Sasso, Frazione di Bordighera.
A poca distanza dal centro cittadino.
L'ho rimirato tante volte dal basso, ai Gallinai dove abitava la nonna
materna con lo zio, da bambino e da adolescente, perché ero più attento a
cercare di scoprire il mondo. .
La Parrocchia di S. Pietro e di S. Paolo.
A metà 1500 Sasso - ritenuta sede più sicura - accolse le famiglie degli eroici difensori della finitima Vallebona, i quali, asserragliati nella chiesa fortificata di S. Lorenzo, riuscirono a mettere in fuga i pirati turcheschi di Ulugh-Alì (detto anche Occhialì), sbarcati ai Piani di Vallecrosia, ma i cui piani di razzia erano stati nell'occasione fortunosamente svelati per tempo.
Perché Sasso era una delle "Ville" (le altre, in approssimativo ordine geografico, da levante, Bordighera, Vallebona, Borghetto S. Nicolò, Vallecrosia, S. Biagio della Cima, Soldano, Camporosso; nelle denominazioni moderne, perché all'epoca alcuni di questi fonemi differivano) che diedero vita alla "Magnifica Comunità degli Otto Luoghi", sorta nel 1686 dopo sforzi di lunga lena dietro concessione della Repubblica di Genova a configurare un distacco - nel complicato quadro del diritto di quel periodo - amministrativo - subire meno balzelli! - dal Capitanato di Ventimiglia. Una esperienza di breve durata, travolta dalla conquista - in questo caso - della Liguria da parte della Francia Rivoluzionaria, ma molto significativa, sulla quale a questo link si possono rinvenire maggiori informazioni.
Sasso ha dato i natali, nel tempo, a personaggi importanti o alle loro famiglie, ma vado per il momento a ricordare solo la giornalista e scrittrice Irene Brin, figura in ripresa di attenzione anche critica, la quale nel borgo, dove è deceduta, ha lasciato un giardino, curato tuttora da eredi, che coltiva la vocazione di galleria d'arte a cielo aperto.
Un amico mi ha raccontato di vecchie partite, penso a livello amatoriale, di "balùn", il pallone elastico o, ancora, palla pugno, che si facevano un tempo nel paese: preso dalla sua conferma di coloriti trasporti popolari, a me già noti, per questo sport e dal racconto di episodi, come quello di un giocatore del posto in grado, alla battuta, di squarciare la palla, mi sono dimenticato di chiedere quante reti di protezione, data la conformazione di Sasso, usassero allora stendere...