


La Carta Marina di Olaus Magnus (1490-1557) é la prima mappa dettagliata delle contrade nordiche dell'Europa. Non scevra da elementi leggendari, come la mitica Tule. Ci vollero dodici anni per terminarla. Le prime copie vennero stampate nel 1539 a Venezia.


Qui sopra un dettaglio della medesima.


Olaus Magnus,  il cui vero nome era Olaf  Stor, fu innanzitutto un religioso svedese che aveva studiato a Rostock in Germania. Suo fratello fu arcivescovo di Uppsala. Alla morte di questi subentrò solo nominalmente nella carica. Il suo paese, che erano stati costretti ad abbandonare, era ormai compiutamente conquistato dalla Riforma. In effetti dedicò la sua Carta Marina al Papato per motivare un tentativo di restaurazione del cattolicesimo nelle sue lande natie, che in gioventù aveva percorso a lungo. La sua opera monumentale, corredata da molte xilografie, fu "Historia de gentibus septentrionalibus". La fantasia, in quei tempi, però, soccorreva ancora molto gli autori. Ne derivavano delle vere e proprie opere d'arte.

Informazioni ed immagini reperite in gran parte, direttamente o indirettamente, da Wikipedia.


giovedì 8 settembre 2011

Un vecchio tema sullo sport


In questa vecchia cartolina, qui riprodotta, si possono vedere i campi del Tennis Club di Bordighera (IM), fondato nel 1878.
La uso a corredo iniziale di alcune riflessioni, che mi sono venute in mente ripensando ad un tema (o componimento per un concorso), incentrato sullo sport, dell'anno scolastico 1964/65, quando ero in V^ Ginnasio: con l'ingenuità tipica di tanti ragazzi dell'epoca andavo in quello scritto a perorare la necessità di costruire in Italia numerosi impianti per consentire la diffusione di massa delle attività motorie e concludevo auspicando correttezza e lealtà nelle gare.
In quel periodo, come altra volta ho accennato, nella nostra zona le strutture erano veramente poche, così come nel resto del Paese.


Non sapevo ancora che di lì a poco avrei vissuto una breve stagione nell'atletica, che mi consente ora qualche digressione curiosa. Dato che l'unico campo attrezzato era quello di Imperia, per la corsa (per fare il fiato, almeno) ci si allenava spesso per strada. Essendo la mia società di Sanremo (IM), ci saremmo in quel periodo sognati la pista realizzata da poco dalla città della canzone sin quasi alle porte di Imperia sul tracciato della vecchia ferrovia! E se scaldavo da solo le gambe vicino a casa venivo guardato come un tipo originale: non erano ancora i tempi del footing di massa!


Vedendo la piscina di Bordighera, devo sottolineare che le cose sono cambiate in bene anche qui da noi. Rammento, poi, di aver letto che alla base di tanti successi ufficiali italiani nel nuoto ci sia il continuo avviamento, anche per motivi di salute, di tanti bambini a questa disciplina da parte delle loro famiglie.


I rinnovati campi da calcio e da tennis in zona Peglia di Ventimiglia sono un altro esempio delle opere costruite in tutti questi anni da queste parti. 

Non posso dimenticare infine le tante palestre private, frequentate da persone di tutte le età. 

Non intendo allungare oltre il discorso, ma voglio formulare almeno un accenno ad aspetti sociali, quali quella moda che impone di essere giovanili, belli, prestanti ad ogni costo, ed al fatto che, nonostante il gran numero di impianti realizzati, la domanda di pratica fisica, per fattori complessi, tra cui a volte le spese da sostenere comunque, sia ancora largamente inevasa.

La sportività, invece, intesa in senso largo, che mi è rimasta tanto cara come da ragazzo, credo sia diventata nelle competizioni ad alto livello merce sempre più rara. Qualche volta anche a livello amatoriale.



sabato 3 settembre 2011

Ventimiglia, Battistero


Era tanto che non entravo nel Battistero di Ventimiglia, là in alto nella Città Vecchia. Forse - da vergognarsi! - da quando ero bambino. Ma mi sembra di ricordare che non sempre é stato aperto al pubblico.


Avevo chiesto conferma ad un amico, esperto di storia, della forma della fonte. Quando l'ho rivista mi é sembrato di ritornare indietro nel tempo. Solo qualche lieve discrepanza di memoria.


Non potevo rammentare questo affresco, né altri reperti della vecchia cattedrale risalenti al periodo compreso tra VIII e IX secolo, esposti da poco all'interno di questo edificio in teche ordinate: un museo diocesano, insomma, allargato a comprendere l'adiacente cripta della Cattedrale.


 
 

Sono passato tante volte davanti al Battistero (ufficialmente datato al XII secolo), però, spesso di fretta. E avevo potuto notare il restauro del sito esterno. La Cattedrale, insomma! Quanta storia, anche in altri scorci visibili! E quante altre fotografie, di dettaglio, migliori delle mie, meriterebbero di essere pubblicate.


mercoledì 31 agosto 2011

FESTA BLOGGER


Carissimi amici,

è in cantiere la 2° Festa Blogger, Edizione d'Autunno 2011.

Il comitato organizzativo tradizionale delle tre donzelle-web
 - Ambra, Erika e Sandra -
si avvale, questa volta, di altri due rinomati blogger :
Adriano e Michele.

La città sarà quella della foto, meglio nota come Mediolanum
famosa capitale longobarda.

Il giorno sarà Sabato 8 Ottobre.

Nel pomeriggio, digestione del lauto pranzo permettendo, ci si alzerà dalle sedie per fare shopping in centro o per visitare la città che presenta angoli magici
(vi daremo dei suggerimenti).

Stiamo verificando il ristorante
e più in là
vi daremo tutte le coordinate.

Intanto SCRIVETECI, SCRIVETECI, SCRIVETECI …
... confermate la vostra partecipazione !

Speriamo di vedere nuovamente gli amici della bella
festa blogger dello scorso maggio a Bologna;
ma soprattutto sarebbe bello fossero con noi tanti
BLOGGER CHE CONOSCIAMO SOLO VIRTUALMENTE:
vogliamo incontrare anche voi!
Il comitato organizzativo
Adriano
Ambra
Erika
Michele
Sandra


P.S.
Siccome questa volta, quasi per un curioso equivoco, sembra che tutto nasca da una mia parola buttata lì ... non so alla fine quanto sarò ... rinomato ...



lunedì 29 agosto 2011

Amici


Mi stavo quasi dimenticando che un'amica mi ha fornito delle belle fotografie dei Giardini Hanbury della Mortola di Ventimiglia. Ed altre, di altri paesaggi, ha promesso di darmi. Ma non vuole che faccia il suo nome.


Per combinazione ne ha realizzata anche un'altra, l'unica decente, e non vecchia, che mi ritrae insieme ad Alfredo, di cui, invece, in questa occasione, pubblico un'immagine di Lucinasco, un paesino nell'entroterra di Imperia. Resisto alla tentazione di mostrare quella che mi riporta con lui, perché, se riesco a darmi una mossa, avrò presto occasione di tornare a parlare con nuovo materiale di Alfredo.


Pochi giorni fa sono stato ad Alassio (e si noterà il cambio di qualità dello scatto!) per incontrare i blogger riri e nicolanondoc, là in vacanza: un appuntamento veloce nato da un mio commento ad un post della signora. Raramente mi é capitato di sentirmi come se li conoscessi da sempre, come mi é avvenuto con questi due deliziosi coniugi di Torino. Mi é rimasto il rimpianto di avere programmato una visita sin troppo breve. Ma esiste il telefono ...


venerdì 26 agosto 2011

Girovagando per Nizza


Ieri sono stato a Nizza, ma non ero del tutto convinto di volerci arrivare. Cercavo, invece, tra Grand e Moyenne Corniche di raffigurarmi com'erano le scorciatoie per arrivare al capoluogo delle Alpi Marittime francesi quando non c'era ancora un compiuto tragitto autostradale. E di vedere Eze, eventualmente. Per poi fare ritorno "par la bord de la mer" per rinvenire posti topici di tante storie curiose, come molte negli anni mi sono capitate in Costa Azzurra. Ma a fare inizio, intanto, da lì. Di raffigurare il paesaggio, data la grande foschia, neanche a parlarne: oltrettutto non sono granché come fotografo.


A La Turbie, dove già ero arrivato per le vie più lunghe, mi é sembrato di rivivere, come se fossero appena accaduti, gustosi aneddoti di gioventù. Dopo quell'incrocio, nella mia memoria teatro nel passato di gravi incidenti, il mio girovagare a casaccio ha accentuato le sue connotazioni. Non mi ricordavo che quel tratto di Moyenne, che prosegue in salita a destra, rimaneggiato più volte nel tempo sbancando le rocce, oggi ha più in su un raccordo verso l'autostrada, sulla quale, non avendo fatto caso alla segnaletica che ha colori inversi a quelli italiani, passato per un tunnel, sono involontariamente transitato: a quel punto a Nizza mi ci sono ritrovato, optando, tirando idealmente a sorte, per la prima uscita.


Pensavo a quel punto di salire a Cimiez. Distratto dalla possibilità di vedere una chiesa che non conoscevo, ma sbagliando strada, anche perché indicazioni non ce ne sono, ho iniziato a fare una serie di giri apparentemente a vuoto. Sorvolo sul fatto di essere andato a La Trinité - altre vecchie storie - senza fermarmi, perché a quel momento inseguivo un'abbazia, alla quale, logicamente fatte le premesse da cui sono partito, non sono arrivato. Ho fatto un giro per colline, su cui non ero mai stato ma simili a tante altre da quelle parti, specie a quelle dove conobbi tanti italiani emigrati. Di sicuro ho trovato punti panoramici notevoli: la visibilità, come preannunciato, era tuttavia quella che era. Da tornarci, certo, per vedere Nizza come su certe antiche carte!

 
 

Preso, da Piazza Garibaldi, per Nizza Vecchia, mi sono, rispetto ai propositi del momento, distratto una volta di più, ritrovandomi a risalire per il Castello, di cui non é rimasto praticamente niente, come cercherò di documentare altra volta. Così come mi sono ripromesso di rivisitarlo al più presto, per scoprire se mi funzionerà meglio il gioco della memoria, poiché ieri ad esempio non ho ritrovato l'esatta ubicazione di certe grandi feste popolari, quelle dove tra l'altro, imparai ad apprezzare il cous cous.


Potevo, infine, nell'anno del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia fare mancare un saluto ideale da Garibaldi?